Mutui agevolati per giovani coppie e pmi nei piani del governo Letta

Sono gli interventi previsti dal Piano Casa e dal Decreto del Fare bis per rilanciare l’economia.

Mutui agevolati per giovani coppie e pmi nei piani del governo Letta

Mutui agevolati per giovani coppie e pmi (piccole e medie imprese), una necessità per rilanciare il mercato immobiliare e l'economia industriale. Nei piani del governo Letta sembrano previsti questi interventi aventi lo scopo di ridare fiducia a giovani e impresari facendoli scommettere sul proprio futuro in Italia. Dopo l'abolizione dell'Imu saranno queste le priorità del parlamento che però, dopo i proclami, deve passare ai fatti con provvedimenti atti a facilitare l'erogazione di mutui casa e per le imprese.

I tempi però sembrano allungarsi e sul tema mutui, contenuto incluso nella prima bozza del Decreto del Fare bis, il dibattito non comincerà a breve, almeno secondo quanto dichiarato ieri sera dal vice ministro allo Sviluppo Economico Antonio Catricalà che dice: "Non credo che si parlerà del testo nel pre-consiglio dei ministri di domani". Ma intanto l'erogazione dei mutui in Italia è sempre più povera, nonostante la politica della Bce sui tassi d'interesse.

In sostanza comunque un importante investimento sui mutui casa e impresa verrà fatto e sono stati messi a disposizione 100 milioni di euro per la Cassa Depositi e Prestiti che saranno distribuiti fra: Fondo di Solidarietà per la sospensione del mutuo casa alle famiglie in difficoltà (40 milioni) e Fondo di Garanzia per i mutui casa alle giovani coppie ed ai lavoratori precari (60 milioni). Per le imprese invece è previsto invece un piano di erogazione di mutui agevolati per gli investimenti, a tasso zero, con prestiti fino al 75% della spesa ammissibile, rimborsabili entro massimo 8 anni.

L'intervento in questo caso è mirato al rilancio dell'occupazione, soprattutto di giovani e donne, e allo sviluppo di quelle piccole e medie imprese che fanno così fatica a ricevere finanziamenti e mutui. Nel Decreto del Fare bis potrebbe anche essere inclusa la possibilità di ricevere un bonus di 10mila euro, tramite finanziamento a fondo perduto, per l'acquisto di software e hardware per l'innovazione tecnologica.