Peer to peer lending a quota 11 mld nel 2014. In Italia 23 mln

Il peer to peer lending accelera. Nel 2014 il volume dei prestiti tra privati ha toccato gli 11 mld

Peer to peer lending a quota 11 mld nel 2014. In Italia 23 mln

Il peer to peer lending prende la rincorsa. Questo finanziamento che rientra nella categoria dei prestiti online effettuata da potenziali investitori a persone e imprese interessate a ricevere finanziamenti senza nessun intermediario, sta spingendo il piede sull'acceleratore a livello mondiale tant'è che nel 2014 il valore dei progetti finanziati ha toccato quota 11 miliardi di dollari. Un rimbalzo di oltre il 100% rispetto all'anno precedente che ha portato questa forma di prestiti online tra privati, chiamato anche social lending, a ricoprire più dei due terzi delle attività di crowdfunding.

Meno clamore si riscontra in Italia dove il volume delle risorse scambiate con il social lending ammonta complessivamente a 23 milioni di euro. A scattare la fotografia è la ricerca che la School of Management Sda Bocconi ha realizzato per conto del Crif, la cosiddetta "Peer-to-peer lending: mito o realtà?", la prima in Italia che mette sotto i riflettori questa tipologia di finanziamenti che nel 2015 punta a salire ancora più in alto in termini di volumi.

Peer to peer lending, i prestiti online tra privati

Dallo studio, infatti, emerge che il social lending – questa nuova forma di finanziamento in cui chi presta in cambio del finanziamento si aspetta di ricevere un compenso maggiore rispetto a quanto otterrebbe nel caso in cui decidesse di fare un investimento tradizionale basato sulla diversificazione - nel 2015 raggiungerà un volume di scambi pari a 34 miliardi di dollari in tutto il mondo.

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Nel dettaglio, dalla ricerca emerge che tra il 2007 e l'anno 2014 c'è stata un'accelerazione su tutti i fronti in quanto sono aumentati sia il valore delle risorse scambiate con il social lending sia anche la quantità della domanda.

Inoltre, guardando nel dettaglio allo scenario italiano, lo studio ha messo nero su bianco che benchè tra gli italiani si riscontri un atteggiamento piuttosto prudente nei confronti di questi prestiti online senza intermediari, si intravedono buone prospettive per il futuro, specialmente in quei mercati maggiormente in evoluzione.