Cessione del quinto, a Milano recapitate oltre 3.000 lettere pazze

Spedite lettere per possibilità di rinnovo della cessione del quinto…a persone che non l’hanno mai richiesta. Occhio!

Cessione del quinto, a Milano recapitate oltre 3.000 lettere pazze

Milano, semi-truffa sulla cessione del quinto o errore in buona fede? È quello che si sono chiesti oltre 3.000 cittadini del capoluogo lombardo che si sono visti recapitare delle lettere da una società finanziaria in cui veniva loro offerta la possibilità di rinnovare il proprio prestito tramite cessione del quinto chiedendo della liquidità aggiuntiva. Sì, peccato che queste persone non avessero in corso nessuna cessione del quinto. Un semplice errore o un'astuta trovata pubblicitaria?

Rinnovo della cessione del quinto

Le lettere spedite a pensionati e dipendenti a tempo indeterminato di Milano facevano riferimento ad un fantomatico prestito contratto dagli interessati tramite cessione del quinto con la società finanziaria in questione. Grazie al pagamento puntuale di tutte le rate – così riportava la lettera – al cliente veniva offerta la possibilità di rinnovare la propria cessione ottenendo della liquidità aggiuntiva. Peccato solo che i destinatari di queste comunicazioni non avessero in corso nessun finanziamento, tantomeno presso la finanziaria che aveva spedito la lettera.

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Errore o pubblicità?

Interpellata al riguardo la società finanziaria (con sede dichiarata in Piazza Sicilia a Milano), questa si è difesa parlando di un semplice errore di invio. Sarà, ma non è poi così strano leggere in questo "errore" una vera e propria operazione di marketing. Nelle lettere inviate si invita il cliente ad approfittare subito dell'offerta di rinnovo della cessione del quinto al vantaggiosissimo tasso del 4,7%. In più, rinnovando il finanziamento a seguito della comunicazione ricevuta si potrà evitare di corrispondere alla finanziaria gli interessi futuri sulla vecchia cessione, oltre al rimborso della polizza assicurativa sul credito non goduta come stabilito dalla Legge.

Quello che è stato definito come un semplice errore di invio dalla società finanziaria sembra però a molti un tentativo di ingolosire ingenui pensionati e lavoratori dipendenti. Molti destinatari contatteranno infatti la finanziaria per cercare di chiarire il malinteso, ma scommettiamo che nello stesso tempo la società ne approfitterà per cercare di convincerli a stipulare un prestito con cessione del quinto? Il dubbio è lecito. Nel frattempo, occhio alle comunicazioni che ricevete!