Crisi Gas: l'Aeeg chiede il potenziamento delle importazioni

L'Autorità per l'energia è intervenuta per fronteggiare la criticità della situazione del gas. È prevista una massimizzazione delle importazioni estere.

Crisi Gas: l'Aeeg chiede il potenziamento delle importazioni

Ieri l'Autorità per l'energia in un comunicato stampa ha reso noti i provvedimenti di urgenza presi per cercare di far fronte al rallentamento dei flussi di gas dalla Russia e per garantire gli approvvigionamenti. Nel quadro complessivo degli interventi per superare questa fase di criticità, dovuta alla diminuzione degli arrivi di gas dalla Russia e dall'eccezionale boom dei consumi causati dal maltempo di questi giorni, l'Autorità ha previsto, in primo luogo, di "massimizzare le importazioni di gas nel nostro Paese e dare immediato seguito alle misure decise dal Comitato di emergenza per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti delle famiglie e contenere i consumi". L'Aeeg ha inoltre "definito nuovi criteri per la valorizzazione dei corrispettivi di sbilanciamento, riconoscendo i benefici per la sicurezza dei maggiori quantitativi resi disponibili per il sistema" e "stabilito le modalità in base alle quali il gestore della rete di trasmissione nazionale Terna dovrà gestire la produzione di energia elettrica delle centrali non alimentate a gas; in particolare, sono stati definiti criteri che consentano di minimizzare eventuali maggiori costi".

Questi sono gli obiettivi dei provvedimenti approvati ieri dall'Autorità per l'energia dopo quelli adottati già nei giorni precedenti. Venerdì scorso, con la delibera 30/2012/R/gas, l'Autorità aveva infatti già preso delle misure transitorie ed urgenti per favorire ed incentivare l'immissione di gas, oltre le capacità conferite, da tutti i punti di entrata della rete nazionale.

Mentre i giorni stanno passando, la situazione sembra essere rimasta "sotto controllo, anche se l'emergenza resta", ha fatto sapere il comitato per la crisi del gas che si riunisce giornalmente al ministero dello Sviluppo. Il nostro Paese sta riuscendo a tenere testa al rallentamento delle forniture di gas dalla Russia, anche grazie al fatto che il flusso da Gazprom si sta normalizzando. Ieri pomeriggio, guardando a Tarvisio, luogo di ingresso del gas russo in Italia, si è registrato un -11% nelle consegne rispetto alla domanda, con un miglioramento dal giorno precedente in cui si era registrato un calo del 18,5%. Intanto le importazioni di gas metano da direttrici "alternative" sono state massimizzate e le centrali a olio combustibile sono state già riattivate per metà.

I consumi rimangono da record: nella giornata di ieri sono stati raggiunti i 460 milioni di metri cubi di gas. Chi sta subendo questa crisi sono per ora le "imprese interrompibili", cioè quelle che godono normalmente di sconti compensativi sul gas, i cui tagli dureranno fino alle 6 di sabato. Per quanto riguarda l'avvio delle centrali elettriche a olio, si proseguirà all'apertura fino al 16 febbraio. In totale si calcola un "risparmio" sul gas fino a 20 milioni di metri cubi al giorno.

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