Contratto telefonico, come tutelarsi dai disservizi

Secondo l'Agcom sono moltissimi i consumatori che rimangono vittime di disservizi de parte degli operatori telefonici. Ecco come difendere i propri diritti.

Contratto telefonico, come tutelarsi dai disservizi

Stando agli ultimi dati diffusi dall'Agcom, l'Autorità garante delle comunicazioni, sono oltre 17 mila le segnalazioni o le denunce di disservizio per i contratti di telefonia, con 55.600 istanze di conciliazione delle controversie. Tra queste moltissime riguardano i servizi telefonici, di internet o pay tv attivati senza esplicita autorizzazione dell'utente. A questi si aggiungono, poi, altri disservizi, come il mancato passaggio da un operatore all'altro, per cui si è sottoposti ad una doppia fatturazione, la mancata portabilità del numero, la mancata esecuzione delle promozioni richieste e, infine, il malfunzionamento della linea telefonica o del collegamento internet.

Come presentare un reclamo

In presenza di uno di questi problemi, il primo passo consiste nel presentare un reclamo all'operatore. Lo si può fare telefonicamente o tramite fax, posta o e-mail. Tuttavia il consiglio è di farlo sempre per iscritto, poiché consente di tenere traccia di tutta la pratica. Una volta presentato il reclamo, l'operatore è tenuto a rispondere entro un massimo di 45 giorni o nel termine stabilito nel contratto. In caso contrario, si può avviare una procedura di risoluzione della controversia, con indennizzo per la mancata risposta al reclamo. Inoltre dal primo gennaio di quest'anno, il cliente che è stato vittima di un grave disagio ha diritto all'indennizzo automatico. Basta fare una semplice segnalazione tramite reclamo e ottenere un indennizzo che, a seconda del problema, va da un minimo di 1 euro fino a un massimo di 7,50 euro.

La conciliazione

Se invece si vuole ricorrere alla via giudiziaria, è necessario avviare un primo tentativo di conciliazione. In questo caso è necessario presentare istanza scritta al Co.Re.Com (Comitato Regionale per le Comunicazioni) o, in alternativa, ad altri organismi competenti, come le camere di conciliazione istituite presso le Camere di commercio. Nel primo caso, il costo della conciliazione è nullo. L'istanza dovrà contenere tutti i riferimenti dell'utente, con la firma dello stesso e la fotocopia di un documento d'identità. Se le due parti non riescono a giungere ad un accordo, la parte lesa può richiedere la definizione della controversia all'Agcom o al Co.re.com, che stabiliranno quali provvedimenti adottare per concludere il contenzioso.

Come presentare la denuncia all'Agcom

Un'altra possibilità a disposizione dei consumatori è quella di segnalare l'operatore all'Agcom, tramite una denuncia che però non ha valore legale. La sua funzione è semplicemente quella di informare l'Autorità di una sospetta irregolarità. La denuncia dev'essere compilata tramite l'apposito MODULO D (disponibile sul sito dell'Authority) e inviata tramite email. A questo punto spetterà all'Agcom decidere se intervenire e punire l'operatore con una sanzione disciplinare o pecuniaria, che va da un minimo di 10.000 euro fino a un massimo di 2.500.000 euro.

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