Prestiti: il mancato pagamento della rata

Molte persone, complice la crisi economica e i mercati finanziari statici, non riescono a pagare con regolarità le rate del prestito

Prestiti: il mancato pagamento della rata

Crisi, incertezza finanziaria, posti di lavoro insufficienti. Questi motivi e molti altri potrebbero essere la ragione per cui numerose persone potrebbero avere seri problemi nel pagare le rate di un prestito con finanziamento già in essere.

Qualora il cliente non dovesse riuscire a pagare la rata di un prestito, questo risulterà inadempiente nei confronti del creditore. Nel caso in cui si verifichi tale situazione, al cliente verrà applicato un tasso di mora, ovvero un aumento degli interessi sul prestito previsto, e potrebbe essere iscritto nei registri ufficiali delle centrali rischi come cattivo pagatore o come soggetto protestato.

In questi casi, la reputazione creditizia ne risentirebbe, e ottenere un prestito, in futuro, potrebbe risultare molto più difficile. La segnalazione ad una centrale rischi potrà essere effettuata solo dopo un periodo di 15 giorni dalla spedizione di un "preavviso di iscrizione" al debitore. La banca è comunque obbligata a mettere a conoscenza il cliente che le informazioni del suo ritardato pagamento stanno per essere inserite in una centrale rischi. Saltando il pagamento anche di una sola rata del prestito, la banca potrebbe richiedere lo scioglimento del contratto, obbligando il cliente al pagamento dell'importo residuo e di tutte le spese a esso collegate. Se non si provvede al pagamento della rata entro i termini previsti, l'istituto creditore segnalerà il fatto ad un notaio o ad un ufficiale giudiziario, a cui spetterà il compito di comunicare ufficialmente di adempiere all'obbligo di pagamento. Se anche in questo caso il soggetto non riuscisse a pagare, sarà segnalato come soggetto protestato.

I cattivi pagatori - o i protestati - avranno difficilmente accesso al credito, perché le banche non concedono prestiti a persone che hanno già dimostrato in passato di non riuscire a rispettare le scadenze dei pagamenti. Nel momento di stipula del contratto di prestito, alcune banche, per tutelarsi dal rischio di insolvenza, potrebbero richiedere particolari garanzie, come l'attivazione di una polizza assicurativa contro il rischio vita o il rischio perdita del lavoro (in queste eventualità l'assicurazione si fa carico delle rate restanti), la firma di un coobbligato o di un fideiussore, che si faccia carico del debito nel caso in cui il contraente non riuscisse ad estinguerlo.

Prima di richiedere dei prestiti è sempre bene accertarsi le reali possibilità di sostenere un costo mensile, valutando attentamente tutte le condizioni previste nel contratto ed eventualmente aumentando la durata del finanziamento in modo da pagare una rata più bassa. Grazie al servizio di confronto prestiti on line offerto dal portale SuperMoney è possibile verificare come l'ammontare delle rate si modifichi in relazione alla durata dei prestiti. Naturalmente, più si allunga il prestito, più alta sarà la somma da rimborsare alla banca, tuttavia in questo modo sarà possibile monitorare con maggior precisione l'esborso. Ipotizzando di voler richiedere un prestito pari a 5000 euro restituibile in 3 anni, la soluzione più vantaggiosa, per i dipendenti pubblici o statali, sarebbe Cessione del Quinto Rata Bassotta di IBL Banca, con rata mensile pari a 156 euro (taeg 7,98 %), mentre per i privati, una buona soluzione potrebbe essere Prestito Findomestic, con rata da 157,8 euro al mese (taeg 8,79 %).

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