Assicurazione auto: la stangata alle compagnie monomandatarie

La rivoluzione nella vendita della Rc auto prevista nella bozza del decreto liberalizzazioni.

Assicurazione auto: la stangata alle compagnie monomandatarie

La circolazione delle possibili novità contenute nella bozza sulle liberalizzazioni per il settore dell'assicurazione auto stanno già facendo discutere. In particolare, a fare rumore è la notizia del radicale cambiamento che potrebbe subire il mercato dell'assicurazione auto nel suo complesso. Un articolo della bozza, infatti, prevede un totale "sconvolgimento" del processo di commercializzazione delle polizze Rca. In base a questo provvedimento, le compagnie non potrebbero più distribuire le assicurazioni direttamente o tramite agenti monomandatari ai clienti finali, ma sarebbero obbligate ad "offrire i servizi e i prodotti di almeno due diverse compagnie assicurative".

È chiaro che si tratta di un cambiamento di straordinario rilievo per il settore dell'assicurazione auto, che rivoluziona completamente il funzionamento dei meccanismi di vendita delle polizze. In base a questo provvedimento, infatti, il patto di esclusiva tra le agenzie monomandatarie e le compagnie di assicurazione andrebbe a cadere, perché gli agenti sarebbero obbligati per legge, "prima della sottoscrizione del contratto, a informare il cliente, in modo corretto, trasparente ed esaustivo, sulla tariffa e sulle altre condizionicontrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi". Per le compagnie che non rispetteranno questo comportamento è prevista una sanzione pecuniaria che può essere compresa tra i 50mila e i 100mila euro.

Per le compagnie dirette la situazione appare ancora più critica. Per queste agenzie, che hanno fondato il loro meccanismo di vendita proprio sul rapporto diretto con il cliente senza alcuna intermediazione, questa novità comporterebbe la necessità di far riferimento a degli intermediari per la vendita dei loro prodotti. E questo significherebbe la fine delle vendite dirette di assicurazioni auto.

Davanti a questo scenario, anche se i responsabili delle compagnie appaiono piuttosto scettici riguardo l'effettiva entrata in vigore di questi provvedimenti, si sono già alzate le prime voci di polemica. A muoversi sono state le Segreterie Nazionali di di Fiba Cisl, Cgil Fisac, Fna, Snfia e Uilc che hanno espresso "forte preoccupazione e contrarietà rispetto alle misure che, se fossero confermate, comporterebbero pesanti ricadute per i dipendenti, rischi per le imprese e un peggioramento della qualità di servizio all'utenza".

Nella nota a commento dei provvedimenti contenuti nella bozza per le liberalizzazioni, le Segreterie nazionali hanno aggiunto: "Il divieto della distribuzione diretta o tramite agenti monomandatari di prodotti e servizi ed il doppio binario nella liquidazione dei danni materiali e fisici, se non altro, richiederebbe a breve una modifica dei modelli di gestione e di organizzazione delle Imprese, con inevitabili pesanti ricadute negative in termini di redditività occupazione, qualità del servizio ed aumento dei costi per l'Utenza. In particolare sarebbe insostenibile l'impatto dei ventilati provvedimenti sulle compagnie dirette (Genertel, Genialloyd, Direct Line, Linear etc)".