Assicurazione e bollo auto: italiani allergici al pagamento

Chi non paga l’assicurazione e il bollo auto rischia il sequestro del mezzo e il ritiro di targa e carta di circolazione

Assicurazione e bollo auto: italiani allergici al pagamento

Per gli automobilisti italiani ogni anno ci sono due momenti di cui si teme l'arrivo: sono quelli del pagamento del bollo auto e dell'assicurazione. Queste due voci di costo, infatti, pesano molto sui bilanci dei proprietari di vetture immatricolate che per risparmiare cercano di trovare i preventivi di assicurazione migliori e per sapere quanto si dovrà pagare effettuano il calcolo del bollo auto. Tuttavia non tutti gli automobilisti sono così solerti nel pagamento, anzi, molti di loro si "dimenticano" di farlo causando un danno allo Stato per 850 milioni di euro.

È la stima che emerge dall'analisi condotta da Quattroruote e Aci (Automobile Club Italia) proprio sul bollo auto, individuato come nemico numero uno dagli automobilisti. Non solo l'assicurazione, quindi, è la preoccupazione dei guidatori che per spendere meno confrontano le offerte di Linear e delle altre compagnie assicurative. Sono circa 3 milioni, infatti, i veicoli in circolazione senza Rca, mentre il numero di chi non paga il bollo non è noto ma i furbetti sono tanti e troppo spesso impuniti.

Come detto, si parla di un buco per l'erario di 850 milioni che proviene dal 13% di differenza fra gettito stimato (6,45 miliardi) e incasso effettivo (5,6 miliardi). Così come avviene per l'assicurazione anche sul pagamento del bollo auto c'è differenza fra nord e sud con l'Emilia Romagna a versare 473,4 milioni di euro solo nel 2013 e la Campania a far contare circa mezzo milione di evasori totali della tassa. Il problema, come spesso accade, è legato ai pochi controlli e sanzioni.

Nonostante l'impatto disastroso sui conti pubblici, infatti, gli evasori del bollo auto raramente vengono perseguiti con le sanzioni previste dal Codice della Strada. Chi non paga il bollo, in teoria, dopo 3 anni di mancato pagamento dovrebbe essere cancellato dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e subire il ritiro di targa e libretto di circolazione. Tuttavia questo non succede, o almeno non dappertutto: dal 1999 (anno della maxi radiazione) solo Lombardia e Lazio hanno continuato a ricorrere con regolarità al provvedimento.

I conti statali, quindi, continuano a piangere e i furbetti evasori del bollo continuano a godersi l'infinità impunità. Inoltre, le strade italiane sono si riempiono di veicoli fantasma, ovvero auto abbandonate e senza una corretta regolarizzazione.