Rca: Unapass interviene contro il Dl liberalizzazioni

Contro le novità dell'articolo 34, che prevede la multi-preventivazione, interviene anche Unapass. Vediamo l'opinione Presidente Massimo Congiu.

Rca: Unapass interviene contro il Dl liberalizzazioni

Le novità introdotte dal decreto sulle liberalizzazioni nel comparto dell'assicurazione auto continuano a sollevare le opinioni degli addetti ai lavori. In particolare le nuove disposizioni stabilite dall'articolo 34, che modifica la commercializzazione delle polizze auto obbligando gli agenti a presentare le "condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi", stanno mettendo in agitazione i rappresentanti del mondo assicurativo.

Qualche giorno fa in un comunicato stampa ufficiale è intervenuto anche l'Unapass (Associazione sindacale degli Intermediari di Assicurazione e Socio aggregato di Confindustria). Nel testo del comunicato si legge che "gli Agenti di Assicurazione sono favorevoli alle Liberalizzazioni - come ha detto Massimo Congiu, Presidente di Unapass - "ma per come é scritta la parte che del Decreto che ci riguarda non porta nessun beneficio al Consumatore ma solo un aumento dei costi". Congiu, quindi, esprime le sue perplessità sulle decisioni del Governo e aggiunge: "Non si può obbligare l'85% degli Agenti di assicurazione che sono monomandatari a diventare in 24 ore plurimandatari per obbligo di legge: è e deve rimanere una libera scelta dalla quale non dipende direttamente il minor costo della polizza Rca".

Il presiedente di Unapass, inoltre, ha sottolineato come non sia possibile obbligare per legge gli intermediari assicurativi "a sostituirsi gratuitamente alle autorità pubbliche per la preventivazione oggettiva al cliente, pena il pagamento di un'ammenda compresa tra 50.000 e 100.000 euro". Questa imposizione, infatti, non è prevista né in Italia né in Europa "per nessuna attività commerciale né per servizi assicurativi e bancari". Pertanto Congiu, a nome di tutta l'associazione sindacale, si augura che in merito a questi provvedimenti si applichi una sospensiva e che il Governo sappia rivedere gli obblighi stabiliti nel decreto, permettendo agli agenti di essere davvero "nelle condizioni di aprire il mercato e di tutela vera del Consumatore."