Olio da cucina al posto del diesel: pro e contro

Un trucco alternativo per risparmiare sul gasolio usando l'olio da cucina. Ma è illegale.

Olio da cucina al posto del diesel: pro e contro

Come risparmiare sull'auto? Tra bollo, assicurazioni auto e benzina, il conto da pagare è sempre alto. Ma esiste un modo (un po' controverso) per spendere meno sul carburante. Attenzione però: non è tutto oro quello che luccica e bisogna prestare attenzione alle norme di legge.

Il carburante, con il suo prezzo elevatissimo, rappresenta uno dei problemi più spinosi per la gente, specialmente per chi utilizza l'auto per lavorare. Ma come si fa a risparmiare qualcosa? Un modo esiste, ma ha sia aspetti positivi che aspetti negativi: è utilizzato già da molti anni all'estero, ma in Italia ancora non è ancora diffuso. Questo "trucco" può essere utilizzato solo ed esclusivamente per le automobili diesel e non per quelle a benzina. Ma state attenti perché nessuna assicurazione, che sia Direct Line, Genialloyd o qualsiasi altra, vi pagherà i danni in caso di guasti al motore. 

Olio da cucina al posto del diesel: quali sono i vantaggi?

In poche parole si tratta di sostituire il caro e costoso diesel con un prodotto naturale e meno costoso: l'olio di Colza o di Girasole, comunemente usati in cucina. Infatti mentre un litro di gasolio costa all'incirca 1,70 euro, l'olio per frittura si trova a 50/60 centesimi al litro. Meglio però usarlo diluito con un 40/50 % di diesel, specialmente durante l'inverno, per evitare la condensa.

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Ma quali sono i vantaggi e quali sono gli svantaggi? Per quanto riguarda i vantaggi, oltre ad avere un risparmio economico notevolissimo, si inquina molto meno l'ambiente e con un litro si percorrono più chilometri rispetto al normale diesel.

Olio da cucina al posto del diesel: quali sono gli svantaggi?

Gli svantaggi invece sono: una riduzione delle prestazioni dell'auto, puzza di frittura, possibili sforzi del carburatore; per questo se si vuole usare questo metodo è consigliabile farlo solo su auto a gasolio di vecchia concezione, in modo da non danneggiare il motore di un auto nuova. Infatti se per i veicoli agricoli il liquido alternativo non compromette più di tanto la meccanica, per le autovetture il discorso è differente.

Questo metodo alternativo è stato testato anche dalla nota rivista Quattroruote, la quale in un articolo del 2005 afferma che l'olio alimentare è un buon biocarburante, riduce l'inquinamento, ma anche le prestazioni dell'auto. Per quanto riguarda gli eventuali danni afferma che nelle macchine diesel di qualche anno fa, come ad esempio una fiat punto del 2004 TDI (macchina utilizzata per il test) non si registrano danni al motore nemmeno percorrendo molti chilometri. Riguardo alle macchine di ultima generazione invece, dato che i motori sono più sensibili alla qualità del carburante, con il passare del tempo si potrebbero avere dei danni, specialmente agli iniettori.

Usare l'olio da cucina al posto del diesel è consentito dalla legge?

Quattroruote però, precisa anche che l'utilizzo di carburanti "fai da te" non è consentito dalla legge italiana, Infatti sul carburante gravano tasse ed accise che verrebbero evase nel caso si utilizzasse olio alimentare puro come combustibile per il proprio veicolo.