Polizze auto in calo, ma le nostre Rca restano le più care

Gli italiani spendono in media 238 euro in più di un cittadino UE. Polizze auto in calo dell’1,6% ma costi restano alti

Polizze auto in calo, ma le nostre Rca restano le più care

Una notizia positiva, ma che appare come goccia in un oceano. Un oceano nei cui abissi sguazzano i mostri del caro-Rca che da anni opprimono i guidatori italiani. Polizze auto in calo dell’1,6% rispetto alle rilevazioni del primo trimestre 2014 (e del 5,3% su base semestrale), ma sempre, e di gran lunga, le più care d’Europa. Così, per risparmiare davvero, meglio non abbandonare la sana abitudine di mettere le assicurazioni auto più convenienti a confronto e individuare in tal modo le migliori, quelle che più ci permettano di tagliare i costi.

Ivass ha rilevato come le polizze auto in calo non siano sufficienti a equiparare gli standard italiani a quelli del resto d’Europa. Gli automobilisti di casa nostra spendono, in media, 488 euro, 238 euro in più rispetto agli standard delle principali nazioni dell’Unione Europea, pari a circa 250 euro l’anno. La ventata di liberalizzazioni e l’abolizione del tacito rinnovo hanno agevolato solo parzialmente gli automobilisti italiani, sempre più avvezzi a smanettare sul web alla ricerca di informazioni su come confrontare le polizze o come effettuare un preventivo assicurazione auto, per schiarirsi le idee e ridurre uno stato d’ansia che da anni ci accompagna al volante.

Codacons si schiera dalla parte degli automobilisti, sottolineando come il decremento dei prezzi (dovuto anche al minor numero di veicoli in circolazione) non sia sufficiente a fare giustizia, a fronte di una differenza con gli standard di spesa europei macroscopica. L’ente ha sottolineato anche come i rincari nel settore assicurativo siano stati tali da produrre un aumento sulle polizze del 250% in soli 20 anni.

Altro fattore allarmante è la fortissima discrepanza geografica fra le tariffe dei guidatori del nord e quelli del sud e quella anagrafica tra automobilisti esperti e giovani. Tartassati soprattutto gli under 25 (che pagano mediamente 745 euro l’anno) e i residenti in Mezzogiorno. Anche gli under 37 e i cittadini di età compresa fra i 45 e 56 anni pagano un premio superiore a quello medio calcolato.