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Valutare l’efficienza energetica di un immobile

Valutare l’efficienza energetica di un immobile, la guida di Supermoney

Conoscere il livello di efficienza energetica di un’abitazione o di un edificio ti consente di avere delle importanti indicazioni in merito ai consumi energetici e di valutare se e quali interventi potrai eseguire per garantirti un’ottimizzazione delle risorse e quindi maggiori opportunità di risparmiare energia. Il livello di efficienza energetica di un’immobile è indicato con una lettera dell’alfabeto ed è riportato in un documento chiamato APEAttestazione Prestazione Energetica.

In questo articolo ti spiegheremo esattamente cos’è l’Ape, perché è così importante possedere questa documentazione e quali sono le procedure da seguire per richiederla. Inoltre, troverai tante informazioni e suggerimenti utili per rendere le tua abitazione più virtuosa dal punto di vista energetico e iniziare così a risparmiare sui costi delle utenze luce e gas.

 

 

 

 

Efficienza energetica di un immobile: cosa bisogna valutare?

Tutte le informazioni relative ai consumi di un immobile sono riportate nell’Attestato Prestazione Energetica, meglio identificato con l’acronimo APE, che sostituisce il precedente Attestato Certificazione Energetica (ACE). Questo nuovo documento ti verrà rilasciato da un tecnico abilitato in seguito ad alcuni accurati controlli che hanno proprio lo scopo di valutare e definire in modo dettagliato il comportamento energetico della tua abitazione o dell'intero edificio. I controlli riguarderanno in modo particolare:

  • l’efficacia del sistema di riscaldamento;
  • la produzione di acqua calda;
  • la climatizzazione estiva;
  • l’impiego di fonti rinnovabili.

Il rilascio di questa documentazione è stato reso obbligatoria con l’approvazione del Decreto legislativo n.192 del 2005 che è stato completamente rinnovato con la conversione in legge del D.L. 63/2013. Tra le finalità del provvedimento rientrano il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici - partendo da una valutazione oggettiva delle loro condizioni - e l’integrazione e diffusione delle fonti rinnovabili.

Attraverso il rilascio dell’Ape potrai identificare anche eventuali margini di miglioramento delle prestazioni energetiche della tua abitazione e, dove è possibile, valutare eventuali interventi per aumentare il risparmio energetico. L’esito delle rilevazioni consentirà inoltre di attribuire all’immobile, o alla singola unità abitativa, una classe energetica di riferimento che verrà scelta su una scala di valori che vanno dalla lettera A, che indica la classe migliore, scendendo progressivamente fino alla lettera G, che invece indica la classe peggiore.

Questa documentazione ti sarà utile anche nel caso in cui decidessi di acquistare un nuovo immobile o dare in affitto una tua proprietà. Infatti gli atti di trasferimento di immobili sono considerati nulli se non accompagnati dall’Attestato di Prestazione Energetica.

 

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In quali casi è richiesto l’Attestato di Prestazione Energetica?

Come dicevamo, il rilascio di questa documentazione potrebbe rivelarsi particolarmente utile in caso di vendita o locazione di un edificio o di singole unità immobiliari, ma non solo. Ci sono molte altre situazioni in cui è richiesta la presentazione di questa attestazione, tra le più frequenti:

  • donazioni: trasferimenti a titolo gratuito;
  • annunci di vendita o affitto di unità immobiliari;
  • edifici di nuova costruzione;
  • interventi di ristrutturazione che riguardano oltre il 25% della superficie esterna dell'intero edificio;
  • edifici pubblici ed aperti al pubblico;
  • contratti - sia nuovi che rinnovati - relativi alla gestione degli impianti termici o di climatizzazione di edifici pubblici.

La validità dell’APE è garantita per massimo 10 anni. Tuttavia, se eseguirai dei lavori di riqualificazione o di ristrutturazione importanti, ovvero in grado di modificare la prestazione energetica dell'immobile, dovrai richiedere un aggiornamento dell’attestato. Potrai trovarti in questa situazione nel caso in cui deciderai di sostituire - ad esempio - gli infissi o la vecchia caldaia, o ancora in caso di recupero di un sottotetto per scopi abitativi. L’Attestato di Prestazione Energetica rimarrà valido solo se i controlli e le periodiche manutenzioni degli impianti vengono svolti nei tempi e nelle modalità previste dalla legge.

 

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Quali documenti occorrono per il rilascio dell’Ape? E quanto costa?

Per ottenere il rilascio dell’Attestato Prestazione Energetica bisognerà fornire tutte le informazioni relative all’edificio, quali:

  • la planimetria catastale dell'immobile e la visura catastale;
  • le informazioni in merito all’anno di costruzione dell'edificio e sulla sua esatta ubicazione;
  • oltre all’indirizzo, bisognerà indicare anche la provincia e la città di locazione dell'appartamento in modo da comprendere la zona geotermica di riferimento;
  • infine, occorre specificare la tipologia di impianto, se autonomo o centralizzato, e fornire anche il libretto della caldaia.  

I costi potranno variare a seconda del tecnico incaricato, delle caratteristiche dell’immobile e del tipo di documentazione richiesta. Per un immobile da 100 mq i costi potrebbero oscillare da un minimo di 150€ fino a 250€.

 

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Come migliorare il livello energetico di un’abitazione?

Aumentare la classe energetica della tua abitazione ti permetterà di ottimizzare non solo di l’impiego delle risorse energetiche, ma anche di ridurre i consumi e quindi di risparmiare sia sulle bollette della luce sia sulle bollette del gas. Per migliorare le prestazioni energetiche della tua abitazioni dovrai sicuramente effettuare dei lavori e degli interventi di ristrutturazione, ma non è detto che questi debbano rivoluzionare del tutto l’immobile o prevedere dei costi molto elevati.

Nella maggior parte dei casi gli interventi si concentreranno su questi tre aspetti: gli impianti, l’involucro edilizio e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Vediamoli nel dettaglio.

Verificare il corretto funzionamento degli impianti per il riscaldamento, raffreddamento e per la produzione di acqua calda sanitaria è il primo controllo da fare. Effettuare una corretta manutenzione ti consentirà di individuare non solo malfunzionamenti e anomalie, ma anche di limitare le occasioni di spreco. A tal proposito ti ricordiamo che se tua caldaia ha più di 15 anni, dovrai valutare l’ipotesi della sostituzione scegliendo dei modelli più evoluti e in grado di assicurare un minore impatto ambientale.

Valutare l’involucro edilizio significa invece analizzare la capacità di isolamento dell’immobile, ovvero la capacità di trattenere il calore, senza disperderlo all’esterno. A tal proposito dovrai controllare lo stato e la qualità dei materiali usati per il solaio e per i muri, e la perfetta chiusura dei serramenti.

Infine, per conquistare una classe energetica elevata dovrai incrementare l’uso delle risorse rinnovabile facendo in modo che soddisfano una buona parte delle tue esigenze energetiche. In questo caso potrai scegliere tra diverse soluzioni, ad esempio tra un impianto solare o uno fotovoltaico. Ricorda però che in entrambi i casi dovrai considerare dei costi iniziali più elevati, a causa del prezzo elevato dei moduli solari e delle procedure di installazione e messa in opera, che verranno però ammortizzati nel corso del tempo grazie ad un notevole risparmio sui costi delle utenze domestiche.

 

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