Pensionati INPS, c'è il prestito di Banca Intesa: ecco come funziona

Banca Intesa riserva ai pensionati la possibilità di ottenere un prestito a condizioni interessanti.

Pensionati INPS, c'è il prestito di Banca Intesa: ecco come funziona

Banca Intesa Sanpaolo offre la possibilità di accedere ad un prestito vantaggioso ai pensionati Inps, anche se non sono ancora suoi clienti, l'importante è che abbiano al massimo 78 anni alla richiesta e al massimo 80 anni alla scadenza. Sono escluse dall'offerta le pensioni d'invalidità e gli assegni sociali.

Il prestito può essere richiesto presso una filiale Intesa senza dover dichiarare alcun giustificativo di spesa. Il rimborso avviene con rate fisse mensili trattenute direttamente dalla pensione.

La banca assicura: l'istruttoria è veloce e l'esito della richiesta viene comunicato rapidamente. Il prestito viene accreditato direttamente sul conto corrente del richiedente. Il tasso è fisso per tutta la durata del finanziamento.

A garanzia della banca, per il caso di morte del pensionato, il prestito deve essere assicurato, ma il premio assicurativo è posto a carico della banca.

Flessibilità: è possibile scegliere la durata del prestito che deve essere compresa tra i 24 e i 120 mesi.
Per quanto riguarda l'importo che si richiede in prestito, la somma deve essere compresa tra un minimo di 4.800 euro ed un massimo di 52.000 euro nel rispetto delle norme Inps. L'importo della rata, infatti, dipende dalla c.d. quota cedibile Inps.

La regola dell'Inps recita: "Poiché il pensionato può cedere fino ad un quinto della propria pensione, la rata dipende dall'importo della pensione stessa. L'importo cedibile è calcolato al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, e in modo da non intaccare l'importo della pensione minima (480,53 euro per il 2012). Per questo motivo i trattamenti pensionistici integrati al minimo non possono essere oggetto di cessione".

È prevista anche la possibile di estinguere il prestito con un rimborso anticipato, totale o parziale, del debito; in tal caso andrà pagato un compenso alla banca corrispondente all'1% dell'importo rimborsato.

E i costi? Ecco un esempio: se un uomo di 60 anni di età, con una pensione netta mensile di 1.000 euro, ha una rata mensile di 200 euro da rimborsare in 48 mesi, significa che ha ottenuto un prestito il cui importo netto era di 8.260 euro (Tan 7,47% e Taeg 7,89%), per un totale di 9.600 euro da restituire in rate.

Va ricordato che il Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale) dovrebbe rappresentare nel modo più completo ed esatto possibile il costo di un finanziamento e costituisce l'elemento più significativo da prendere in considerazione quando si confrontano le diverse offerte di prestiti.