Microcredito, la Banca delle Donne concede 13.000 prestiti per l'imprenditoria femminile

La Banca delle donne ha concesso un numero enorme di prestiti per favorire l'imprenditoria rosa in Tanzania

Microcredito, la Banca delle Donne concede 13.000 prestiti per l'imprenditoria femminile

L'imprenditoria femminile avanza con il microcredito anche nei Paesi del terzo mondo. La Banca delle donne, la "Tanziania Women's Bank", è un istituto pubblico che aiuta le donne africane da più di 5 anni. Infatti secondo quanto riporta il quotidiano Daily News la Banca delle donne è cresciuta in maniera esponenziale, in un mondo contemporaneo dove l'etica sta diventando un grande investimento unita all'economia sostenibile.

L'ultima filiale, infatti, è stata inaugurata venerdì scorso a Kariakoo, una cittadina alle porte della capitale economica Dar es Salaam. Grazie alla formula del microcredito, la Banca delle Donne in Tanzania punta a risollevare l'economia puntando sulla forza imprenditoriale delle loro donne.

I prestiti personali della Banca delle Donne

Come nelle sedi di Dodoma, nel centro del Paese, e di Mwanza, sulle rive del Lago Vittoria, tutte le donne possono accendere dei prestiti con tassi agevolati del 12,5%. Durante la cerimonia di inaugurazione della filiale a Kariakoo, il primo ministro della Tanzania Mizengo Pinda ha voluto evidenziare le ultime stime riguardo i prestiti concessi: ben l'86% dei prestiti erogati dalla Banca delle Donne, infatti, sono stati restituiti.

Un segno molto significativo dell'andamento economico, della fiducia ritrovata in quelle zone ancora a ridosso del sottosviluppo come la Tanzania. I prestiti erogati, quindi, hanno contribuito creare piccole o medie imprese che sperano di prosperare e di competere in un mercato sempre più globalizzato.

Oggi la Banca delle donne copre un peso importante in Tanzania e nelle zone africane ancora in via di sviluppo. Già soprannominata "la banca rosa", chiede ai richiedenti donna solo una carta d'identità e un passaporto per aprire un conto corrente. Il capitale iniziale è di 3.000 scellini, cioè 1.500 euro che in quei Paesi non sono pochi. "Sappiamo che alcune donne esitano a farsi avanti, sono timide o pensano di non sapere niente", spiega Margareth Mottaba, direttore dell'istituto. "Ma qui troveranno un grande gruppo di professionisti che accompagnerà le donne passo dopo passo, fino a raggiungere tutte le nostre donne". Già nel primo giorno di apertura sono state 110 le persone che hanno aperto un conto, e si prevede di raggiungere la quota di 200 clienti al giorno e aprire nuove filiali. Il ministro per le Pari Opportunità Margaret Sitta ha salutato con favore l'iniziativa: "Può diventare - dice - un importante strumento di sviluppo"