Costo del Gas al Metro Cubo: da cosa dipende e come si calcola
Una delle voci di spesa più importanti della bolletta del gas riguarda il costo della materia prima, il gas metano. Sapere quanto costa un Metro Cubo di Gas può aiutarti a valutare non solo il livello di convenienza della tua offerta ma anche l’andamento dei consumi.
La bolletta riporta infatti non solo l’elenco di tutte le principali voci di spesa, ma anche l’andamento dei consumi e il costo del gas al metro cubo, indicato con la formula Smc che corrisponde allo Standard Metro Cubo. Vediamo quindi insieme qual è il costo del gas al metro cubo, come si calcola e quali sono le altre voci che compongono una bolletta del gas.
Indice
- Qual è il prezzo del gas al metro cubo
- Cosa significa SMC nella bolletta del gas?
- Come varia il costo del gas nelle regioni climatiche italiane?
- Bolletta gas: quali sono altre voci di spesa da considerare?
- Costo gas al metro cubo nel libero mercato
Qual è il prezzo del gas al metro cubo
Una variabile che incide sul prezzo del gas metano è il mercato energetico di appartenenza: mercato libero o servizio di maggior tutela. A partire dal 2024 è stato stabilito il passaggio – con alcune eccezioni – dei clienti dei servizi di tutela gas al mercato libero. Infatti, se nel mercato tutelato il prezzo della materia prima è determinato dall’ARERA, nel libero mercato sono le stesse compagnie a determinare i prezzi delle tariffe luce e gas, in genere ogni due anni.
Il costo del gas al metro cubo dipenderà quindi – a meno che non rientriamo ancora nei servizi di tutela – dalla nostra compagnia e da eventuali promozioni. Ovviamente, per contenere i costi in bolletta è necessario innanzitutto limitare i propri consumi di gas; ma è altrettanto importante comparare le offerte e i prezzi delle varie compagnie per scegliere l’offerta più adatta alle nostre esigenze.
Cosa significa SMC nella bolletta del gas?
Lo Standard Metro Cubo (SMC) rappresenta un metro cubo di gas alle condizioni standard di temperatura e di pressione. Dal momento che queste due variabili possono cambiare da una zona climatica all’altra in base all’altitudine e alle condizioni climatiche, si usa il coefficiente di adeguamento altimetrico-climatico - detto coefficiente C - stabilito dall’ARERA. In questo modo è garantita la corretta applicazione delle tariffe gas.
Mentre, quindi, il nostro contatore del gas misura il consumo in metri cubi semplici, nella bolletta del gas il consumo è fatturato in Standard Metri Cubi.
Il costo del gas al metro cubo è, inoltre, fatturato sulla base di sei diversi scaglioni di consumo che sono applicati al cliente sulla base delle previsioni del suo consumo di gas annuo.
Le classi di consumo prevedono i seguenti limiti:
1° scaglione da 0 - 120 SMC
2° scaglione da 121 - 480 SMC
3° scaglione da 481 - 1.560 SMC
4° scaglione da 1.561 - 5.000 SMC
5° scaglione da 5.001 - 80.000 SMC
6° scaglione da 80.001 - 200.000 SMC
Ad esempio, se si prevede un consumo annuo di 200 SMC, i primi 180 SMC saranno fatturati sulla base del primo scaglione, mentre i restanti 20 sulla base del secondo scaglione, e così via.
Come varia il costo del gas nelle regioni climatiche italiane?
Per ottimizzare l’impiego delle risorse energetiche e regolarizzare il funzionamento e la manutenzione degli impianti di riscaldamento, il D.P.R. n.412 del 26 agosto 1993 ha previsto l’introduzione delle sei regioni climatiche d’Italia. Le zone climatiche, indicate con una lettera dell’alfabeto che va dalla A alla F, si differenziano tra loro per la differenza fra la temperatura media interna (fissata a 20° per convenzione) ed esterna agli edifici: più questa differenza è elevata, più la temperatura della zona sarà rigida e quindi minore sarà il costo del gas a parità di consumo.
In base a questi valori sarà anche stabilito il tempo di accensione degli impianti in funzione della maggiore o minore rigidità delle temperature medie. Per semplificare l’identificazione, ti diremo che:
- le zone climatiche A, B, C includono le regioni del Sud Italia e le Isole;
- le zone climatiche D le regioni del Centro Italia;
- la zona climatica E il Nord Italia;
- la zona climatica F le località di montagna.
Bolletta gas: quali sono altre voci di spesa da considerare?
Oltre al costo del gas al metro cubo, il costo finale della bolletta sarà determinato da altre voci di spesa, le più importanti sono:
- i costi per i servizi di rete: necessari a coprire le attività di trasporto, stoccaggio e distribuzione della materia prima, ovvero tutte quelle operazioni che consentono di far giungere il gas fino alle reti locali di distribuzione e quindi nelle singole abitazioni;
- i costi per i servizi di vendita: rappresenta il principale importo di spesa in bolletta e ripaga il fornitore di tutti i costi sostenuti per le attività di acquisto e rivendita del gas. Nel libero mercato è stabilito dalle singole compagnie, nel servizio tutelato dall’Aeegsi, ogni trimestre.
- le accise regionali e l’IVA: l’importo di questa voce di spesa dipende dalla quantità di gas consumata e dalla regione di residenza. Questi valori sono stabiliti dall’Autorità e sono indipendenti dal fornitore scelto.
Costo gas al metro cubo nel libero mercato
Nel libero mercato il costo del gas al metro cubo viene stabilito dalle singole compagnie energetiche ed è influenzato non solo dal costo della materia prima, ma anche dalla presenza di speciali promozioni che possono riguardare: la modalità di pagamento scelta (ad esempio la domiciliazione bancaria delle bollette), la tipologia di offerta (ad esempio la formula prezzo bloccato) o ancora la frequenza di fatturazione.