Wi-Fi libero: ok dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio

Innovazione tecnologica e impulso all'economia si incontrano sul campo del Wi-Fi libero.

Wi-Fi libero: ok dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio

Il Wi-Fi torna libero grazie ad un nuovo emendamento al dl "Fare" per effetto del quale "l'offerta di accesso alla rete Internet al pubblico tramite tecnologia Wi-Fi non richiede l'identificazione personale degli utilizzatori".

In precedenza c'era stato un emendamento al dl «Fare» che di fatto bloccava la liberalizzazione del Wi-Fi e che ha dato seguito ad una pioggia di polemiche. Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera sono corse ai ripari. Il provvedimento è stato riesaminato e si è giunti ad una conclusione diametralmente opposta: niente obbligo di identificazione "quando l'offerta di accesso non costituisce l'attività commerciale prevalente del gestore del servizio».

Fumata bianca, quindi, per il Wi-Fi libero.

Alla fine è prevalsa la linea del Wi-Fi libero contro quella di chi voleva l'obbligo, a carico di chi offre il servizio, di tenere traccia del cliente/utente fruitore. In realtà resta consigliabile per chi offre il servizio usare questa premura per potersi discriminare nel caso in cui il fruitore commetta degli illeciti. Consigliabile, ma non più obbligatorio.

Con la caduta dell'obbligo, quindi, un esercente, un negozio, un hotel, un ristorante ma anche una pubblica amministrazione può liberamente prevedere un hot spot (locale dotato di connessione Wi-Fi), collegarlo alla rete e offrire il servizio.

Adesso resta da vedere il testo definitivo nero su bianco e aspettare la fine dell'iter del decreto che deve ancora passare alla Camera e al Senato. Ma altre modifiche, a questo punto, sono improbabili. Sono questi i passaggi normativi che dovranno portare alla liberalizzazione del Wi-Fi.

Quanto ai benefici che il Wi-Fi libero porterà agli esercenti commerciali e ai clienti, servendo da impulso all'economia, a fare una panoramica ci pensa Massimiliano Mazzarella, Ad di Futur3, azienda specializzata con circa 3mila hot spot in tutta Italia, presenti nei centri Mediaworld, Saturn, Feltrinelli, Unilever, Volkswagen.

"Nella prima fase" ha affermato Mazzarella "il Wi-Fi darà un vantaggio immediato agli esercenti che saranno più veloci a lanciarlo, ma questa fase durerà poco: i costi per offrire il servizio sono bassi e ora gli obblighi burocratici sono nulli, quindi ben presto tutti ce l'avranno. Diventerà una commodity, un po' come trovarci la toilette…"

Per Mazzarella Marketing e servizi innovativi basati sul Wi-Fi riceveranno una forte spinta: "già ora si può fare il marketing di prossimità su smartphone, ma con il Wi-Fi libero sarà più facile. Ti colleghi all'hot spot e vedi il coupon, le promozioni di quel locale pubblico, fast food, supermercato o negozio di vestiti che sia. Ma puoi trovarci anche notizie di eventi collegati al quel locale (un concerto live in programmazione) o sondaggi alla clientela. Quanto ai servizi innovativi, alcuni supermercati come Coop e Auchan a Milano già usano servizi per scannerizzare la spesa con il fai da te".

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