Assicurazione sui prestiti

Polizza a protezione del prestito: di cosa si tratta

Le coperture assicurative che è possibile associare ai prestiti sono di due tipi: le polizze a copertura del credito, dette anche Cpi (Credit Protection Insurance) e le polizze accessorie.

Le polizze a copertura del credito servono a tutelare la banca o la società finanziaria dal rischio d’insolvenza del cliente, e a garantire il titolare del prestito nel caso non fosse in grado di sostenere la rata. In altre parole, se il beneficiario del prestito non riesce a pagare la rata mensile per circostanze lavorative o personali, come la perdita dell’impiego, una malattia, un infortunio o in caso di decesso, l'assicurazione provvede a rimborsare la banca. Nel momento in cui si verificano queste situazioni, l'assicurazione Cpi interviene a rimborsare le rate per conto del cliente che si trova in momentanee difficoltà economiche, per il periodo di tempo definito nel contratto. Nei casi previsti, la Cpi può anche provvedere all’estinzione completa e anticipata del prestito.

Esistono poi delle assicurazioni accessorie, che vengono vendute in associazione alla Cpi e possono prevedere diversi tipi di copertura: per esempio, possono consentire al cliente di saltare il pagamento di una o più rate, qualora si trovi in difficoltà economiche.

Quando è necessaria l'assicurazione sul finanziamento

L'assicurazione sui prestiti personali è facoltativa e può essere stipulata a discrezione del cliente. In alcuni casi, però, l'istituto erogatore può esigere la stipula di una polizza a copertura del credito come condizione indispensabile per l'erogazione del prestito: questo avviene, per esempio, se l’importo richiesto è molto elevato o se il beneficiario del prestito è considerato un soggetto “a rischio” (non ha entrate mensili fisse oppure, in passato, è figurato come “cattivo pagatore”).

L'assicurazione sul prestito è obbligatoria per legge solo nel caso dei prestiti con cessione del quinto. Per questo tipo di finanziamento, in cui la rata mensile viene rimborsata tramite trattenuta di non oltre il 20% della busta paga o della pensione, è richiesta una polizza assicurativa obbligatoria contro il rischio vita e il rischio impiego.

Nei casi in cui l'assicurazione sul prestito è prevista come condizione necessaria all'erogazione, il suo costo deve essere incluso nel calcolo del Taeg (Tasso annuo effettivo globale), il valore percentuale che indica il costo complessivo del finanziamento e che permette di confrontare rapidamente diversi preventivi di prestito.  

Polizze sui prestiti: a cosa fare attenzione

Le polizze sui prestiti possono garantire il cliente contro il rischio di essere segnalato come cattivo pagatore, nel caso in cui avesse difficoltà a onorare gli obblighi assunti con la banca. Tuttavia, è bene considerare che l'assicurazione rappresenta un onere aggiuntivo per i consumatori, che va a incidere (anche notevolmente) sul costo totale del finanziamento. Per questo motivo, prima di stipularne una, bisogna valutarne la convenienza, leggendo attentamente tutte le condizioni e le clausole previste dal contratto. Inoltre, è bene ricordare che le banche hanno tutto l'interesse a includere una polizza assicurativa nel contratto di prestito, poiché propongono prodotti assicurativi appartenenti allo stesso gruppo bancario, o ricevono una provvigione dalle compagnie assicurative convenzionate per ogni assicurazione venduta.

Il pagamento della polizza Cpi può avvenire sia in un'unica soluzione, all'inizio del finanziamento, sia a rate, con una quota mensile che va a sommarsi alla rata del prestito. Nel caso in cui si decida di estinguere il prestito in anticipo, è bene informarsi sulla possibilità di un rimborso del premio non goduto, nel caso in cui la polizza sia stata già pagata per intero.

In generale, una polizza assicurativa a protezione del credito può essere di fondamentale importanza se il finanziamento richiesto è d’importo elevato; al contrario, è meno indicata per i prestiti di piccola entità.