Rapporto Eurispes 2016: in aumento i consumi e la fiducia degli italiani

Aumenta il potere di acquisto, ma molti italiani ricorrono a finanziamenti per affrontare le spese e gli imprevisti

Rapporto Eurispes 2016: in aumento i consumi e la fiducia degli italiani

Secondo il rapporto Eurispes 2016, l'Italia avrebbe finalmente intrapreso una fase positiva grazie all'aumento dei consumi e della fiducia. I dati emersi dall'ultima indagine sembrano quindi confermare una fase di rinascita per il Paese che sembra coinvolgere quasi tutti i settori. Rispetto ai dati dello scorso anno emerge un generale aumento del livello di benessere delle famiglie italiane, meno stressate dai problemi legati alla gestione delle spese quotidiane, nonostante ci sia ancora una significativa percentuale di famiglie ancora in difficoltà.

Infatti il 27,3% delle famiglie non riesce ancora a coprire tutte le spese mensili e il 44,5% degli italiani è costretto spesso ad utilizzare i risparmi per far fronte ad imprevisti o spese dagli importi elevati. Una necessità che ha quindi spinto molti a ricorrere a delle soluzioni di finanziamento e quindi ad accostarsi alla banche e agli istituti di credito con maggiore fiducia, sebbene sia ancora elevata la prudenza e l'attenzione alle condizioni proposte dai contratti di finanziamento.

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Prima di sottoscrivere un qualunque contratto, i risparmiatori italiani valutano non solo i costi e i rischi, ma dedicano particolare attenzione anche al calcolo della rata del prestito. Infatti il timore di non riuscire a rispettare i termini previsti dai piani di rientro concordati spingono molti a richiedere dei finanziamenti dagli importi limitati e di breve durata.

Lieve ripresa dei consumi

La difficoltà di gestire le spese ordinarie e straordinarie emerge anche dai frequenti ritardi con cui vengono pagate le rate dei mutui, come dichiara il 37,3% del campione considerato, e il canone di affitto, circa il 40%, con inevitabili conseguenze anche sul potere di acquisto. Secondo i dati Eurispes 2016, italiani si trovano ancora in uno stato di generale difficoltà, ma riescono comunque reagire meglio rispetto allo scorso anno.

I dati confermano una lieve ripresa anche dei consumi, che sembra orientarsi anche verso l'acquisto di beni superflui e quindi non strettamente necessari. Ad esempio si dedica maggiore alla cura dei propri animali domestici ma si riducono le spese per la baby sitter e per il personale domestico. Aumentano invece è le spese mediche, segnale di una maggiore attenzione verso il benessere sono fisico ma anche mentale.

Tra i beni considerati irrinunciabili rientrano i telefoni, soprattutto quelli di ultima generazione dotati di connessione alla rete. I dati Eurispes dicono infatti che il 93,1% dei maggiorenni ne possiede uno. Insomma la tecnologia fa parte di uno di quei pochi settori che non ha risentito della crisi e che adesso, in fase di ripresa, si afferma ancora di più.

Trionfa la sharing economy

Una strategia adottata da molti italiani che non vogliono privarsi di nulla è la "condivisione dei beni e dei servizi", meglio definita con l'espressione "sharing economy". Una strategia adottata in ogni ambito: dalla mobilità come il bike sharing e tutte le varia forme di noleggio auto, allo scambio di case per le vacanze fino alla condivisione di spazi per lavorare.