Liberalizzazione Rca: un chip e una scatola nera contro l'evasione

La bozza del decreto liberalizzazioni contiene vari provvedimenti per risolvere i problemi dell'assicurazione auto.

Liberalizzazione Rca: un chip e una scatola nera contro l'evasione

La lotta contro l'evasione nel comparto dell'assicurazione auto si sta facendo sempre più agguerrita. Nella bozza del decreto sulle liberalizzazioni il Governo ha dedicato ampio spazio al settore della Rca, illustrando una serie di iniziative volte a contrastare il fenomeno della "non assicurazione", che in Italia riguarda circa 3,5 milioni di veicoli (dati Aci). Tra i rimedi studiati dall'Esecutivo ci sono i contrassegni elettronici e un maggiore uso delle scatole nere installate sui veicoli.

In primo luogo, la bozza del Governo prevedrebbe una "dematerializzazione" dei certificati assicurativi cartacei per l'assicurazione auto, che dovrebbero essere sostituiti o integrati da sistemi "elettronici e telematici". Le auto assicurate dovrebbero quindi possedere dei chip leggibili anche dagli autovelox, dalle apparecchiature per gli accessi nelle zone Ztl urbane e dai rilevatori nella rete delle autostrade. In questo modo le procedure di verifica su possesso e validità della Rc auto risulterebbero molto più rapide ed efficienti.

Un'altra mossa contro l'evasione assicurativa prevista dalla bozza governativa è la possibilità di ottenere sconti sull'assicurazione auto per chi accetta di guidare controllato da una scatola nera. Per ora la bozza non entra nei dettagli e si limita a prevedere che tutti gli automobilisti che accettino di installare a spese della compagnia assicurativa dei "meccanismi elettronici" tipo scatola nera "o equivalenti", hanno diritto ad uno sconto sull'assicurazione auto da parte della compagnia stessa. Si tratta di una pratica che molte compagnie utilizzano già da anni; perché diventi davvero efficace, il Governo (o un'altra autorità competente) dovrebbe stabilire delle caratteristiche minime per i dispositivi di controllo, affinché essi siano da considerare adatti allo scopo, e possano dare effettivamente accesso agli sconti previsti nel decreto.

Una simile iniziativa era già stata sperimentata dall'Isvap nel 2007 (Check Box), con risultati non proprio soddisfacenti. Il progetto aveva coinvolto 13 compagnie a Roma, Milano, Torino, Napoli e Palermo. La maggior parte delle compagnie coinvolte si era limitata ad applicare lo sconto minimo previsto (10%) e, anche se i sinistri causati dai guidatori con scatola nera sono risultati meno numerosi, è da sottolineare che l'uso della scatola nera ha riscosso successo soprattutto tra i guidatori maturi (già di per sé poco rischiosi). I guidatori più giovani, che sono anche quelli che potenzialmente commettono più sinistri, non sembra abbiano voluto installare questi dispositivi di controllo. Per ampliare il bacino di utenti, il Governo dovrebbe quanto meno fissare uno sconto minimo che sia anche piuttosto sostanzioso, per attirare in questo modo un gran numero di automobilisti, compresi i giovani.

La bozza di decreto sulle liberalizzazioni per il settore dell'assicurazione auto contiene anche altre importanti novità che potrebbero determinare una vera e propria rivoluzione nella modalità di commercializzazione delle polizze stesse. Secondo quanto indicato nella bozza, infatti, sembra che gli agenti delle compagnie assicurative tradizionali italiane sarebbero costretti a proporre al cliente almeno due prodotti tra loro concorrenti e non più uno solo come ora accade, mentre le compagnie dirette non potrebbero più vendere direttamente i loro prodotti.

In attesa del decreto sulle liberalizzazioni, per coloro che vogliono cercare di risparmiare sull'assicurazione auto, il consiglio è di dare uno sguardo alle numerose offerte sul mercato. Uno strumento molto valido in questo senso è costituito dal sito di SuperMoney, che mette a confronto le assicurazioni auto tradizionali e le assicurazioni on line di molte compagnie tra cui, Direct Line, Genialloyd e molte altre.