Prestiti ai giovani, solo il 30% delle richieste ottiene l’ok

Adnkronos rivela che i prestiti ai giovani precari vengono spesso negati, cresce il rischio truffe

Prestiti ai giovani, solo il 30% delle richieste ottiene l’ok

I prestiti sono strumenti bancari indispensabili al fine di ottenere la liquidità necessaria per acquistare una nuova automobile, avviare un'attività o finanziare gli studi universitari o il master. Tuttavia, le garanzie richieste dalle banche non sempre sono accessibili a tutti. Spesse volte giovani precari si vedono negare l'erogazione del credito di cui necessitano. In questi casi, al fine di individuare un'offerta di liquidità adeguata al nostro profilo ed alle nostre possibilità economiche possiamo informarci su come ottenere un prestito personale che risulti in linea con le nostre finalità specifiche.

Ad oggi il mercato del credito dispone di offerte molto numerose e diversificate, per effettuare una scelta consapevole e mirata è necessario che ciascun consumatore valuti con cura il piano di ammortamento, i tassi d'interesse e le condizioni generali di contratto: in quest'ottica sarà semplice comprendere se scegliere un prestito Findomestic piuttosto che un finanziamento Compass o di un altro istituto di credito.

Ad incontrare maggiori difficoltà nell'ottenere mutui e prestiti sono generalmente i non censiti, ovvero coloro che non dispongono di una solida storia finanziaria o delle garanzie sufficienti per riscuotere la fiducia delle banche.

Un'indagine Adnkronos ha recentemente diffuso la notizia che le richieste di credito da parte di giovani precari vengono accolte solo tre volte su dieci. Nella maggior parte dei casi quando si cerca di ottenere liquidità dai principali istituti di credito o finanziarie è necessario che coloro che non hanno un lavoro stabile si affidino all'aiuto di un garante con una solida situazione economica.

Coloro che, invece, riescono ad ottenere il denaro di cui hanno bisogno, spesse volte, stipulano finanziamenti svantaggiosi dal punto di vista del tetto del finanziamento, tasso di interesse, e durata della rate, in relazione ai prodotti riservati invece ai lavoratori con un contratto a tempo indeterminato.

In sostanza, riporta l'agenzia di stampa, "se il mercato del lavoro ha virato ormai verso la flessibilità - in cinque anni, tra il 2008 e il 2013, sono crollati del 46,4% i contratti a tempo indeterminato e aumentati del 19,7% quelli a termine- il mercato del credito resta sostanzialmente rigido, escludendo di fatto chi non può contare su un contratto stabile o su un garante fidato". Diretta conseguenza della stretta dei rubinetti del credito delle banche per i prestiti ai giovani è il ricorso a prestiti facili, che spesso nascondono delle truffe.