Efficienza energetica: l’Ue boccia l’Italia

L’Italia è in ritardo in merito agli adempimenti europei per l’efficienza energetica: il richiamo di Bruxelles

Efficienza energetica: l’Ue boccia l’Italia

Efficienza energetica e regolamentazione dei consumi sono prassi indispensabili per risparmiare sulla bolletta per l'energia ma anche per ridurre l'impatto ambientale connesso al fabbisogno energetico della propria famiglia o aziende. Privati ed imprese per iniziare subito a risparmiare e ridurre le emissioni di CO2 possono semplicemente mettere le tariffe per l'energia elettrica più convenienti a confronto così da individuare rapidamente le opportunità più vantaggiose.

Operare una riflessione sulle personali necessità è essenziale al fine di trovare il prodotto maggiormente indicato, in tal senso tornerà utile informarsi su Acea Energia e i suoi prodotti, su Enel, su Eni e gli altri maggiori fornitori del settore.

La Direttiva europea sull'efficienza energetica

La Commissione europea ha inviato in questi giorni una lettera a firma di Miguel Arias Canete - commissario europeo all'energia - per bacchettare l'Italia in merito a "ritardi e contraddizioni nel recepimento della Direttiva europea 2012/27 sull'efficienza energetica".

L'opinione di Legambiente

Legambiente, Kyoto Club e Coordinamento Free hanno interpretato l'avvertimento inviato da Bruxelles all'Italia come un'ulteriore conferma degli sforzi necessari che l'Italia deve compiere per allinearsi con gli standard europei in tema di efficienza.

"Eppure, tutti gli studi e i rapporti dimostrano senza possibilità di smentita che i cittadini e le imprese italiane avrebbero vantaggi enormi se si puntasse decisamente in questa direzione, perché si ridurrebbero la spesa energetica e le importazioni, migliorerebbero le prestazioni ambientali e si creerebbe lavoro attraverso l'innovazione. Ci auguriamo che questo ennesimo avvertimento da parte di Bruxelles sia decisivo per far finalmente capire al Governo Renzi quanto sia nell'interesse dell'Italia scegliere la strada dell'efficienza energetica".

I punti critici secondo l'Ue

La Commissione europea specifica che "non è stata recepita la disposizione secondo cui si stabiliscono condizioni adeguate affinché gli operatori del mercato forniscano ai consumatori di energia informazioni adeguate e mirate nonché consulenza in materia di risparmio di energia ed efficienza".

Al contempo risultano carenti le disposizioni volte a garantire la promozione e l'accesso delle Pmi al mercato. Inoltre i consumatori finali non risultano adeguatamente informati sul corretto funzionamento del mercato dei servizi energetici.

Secondo Bruxelles, infine, i distributori di energia sul territorio non forniscono, così come previsto dalla direttiva europea, le "informazioni adeguate e mirate nonché consulenza in fatto di efficienza energetica".

Al centro delle critiche dell'Ue troviamo misure volte ad eliminare gli ostacoli burocratici e le regolamentazioni relative all'efficienza energetica. Bruxelles ritiene insufficienti anche le misure le politiche incentivanti e gli incentivi fiscali sull'energia, nel dettaglio sono 35 i punti problematici riscontrati dalla Commissione Ue rispetto ai quali il Governo dovrà fornire delle risposte entro i prossimi 60 giorni.

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