Come contestare le bollette di luce e gas?

Se hai subito un disservizio devi subito contestare le bollette e presentare un reclamo scritto al tuo fornitore

Come contestare le bollette di luce e gas?

Si può contestare una bollette di luce o gas per diverse ragioni. Tra le motivazioni più ricorrenti rientrano l'attivazione arbitraria di servizi a pagamento non richiesti, le frequenti segnalazioni per i casi di doppia fatturazione e perfino il mancato recapito delle bollette di luce e gas. Qualunque sia la tua motivazione ti consigliamo di segnalare il disservizio alla tua compagnia energetica, segnalando tempestivamente il problema attraverso una comunicazione scritta.

Le soluzioni sono diverse. Poi usare il servizio di assistenza e consulenza disposto l'Autorità per l'energia, oppure ricorrere all'aiuto di alcune associazioni a difesa dei consumatori. Alcune di queste hanno anche siglato dei protocolli d'intesa con le principali compagnie energetiche. In questo modo, i consumatori sanno che aderire alle offerte luce e gas di Eni, o di Enel e di altri operatori, comporta anche la possibilità di accedere a questi servizi utili per segnalare qualunque tipo di problema.

Da leggere: Cosa fare se la bolletta non arriva?

Contestare una bolletta di luce e gas: la procedura

Se ad esempio non ricevi la bolletta di luce o gas da molto tempo, o al contrario, hai ricevuto una bolletta dall'importo troppo elevato ti consigliamo di non perdere tempo e inviare subito una segnalazione scritta, tramite raccomandata a/r, indicando al tuo fornitore il tipo di problema. In questi casi, il fornitore deve eseguire tutte le verifiche necessarie e fornirti una risposta entro 40 giorni dal ricevimento della tua segnalazione.

I tempi di risposta variano a seconda del problema. Per i casi di fatturazione errata dovrai infatti attendere 90 giorni prima di vederti riaccreditare la somma non dovuta mentre i tempi si accorciano a soli 20 giorni per i casi di doppia fatturazione. Se il rimborso non avviene nei tempi previsti, potrai richiedere anche un indennizzo, da un minimo di 20 euro fino a 60 euro, che ti verranno versati direttamente nella bolletta successiva.

Se in attesa di ricevere una risposta dal tuo fornitore hai sospeso momentaneamente il pagamento delle bollette, ti ricordiamo che il tuo fornitore non potrà sospendere arbitrariamente la fornitura di luce e gas. La procedura prevede per questi casi l'invio di una comunicazione scritta da parte del tuo fornitore con l'indicazione del termine ultimo per il pagamento degli importi arretrati, le modalità per comunicare l'avvenuto pagamento e la data prevista per la sospensione della fornitura della luce o del gas. Inoltre, prima di interrompere l'erogazione delle utenze domestiche, il fornitore potrà anche accedere al deposito cauzionale, versato al momento di sottoscrizione del contratto.

Altre soluzioni

Per contestare le bollette potrai anche rivolgerti allo Sportello del Consumatore, il servizio attivato dall'Autorità per l'Energia. Grazie a questo servizio potrai attenere una consulenza mirata e ricevere tutte le indicazioni necessarie per risolvere il problema. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di contattare una delle tante associazioni in difesa dei diritti dei consumatori e visitare il relativi siti web. Infatti, in alcuni casi potrai anche trovare il modulo per presentare il tuo reclamo che dovrai solo compilare e inviare al tuo fornitore.

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