Come ottenere il Bonus Bebè?

Che cos'è il Bonus Bebè?

Il Bonus Bebè ( o assegno di natalità) è una somma mensile destinata alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo con un ISEE non superiore ai 25.000 euro. Continua a leggere questo articolo per conoscere come e dove richiedere il Bonus Bebè e chi ha diritto all’assegno di natalità 2018.

 

 

 

Bonus bebè 2018

Il Bonus Bebè 2018 è richiedibile fino al 31 Dicembre 2018, come previsto dalla Legge di Bilancio 2018. Quest’ultima ha riconosciuto anche per l’anno in corso il beneficio per i nuovi nati e adottati nel 2018 e fino al compimento del primo anno di età o dal primo anno di ingresso nel nucleo familiare in seguito all’adozione.

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A chi spetta il Bonus Bebè?

Per capire chi può richiedere il Bonus Bebè, qui di seguito riportiamo i requisiti per il Bonus Bebè. La richiesta per l’assegno può essere presentata dal genitore/affidatario con:

  • cittadinanza italiana, cittadinanza in uno Stato UE, permesso di soggiorno UE per soggiorni di lungo periodo, carta di soggiorno per familiare di cittadino UE senza cittadinanza in uno Stato membro, carta di soggiorno permanente per familiari non aventi la cittadinanza in uno Stato membro;
  • residenza in Italia;
  • convivenza con il figlio: figlio e genitore devono cioè avere la residenza presso la stessa dimora;
  • ISEE del nucleo familiare non superiore a 25.000 euro al momento della presentazione della richiesta del Bonus Bebè e per tutta la durata della ricezione dell’assegno di natalità.

Se il genitore è minorenne e possiede tutti i requisiti di accesso al Bonus Bebè, la domanda per l’ottenimento dell’assegno deve essere presentata a suo nome dal legale rappresentante del giovane genitore.

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A quanto ammonta il Bonus Bebè 2018?

L’importo dell’assegno di natalità 2018 dipende dall’ISEE minorenni per il quale si richiede il beneficio, ovvero dall’indicatore della situazione economica equivalente stabilito dalla legge.

L’assegno di natalità è annuale e viene corrisposto ogni mese fino al compimento del primo anno d’età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare nei casi di adozione o di affidamento preadottivo. In particolare, l’importo del Bonus Bebè 2018 ammonta a:

  • 1.920 euro (160 euro al mese) con ISEE minorenni inferiore ai 7.000 euro
  • 960 euro (80 euro al mese) con ISEE minorenni compreso fra 7.000 euro e 25.000 euro

L’INPS effettua il pagamento direttamente al richiedente attraverso un bonifico bancario, un accredito su conto corrente bancario o postale, sul libretto postale o carta prepagata con IBAN intestato al richiedente. Qualora la somma dell’assegno di natalità non fosse sufficiente a coprire le spese per il nuovo nato, una soluzione aggiuntiva potrebbe essere quella di richiedere un prestito personale presso uno dei numerosi istituti di credito.

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Documenti Bonus Bebè

Fatti salvi i requisiti di accesso all’assegno di natalità, per poter ottenere il Bonus Bebè è necessario presentare i seguenti documenti:

  • Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSD)
  • Indicatore della Situazione Economia Equivalente (ISEE)

Per tutte le famiglie che stanno già beneficiando del Bonus Bebè, è importante sottolineare che la DSU scade il 15 gennaio dell’anno successivo a quello della sua presentazione. In questi casi è quindi necessarrio presentare una nuova DSU per il rinnovo dell’ISEE. Pena: la sospensione del pagamento dell’assegno al richiedente.

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Quando e come fare domanda per il Bonus Bebè

La domanda per l’ottenimento dell’assegno di natalità deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita o dalla data di ingresso del minore adottato nel nucleo familiare. In caso di affidamento temporaneo, la domanda deve essere inviata dall’affidatario entro 90 giorni dall’emanazione del provvedimento del giudice o dei servizi sociali.

Per richiedere il Bonus Bebè è possibile presentare la richiesta all’INPS con le seguenti modalità:

  • online, tramite il servizio web dedicato. Attraverso il portale sarà inoltre possibile consultare l’esito della domanda che verrà confermata al richiedente anche via sms;
  • via telefono, contattando il numero 803 164 da rete fissa oppure il numero 06 164 164 da rete mobile;
  • presso gli enti di patronato e gli intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici da loro offerti.

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Domande frequenti sul Bonus Bebè

Si può richiedere il Bonus Bebè per il secondo figlio?

Sì, a patto che il genitore/affidatario richiedente abbia i requisiti di accesso all’assegno di natalità. Inoltre, in caso di nascita o adozione di due o più minori, ad esempio nel caso di gemelli o ingresso gemellare in famiglia, sarà inoltre necessario inviare una domanda per ciascun minore.

 

Quando arriva il Bonus Bebè?

Se la domanda per l’ottenimento dell’assegno di natalità viene presentata entro 90 giorni, l’assegno spetta a partire dal mese di nascita oppure di ingresso del minore adottato. Se invece la richiesta è presentata oltre i 90 giorni, il Bonus Bebè decorre a partire dal mese di presentazione della domanda.

In entrambi i casi, il pagamento del primo assegno verrà effettuato a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda e comprenderà anche gli importi delle mensilità maturate fino a quel momento.

 

È possibile richiedere il Bonus Bebè prolungato?

No. L’assegno è corrisposto mensilmente e per un massimo di 12 mensilità, a partire dal mese di nascita del figlio o dal mese di ingresso del bambino in famiglia.

 

Quando scade il Bonus Bebè?

La ricezione dell’assegno di natalità decade quando: il figlio compie un anno oppure raggiunge un anno di permanenza all’interno della famiglia adottiva; il figlio diventa maggiorenne; il richiedente perde uno dei requisiti di accesso al Bonus Bebè. Oppure se si verifica: il decesso del minore, la revoca dell’adozione o dell’affidamento, il venir meno della responsabilità genitoriale, l’affidamento del minore a terzi.

 

Che cosa succede in caso di decesso del genitore che ha richiesto l’assegno di natalità?

In caso di decesso del genitore richiedente, l’INPS continuerà ad erogare il Bonus Bebè a favore dell’altro genitore convivente con il minore, previa verifica dei requisiti di accesso all’assegno.

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