Rc auto, contrassegno virtuale: dal contrassegno cartaceo al nuovo sistema contro le frodi

Ecco il decreto ministeriale sul contrassegno digitale: innovazione tecnologica e cosa farè in caso di errore.

Rc auto, contrassegno virtuale: dal contrassegno cartaceo al nuovo sistema contro le frodi
A quasi due anni dalla legge che sanciva l'addio al contrassegno assicurativo Rc auto cartaceo, ecco il decreto ministeriale che regolerà l'approdo al contrassegno digitale, dando al sistema assicurazioni-Motorizzazione un periodo di due anni per andare a regime. Il provvedimento, già improntato con la legge di stabilità 2012, era nell'aria: apposta la firma sul decreto già in agosto, per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale era solo questione di tempo. Nello scarto di tempo tra la firma e la pubblicazione, l'industria ha presentato i nuovi apparecchi necessari ai controlli.

Il passaggio fondamentale del nuovo sistema di controlli sarà proprio quello interessato dall'innovazione tecnologica: il database informatico per il controllo in tempo reale della validità delle polizze Rc auto sarà il cuore del nuovo sistema antifrode, segnatamente al rispetto della copertura assicurativa obbligatoria.

Dal punto di vista strettamente tecnico, il nuovo sistema di controlli si baserà sull'integrazione della lettura automatica delle targhe (grazie a Emax per la segnalazione) e del supporto di una banca dati. L'aspetto della lettura delle targhe, trattandosi di una tecnologia ormai consolidata, non presenta ostacoli alla sua buon riuscita. L'aspetto problematico invece potrebbe essere quello della banca dati da cui attingere le informazioni per stabilire se un veicolo è in regola o no: al momento non risultano pervenuti archivi infallibili. Ania e Motorizzazione però hanno profuso un gran lavoro e l'ulteriore termine di due anni per andare a regime dovrebbe garantire un sistema rilievo-archivio informatico molto affidabile .

E se il cittadino venisse, nonostante il fior fior di innovazione tecnologica, multato ingiustamente? Cosa dovrà fare? Presentare ricorso, come per qualsiasi altra infrazione stradale. E, se in possesso dei documenti che attestano la copertura Rc auto, non sarà difficile dimostrare l'errore.

Se dall'erroneo rilevamento dell'infrazione per evasione dell'obbligo assicurativo deriveranno altre conseguenze come il blocco del mezzo (scatta se beccati in autostrada!), nulla vieta di chiedere un risarcimento danni. E, a tal proposito, il decreto ministeriale sulla smaterializzazione del contrassegno prevede la responsabilità delle compagnie in prima persona circa i dati presenti nell'archivio delle polizze. Il risarcimento danni quindi andrà chiesto alle compagnie.