Assicurazione auto: ok la scatola nera, ma chi deve pagarla?

Sui vantaggi della scatola nera per l'assicurazione auto non ci sono dubbi. Sui costi di installazione e disinstallazione, invece, si è creato un acceso dibatti

Assicurazione auto: ok la scatola nera, ma chi deve pagarla?

La scatola nera è una delle novità previste dal decreto sulle liberalizzazioni per risolvere il problema delle truffe nel campo dell'assicurazione auto. Secondo quanto stabilito dal Governo, gli automobilisti che decideranno di installare un dispositivo di controllo elettronico (la scatola nera) nella propria auto avranno diritto a degli sconti sull'assicurazione auto.

I vantaggi della scatola nera, che secondo quanto previsto per ora dalla legge dovrebbe essere installata a spese delle compagnie assicurative, sono riconosciuti da tutti: non solo si potrà avere un risparmio sicuro sull'assicurazione auto, ma anche una maggiore sicurezza alla guida e sulle strade. A sottolineare i benefici economici è stato in particolar modo Giovanni Giannini, presidente dell'Isvap, che ha ipotizzato delle riduzioni sui premi assicurativi fino al 40%, in particolare sulle garanzie furto e incendio. Secondo l'Aci, altri benefici potrebbero arrivare anche sul fronte dei costi sociali degli incidenti: le registrazione dei secondi precedenti e di quelli successivi l'incidente può infatti permettere di ricostruire la dinamica dei sinistri, permettendo di avere una maggiore certezza sulle dinamiche di questi.

Con le informazioni raccolte dalle scatole nere si potranno anche creare dei prodotti personalizzati come le assicurazioni "pay per use" (premio in base ai chilometri percorsi) o "pay as you drive", con il premio costruito in base al profilo dell'automobilista, che è determinato da diversi fattori (chilometri percorsi, orari, strade, stile di guida).

In quanto ai vantaggi della scatola nera sembrano essere tutti d'accordo. Per quanto riguarda i costi di installazione, invece, è emerso qualche problema. Per la senatrice del Pdl Simona Vicari, relatrice del decreto liberalizzazioni, "tutti i costi compresa la disinstallazione devono essere a carico dell'assicurazione". Della stessa opinione è Anna Rita Fioroni (Pd), membro della commissione Industria di Palazzo Madama che ha dichiarato: "I costi dovranno essere a carico della compagnia e non gravare sulla tariffa concordata".

Da parte sua, però, l'Ania, l'associazione delle compagnie assicurative, non vuole accollarsi il costo di installazione e disinstallazione delle scatole nere e ha cercato di girare il problema ai produttori di automobili, chiedendo una scatola nera "di serie". Secondo Aldo Minucci, presidente Ania, "i costi di installazione e di smontaggio sono assai rilevanti" per cui si deve "trovare un ragionevole equilibrio nell'ambito del rapporto tra compagnie/clienti, in modo da consentire effettivi vantaggi agli assicurati su versate della riduzione tariffaria Rc auto" .