Prestiti INPDAP pensionati: come accedere al finanziamento

Hai una pensione INPDAP e vorresti chiedere un finanziamento? Ecco tutto quello che c’è da sapere

Prestiti INPDAP pensionati: come accedere al finanziamento

Se sei un pensionato e sei alla ricerca di un finanziamento per ricevere una somma di denaro extra che ti consenta di realizzare un progetto o affrontare una spesa improvvisa, potrai considerare le condizioni previste dai prestiti INPDAP per pensionati. Si tratta di un servizio fornito dall'Inpdap (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica), rivolto esclusivamente ai lavoratori e ai pensionati del settore pubblico che hanno aderito al Fondo Credito dell'Istituto.

Prima di proseguire con la descrizione delle procedure da seguire per farne richiesta e delle caratteristiche di queste particolari soluzioni di finanziamento, occorre fare un'importante precisione. Da gennaio 2012 - con l'approvazione del Decreto Salva Italia - l'Inpdap è confluito nell'Inps. Ciò vuol dire che sarebbe più corretto parlare di Prestiti Inps. Tuttavia, per usare un'espressione condivisa dalla maggior parete degli utenti, continueremo ancora a parlare di Prestiti Inpdap.

Prestiti INPDAP pensionati: cosa sono?

I prestiti INPDAP per pensionati permettono - a chi gode di una pensione - di poter accedere a particolari finanziamenti. Questo genere di formula è ovviamente circoscritta a chi è stato un dipendente dell'amministrazione pubblica. Fondamentalmente i prestiti INPDAP per pensionati sono delle formule di finanziamento che ti permettono di impegnare una parte della tua pensione per ripagare il prestito entro un determinato lasso di tempo.

Da questo punto di vista bisogna tenere in considerazione due elementi: il primo, l'ammontare della pensione che hai a disposizione; il secondo aspetto riguarda i tempi di rimborso. Infatti sebbene tu possa essere adatto a richiedere il prestito, potresti ricevere una risposta negativa proprio per le scadenze previste dal piano di ammortamento.L'ammontare della pensione, inteso come valore netto, potrebbe in qualche modo condizionare anche il tempo in cui dovresti riuscire a coprire il prestito.

Per legge, infatti, il pensionato INPDAP che ha richiesto un prestito è vincolato dalla sottoscrizione di un contratto di prestito che non può superare i dieci anni. In più, per tutelare l'istituto di credito con cui hai stipulato il contratto, è obbligatoria la sottoscrizione di una polizza assicurativa per il rischio di premorienza del titolare della prestazione.

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Come avviene il rimborso dei prestiti per pensionati?

Se sei un pensionato INPDAP puoi contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla tua pensione. Se hai la necessità di accedere ad un prestito presso un istituto di credito, sei poi tenuto a rimborsare l'ammontare della cifra attraverso un addebito automatico che l'INPS effettua automaticamente sulla tua pensione.

Il valore di questa trattenuta è pari e non può superare un quinto dell'importo mensile della pensione. La cessione del quinto della pensione può essere richiesta per tutte le pensioni ad eccezione di: pensioni e assegni sociali, invalidità civili, assegni mensili per l'assistenza ai pensionati per inabilità, assegni di sostegno al reddito, assegni al nucleo familiare e pensioni con contitolarità per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la cessione. Nel caso in cui tutto fosse in regola, devi richiedere la comunicazione di cedibilità della pensione, ovvero un documento dove viene calcolato l'importo massimo della rata del prestito.

Questo documento deve essere richiesto dal pensionato in persona presso una delle tante sedi INPS e poi consegnato (sempre personalmente) presso la banca o l'istituto di credito con la quale stipulare il contratto di prestito. Per andare incontro al pensionato, esistono degli istituti di credito che lavorano in concerto con l'INPS: questo semplifica il passaggio della pratica oltre a garantire dei tassi di interesse più vantaggiosi. La rata si calcola al netto delle trattenute fiscali e previdenziali ed in modo da non intaccare l'importo della pensione minima stabilito annualmente dalla legge.