Le fonti di energia più bizzarre al mondo

Aperta la caccia alla fonte di energia alternativa; alcune di queste, sono davvero bizzarre.

Le fonti di energia più bizzarre al mondo

Il nostro mondo si sa, è stato spremuto per bene.Le voci di un imminente esaurimento delle fonti d'energia mondiali, si fanno sempre più fitte e oggettive. Mosse probabilmente dalla paura che questo possa succedere in tempi brevi, alcune nazioni sono corse ai ripari, sperimentando le fonti di energia più assurde che l'immaginazione possa concepire.

Fino ad ora, alcuni degli esperimenti andati a buon fine vedono protagoniste alcune delle nazioni più importanti del mondo :

In Giappone la SFD Recycle System ha deciso di iniziare a polverizzare i pannoloni utilizzati dai numerosi anziani presenti nel paese, per adattarli per l'alimentazione di caldaie a biomassa dalle grandi dimensioni.

In Gran Bretagna, un gruppo di ricercatori sta studiando l'impiegare dell'urina, come combustibile. La pipì è chimicamente molto attiva, ricca di azoto e composti come l'urea, il cloruro, potassio e bilirubina che la rende molto utile per le celle a combustibile microbiche

In Svezia, L'AB Svensk Biogas ha, infatti, deciso di collaborare con la polizia doganaleche confisca l'alcool di contrabbando trasformandolo in biogas. L'anno scorso con i 560 litri confiscati sono riusciti ad alimentare oltre 1.000 autobus e camion e addirittura un treno.

Nei Paessi Bassi, hanno pensato bene di sfruttare l'energia cinetica. Sono state inventate delle speciali pavimentazioni, poi inserita in una gigantesca discoteca, in grado di incamerare energia dal passaggio dei piedi

Il progetto Ecoline, portato avanti negli Stati Uniti d'America dall'Università New Hampshire, si è scoperto come riutilizzare il gas emesso dalla vicina discarica; questo infatti viene depurato e gli si ridà, vita fornendo addirittura l'85% dell'energia totale della struttura.

Una ricerca di scienziati argentini, infatti, ha rilevato che una singola mucca produce tra i 28 e 35 metri cubi di metano. Per catturarlo hanno ideato una sorta di zaino da applicare sul dorso dell'animale.

I ricercatori dell'Università del Nevada del Dipartimento di Chimica e Ingegneria dei Materiali, hanno portato a termine una scoperta sconcertante sui fondi di caffè. Pare infatti che questi contengano una percentuale significativa di olio sotto forma di biodiesel.

Uno studio inglese della Changing World Technologies; sostiene che prendendo le teste, le piume, le interiora e tutto quello che è rimasto di un pennuto macellato,potrebbe portare alla realizzazione di un combustibile con la stessa valenza del petrolio.


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