Cellulari in Italia, quarant'anni in continua evoluzione

A 40 anni dalla prima telefonata, come è cambiato il mondo della telefonia mobile.

Cellulari in Italia, quarant'anni in continua evoluzione

La prima telefonata della storia da cellulare fu effettuata esattamente 40 anni fa. A chiamare fu Martin Cooper, project manager della Motorola, che chiamò l'allora acerrimo rivale in affari, tale Joe Engel. Fu una telefonata molto breve, ma importantissima per la storia della tecnologia: " Ciao, ti sto chiamando da un telefono cellulare".

Tutto ebbe inizio così. Ieri è stato il quarantesimo compleanno della telefonia mobile. Per questa chiamata Mr. Cooper, utilizzò un DynaTAC 8000x, che pesava un chilo, e al quale occorrevano dieci ore per caricare la batteria, per un'autonomia di 35 minuti.

Da allora fecero la loro comparsa i dispositivi mobili, che allora però funzionavano in modo molto diverso da oggi: il primo sistema di trasmissione infatti, si collegava ad una stazione ricevente di New York, che poi smistava i dati lungo le normali linee telefoniche.

A seguire, proprio dai rivali storici di Motorola, quelli della Bell Laps, arriva il primo sistema di suddivisione del territorio in celle: attraverso l'uso di una normale ricetrasmittente collegata alla tradizionale linea telefonica, i dti viaggiavano da cella a cella, senza tenere occupata un' altra cella, che poteva a sua volta ricevere un' altra telefonata.

I primi dispositivi erano molto grandi e abbastanza pesanti, oltre ad avere un costo elevato. Oggi invece con l'avvento degli smartphone, i nostri cellulari sono in grado di fare qualsiasi cosa, dall'invio e dalla ricezione di banalissimi sms, al collegamento ad internet, alle applicazioni che ci consentono di essere sempre connessi ai social network, alle videochiamate.

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