PIL: per Bankitalia ci sono segnali di recupero nel Lazio

PIL in rialzo nella prima parte del 2015: ecco il report di Bankitalia “L'economia nel Lazio”

PIL: per Bankitalia ci sono segnali di recupero nel Lazio

L'economia italiana è in ripresa, lo conferma principalmente l'aumento dei prestiti alle imprese, che fanno da traino a una ripresa economica che si può iniziare a credere possibile.
Il rapporto "L'economia nel Lazio" presentato da Bankitalia, fa bene sperare per la crescita del PIL nazionale: secondo i dati, nella prima parte del 2015 sono emersi piccoli segnali di recupero per quanto riguarda l'economia della regione che ospita la Capitale, e le previsioni per i prossimi mesi sembrerebbero positive, con la ripresa che sembrerebbe rafforzarsi in maniera eterogenea per tutti i settori produttivi.
Recentemente abbiamo raccontato della ripresa economica della Liguria, sempre analizzata da Bankitalia nel rapporto regionale, che insieme a quella del Lazio e di altre regioni potrebbero collaborare, a lungo andare, alla crescita del PIL della Nazione.
Nell'industria si è registrata una crescita dell'esportazione, catalizzata principalmente dai comparti della farmaceutica e della chimica. Per quanto riguarda la spesa per gli investimenti, le imprese intervistate hanno confermato una spesa ridotta per gli investimenti, anche se prevedono un recupero dell'accumulazione per l'anno prossimo.

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Un dato non molto confortante è quello del settore delle costruzioni che, dopo il calo del 2014, non ha segnalato una ripresa, nemmeno per quello che riguarda il connesso mercato immobiliare.
Il merito di questo inizio di ripresa, secondo Bankitalia è dell'aumento del mercato del credito: sono in rialzo i prestiti bancari alle imprese, incrementati anche da alcune operazioni di elevato tenore economico promosse dalle grandi imprese regionali.
Anche il credito ai privati è in aumento, per la prima volta dal 2013, specialmente per quanto riguarda l'aumento dei mutui, grazie alle nuove politiche che favoriscono le surroghe e i finanziamenti da parte degli istituti di credito. Per quanto riguarda i prestiti alle famiglie è lievemente peggiorato il rischio, anche se i livelli sono contenuti.

Per quanto riguarda il tasso d'ingresso in sofferenza delle imprese laziali, nel 1° semestre è rimasto ai livelli di fine 2014, anche se c'è un grosso bagaglio di crediti in sofferenza ereditati dalla crisi. Nonostante tutto, la lieve ripresa può permettere di essere speranzosi per il futuro prossimo.