Assicurazioni auto: compagnie incassano di più e pagano meno

Assicurazioni auto: gli utili delle compagnie crescono ma nel futuro ottenere un risarcimento sarà sempre più difficile

Assicurazioni auto: compagnie incassano di più e pagano meno

Noi italiani ormai siamo abituati a primeggiare nelle classifiche al negativo, qualsiasi esse siano. Un paese che è croce e delizia di sé stesso e il settore delle assicurazioni auto ne è un esempio a dir poco lampante: il costo delle assicurazioni auto è il più alto d'Europa, basta confrontare le assicurazioni online per rendersene conto, le compagnie assicurative fanno registrare utili per 6 miliardi di euro nel 2014 e, come se non bastasse, in futuro i risarcimenti saranno sempre più difficili da ottenere. Questo è ciò che emerge a seguito dell'approvazione dell'emendamento proposto da Silvia Fregolent e Andrea Martella (PD) nell'ambito del Ddl Concorrenza.

Assicurazioni auto: Ddl Concorrenza fa paura, o forse no.

Ma fermiamoci un secondo a riflettere: perché i preventivi assicurazione auto del 2015 sono molto più alti rispetto a quelli del 2010? Forse qualcuno sta cospirando contro il nostro paese e vuole metterci alle strette? Ovviamente la risposta è no. Come dicevamo poco sopra, siamo croce e delizia di noi stessi, forse più croce che delizia. Purtroppo le assicurazioni auto e i relativi risarcimenti sono stati per anni oggetto di truffe, soprattutto al sud. In Italia è ormai di pubblico dominio come le assicurazioni vengano viste da molti come sostituti degli "ammortizzatori sociali". Un meccanismo subdolo che forse trova nella crisi economica un volano capace di spingere molti insospettabili ad attuare "trucchi" al limite del consentito.

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In questo contesto si inserisce per l'appunto l'emendamento proposto dai relatori del PD. La proposta fatta alle commissioni Finanze e Attività Produttive della Camera ha l'obiettivo di tagliare drasticamente i risarcimenti delle assicurazioni auto dovuti in seguito ad un danno biologico e propone il rifacimento dei tabellari nazionali di riferimento. Ma non finisce qui perché tutto ciò viene proposto con l'aggiunta della retroattività che chiaramente servirà a dare una bella sforbiciata ai contenziosi già aperti favorendo così le compagnie assicurative e sfavorendo, ancora una volta i consumatori, o forse no. Come no? Perché hai detto no? Beh, se le compagnie iniziano a "pagare" di meno, allora automaticamente i costi dei risarcimenti si andranno ad abbassare con conseguente diminuzione dell'incidenza delle truffe e dei relativi costi delle assicurazioni auto. Potrebbe essere un primo passo verso l'abbassamento delle tariffe di rc auto. Ma capiamo meglio in che situazione si trovano i consumatori italiani.

Il consumatore onesto, chi lo tutela?

Dunque, gli utili delle compagnie assicurative continuano a salire (parola di Aldo Minucci, Presidente di Ania) e i prezzi delle assicurazioni auto sono quelli più alti d'Europa. Ma la nuova proposta mette in conto una diminuzione dei rimborsi. C'è qualcosa che non va. Il consumatore dov'è? Chi lo tutela? A rispondere ci pensa il presidente dell'Ivass Salvatore Rossi che afferma: "la maggior tutela del consumatore è la concorrenza e la miglior politica industriale è l'estensione della concorrenza". Va bene, ma quindi il consumatore chi lo tutela? Purtroppo la verità è che siamo vittime di noi stessi. Le compagnie assicurative dovrebbero occuparsi in prima persona di combattere le truffe. Invece, spesso capita che le compagnie stesse preferiscano evitare lunghi contenziosi, evitando cosi il rischio di incorrere in costi troppo alti e sproporzionati. E chi ne fa le spese di questo meccanismo? Il consumatore onesto che si ritrova a farsi carico dei risarcimenti fasulli.

Assicurazioni auto: come uscire dal circolo vizioso in cui siamo finiti?

Come si può uscire da questo limbo? La risposta non è semplice e noi di SuperMoney non abbiamo la presunzione di conoscere la "formula magica", ma… Forse possiamo provare ad azzardare l'assurda ipotesi di un mondo migliore in cui chi assiste ad una truffa poi la denuncia. Un mondo fatto di compagnie assicuratrici che vanno incontro alle reali necessità dei singoli consumatori senza fare di tutta un'erba un fascio. E poi, in questo meraviglioso mondo che stiamo immaginando, servirebbe anche l'aiuto delle istituzioni che potrebbero per lo meno far finta di tutelare i cittadini. Insomma, come per tanti altri settori, in Italia la ricetta pare essere una sola: iniziare a lavorare tutti, consumatori/cittadini, compagnie assicurative (in questo caso) e istituzioni, nella stessa direzione e allora vedremo che i costi delle assicurazioni auto inizieranno a calare. Smettiamola di cercare di fare i furbetti, perché poi, se fai il furbetto, è tua mamma o tua zia che ci rimette (e paga al posto tuo). E allora che senso ha continuare in questa direzione? Noi continuiamo a chiedercelo, ma se avete risposte a tutte le domande sollevate in questo articolo allora commentate. Parliamone e insieme cerchiamo di trovare una via d'uscita.