Fotovoltaico: incentivi solo se garantito lo smaltimento

Novità per il mondo del fotovoltaico: per tutti gli impianti entrati in esercizio dal 1^ luglio le aziende dovranno garantire anche per il loro smaltimento a fi

Fotovoltaico: incentivi solo se garantito lo smaltimento

Dal primo luglio le aziende che producono o che importano impianti fotovoltaici devono garantire anche per il futuro smaltimento degli stessi. Questa novità per l'industria del fotovoltaico è stata stabilita dal D.M. 5 maggio 2011 (IV Conto Energia) all'art. 11, comma 6.

Secondo queste norme, tutti gli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica che entrano in esercizio dopo il 30 giugno 2012 dovranno essere accompagnati da un certificato che dovrà essere trasmesso al Gestore Servizi Energetici, in grado di attestare l'adesione dell'azienda produttrice o importatrice ad un sistema o consorzio che garantisca il riciclo dei moduli fotovoltaici al termine della loro vita utile.

Questa novità rappresenta la garanzia di accesso agli incentivi per tutti gli impianti fotovoltaici. In vista degli obiettivi per il 2016, che prevedrebbero l'installazione di 23 GW (attualmente sono 13 GW), infatti, si è pensato di regolamentare anche lo smaltimento di questi impianti. In base a questa decisione, per tutti gli impianti che entreranno in funzione dopo il 30 giugno 2012, i produttori ed importatori dovranno iscriversi al Registro AEE e garantire, tramite l'adesione ad un sistema di raccolta e riciclo anch'esso iscritto al Registro AEE, la corretta gestione dei moduli fotovoltaici a fine vita.

Michele Zilla, il direttore generale di COBAT, Sistema Nazionale di Raccolta e Riciclo che nel 2011 ha siglato un importante accordo con il Comitato IFI (Industrie Fotovoltaiche Italiane), ha affermato: "Un sistema di raccolta e riciclo deve possedere un'adeguata garanzia finanziaria affinché sia assicurato - anche dopo molti anni dall'installazione dei moduli ed anche nel caso in cui un produttore o lo stesso sistema dovessero interrompere la propria attività - che vi siano fondi adeguati alla raccolta e al riciclo del rifiuto. Si correrebbe altrimenti il rischio che i costi per la gestione dei moduli fotovoltaici a fine vita ricadano tra qualche anno sulla collettività che, attraverso il prelievo sulle bollette luce e gas a carico degli utenti, ha già dato il proprio contributo per gli incentivi allo sviluppo del fotovoltaico".

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