Ecoincentivi 2014, come risparmiare sull’acquisto dell’auto elettrica

Il 50% degli ecoincentivi sarà destinato ai privati: le novità sui bonus 2014

Ecoincentivi 2014, come risparmiare sull’acquisto dell’auto elettrica

Grazie ai contributi statali sarà possibile risparmiare sull'acquisto dell'auto elettrica e dare così una mano all'ambiente. Cercare un'assicurazione online permette inoltre un risparmio ulteriore rispetto alle polizze tradizionali.

Mettendo i prodotti Quixa a confronto con quelli di Linear o di altre compagnie garantirà soluzioni più vantaggiose anche per l'assicurazione di un veicolo elettrico a cui da ora, grazie agli ecoincentivi, sarà possibile applicare uno sconto sul prezzo di listino.

Gli ecoincentivi sono probabilmente il provvedimento più atteso per questi primi mesi del 2014. Il governo ha stanziato quest'anno 32 milioni di euro che si uniscono ai 31 milioni di euro in esubero del 2013, realizzando così un tesoretto da 63 milioni di euro.

La novità di quest'anno è che ben il 50% di questi contributi sarà reso accessibile ai privati, a differenza dello scorso anno in cui la percentuale di fondi - terminata in poco tempo - era del 15%. Di conseguenza, una soglia minore sarà resa accessibile alle imprese, che comunque godranno di circa 31,5 milioni di euro di ecoincentivi.

A beneficiare degli incentivi saranno veicoli commerciali leggeri, ciclomotori e motocicli a due e tre ruote, quadricicli e veicoli commerciali leggeri. Ovviamente, purché rispettino le soglie imposte dalla legge in fatto di emissione di CO2.

I veicoli elettrici puri, ovvero a emissione zero, godranno del 15% degli ecoincentivi, insieme ai veicoli con emissione fino a 50 g/km (grammi per chilometro). Lo sconto su questi veicoli potrà quindi arrivare fino a 5 mila euro.

Fino a 2 mila euro è il risparmio su auto e moto con emissioni di CO2 fino a 120 g/km, lo sconto più basso previsto. Per tutti i veicoli che invece non superano emissioni di 95 g/km è prevista una decurtazione dal prezzo di listino fino a 4 mila euro.

Per i privati non è necessario rottamare un vecchio veicolo inquinante per accedere ai contributi, al contrario delle aziende che intendono "riqualificare" il proprio parco auto. Per le flotte aziendali è necessario infatti rottamare un veicolo con almeno dieci anni di vita.