Prestiti, l'Ivass indaga sulle assicurazione

Appare sempre più diffusa la pratica per cui ad un pretito viene abbinata una assicurazione

Prestiti, l'Ivass indaga sulle assicurazione

Prestiti - Oggigiorno si sta diffondendo, con sempre maggiore frequenza, la pratica secondo la quale un istituto di credito, nel momento in cui decide di concedere un prestito al soggetto richiedente, proponga allo stesso una assicurazione sul prestito stesso. Si tratta di forme di copertura che hanno l'obiettivo, nel periodo successivo all'erogazione del prestito, di aiutare il richiedente nel caso in cui sopravvengano spiacevoli ed inaspettate situazioni: morte, malattie, perdita del posto di lavoro … etc.

Pertanto non v'è dubbio che tali assicurazioni potrebbero anche avere un loro senso, un' efficacia importante nel caso sopravvengano spiacevoli episodi futuri. Naturalmente, per avere una assicurazione, il soggetto richiedente deve sostenere dei costi. E qui nasce il problema. Queste assicurazioni sui prestiti sono realmente convenienti? O sono solamente un'ulteriore fonte di guadagno per gli istituti di credito? Queste domande, purtroppo, sono di estrema attualità e necessitano di opportuni e tempestivi chiarimenti visto il diffondersi di questa pratica da parte degli istituti di credito di proporre assicurazioni sul prestito. Pertanto l'Ivass, l'istituto per la vigilanza sulle assicurazioni che fa riferimento alla Banca d'Italia, ha lanciato l'ennesimo allarme, esortando tutti coloro che vogliano richiedere un prestito a valutare attentamente l'eventuale convenienza di stipulare una assicurazione sul prestito che li garantisca nel caso si verifichi una specifica fattispecie.

Naturalmente, effettuare una attenta valutazione sulla convenienza dell'assicurazione proposta, non significa che la stessa non può esser conveniente. Anzi. Ci sono numerose assicurazioni che sono molto valide nel caso di fallimento o licenziamento dell'azienda per cui si presta lavoro (c.d. polizza impiego), ed in caso di infortuni e decessi improvvisi da parte del soggetto richiedente (c.d. polizza vita).

Insomma, la ratio del monito lanciato dall'Ivass è solo quello di stimolare il debitore a valutare attentamente ciascuna forma di assicurazione proposta dall'istituto di credito nel momento in cui c'è la richiesta di un prestito.