Assicurazioni auto online: ecco come difendersi dalle truffe

E' opportuno verificare sempre i dati delle compagnie assicurative e degli intermediari.

Assicurazioni auto online: ecco come difendersi dalle truffe

Negli ultimi anni c'è stato un vero e proprio boom per le assicurazioni auto online, ed i motivi sono molteplici. Innanzitutto sono più pratiche e veloci. Per pagare è sufficiente versare l'imposta dovuta online standosene comodamente seduti in poltrona davanti al proprio pc, evitando fastidiose file e lungaggini burocratiche. In secondo luogo sono molte le compagnie assicurative online che garantiscono un risparmio notevole e di questi tempi mettere da parte qualche soldo in più non fa assolutamente male.

Tuttavia non sempre è tutto oro quel che luccica. Purtroppo infatti dietro le assicurazioni online si nascondono truffatori o agenzie che comunque non garantiscono la copertura assicurativa. Oltre al danno per l'utente si verifica la beffa. La propria macchina non solo non è assicurata, quindi praticamente si stanno buttando i soldi dalla finestra, ma colui che sottoscrive l'assicurazione con finte polizze assicurative rischia anche sanzioni pecuniarie.

Nell'ultimo mese l'IVASS, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha individuato alcuni casi "sospetti" di società assicurative che non erano abilitate e che di conseguenza stavano svolgendo un'attività illegale.

Come fare per difendersi dalle truffe? Innanzitutto è consigliabile consultare frequentemente il sito dell'IVASS, che segnala casi anomali o sospetti di compagnie assicurative. In secondo luogo bisogna sempre verificare gli estremi degli intermediari, in modo particolare: i dati identificativi, indirizzo, recapiti telefonici, fax e posta elettronica. Dopodiché è opportuno controllare numero e data dell'iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi e che questi siano sottoposti al controllo preventivo dell'IVASS.

Infine gli intermediari del SEE, che hanno l'abilitazione ad operare in Italia, devono sempre comunicare sul loro sito, oltre ai dati sopraindicati, anche la sede secondaria e l'autorizzazione ad operare sul nostro territorio precisando l'Autorità di vigilanza dello Stato membro d'origine. Risparmio sì, ma occhio alle truffe.