Mutui: spread alle stelle e condizioni troppo severe

Il mercato dei mutui è bloccato. Da una parte le banche denunciano un calo della domanda, dall'altra i cittadini lamentano spread elevati e parametri troppo res

Mutui: spread alle stelle e condizioni troppo severe

Gli italiani comprano sempre meno casa e questo ha portato a un "calo verticale" della domanda di mutui da parte delle famiglie. Parallelamente l'aumento delle sofferenze e l'innalzarsi del differenziale Bund-Btp hanno portato le banche ad applicare degli spread sempre più elevati, disincentivando ancora di più la richiesta. Queste sono le motivazioni che gli istituti di credito utilizzano per difendersi dalle accuse sulla chiusura dei rubinetti del credito nel caso delle richieste di mutui da parte dei cittadini.

Queste giustificazioni, però, non convincono Luca Dondi, responsabile dell'Osservatorio immobiliare di Nomisma, che si è rivolto alle banche con toni severi affermando che i "rubinetti sono chiusi senza motivi". Secondo Dondi, la causa del crollo della domanda sarebbe dovuta in primis ai parametri troppo severi che le banche applicano per la concessione dei mutui. " Nei fatti oggi servono garanzie tali da tagliare fuori una buona fetta della platea potenziale di acquirenti di prima casa. Poi c'è anche chi potrebbe comprare ma a spetta tempi migliori."

Il responsabile dell'osservatorio ha aggiunto che l'atteggiamento attuale di "chiusura dei rubinetti" dei mutui è ingiustificata e dettata da un'errata politica di gestione della domanda negli anni precedenti. "In passato, dopo l'arrivo dell'euro, si sono dati moltissimi mutui ad alta copertura a soggetti che non ne avrebbero avuto il titolo e che oggi sono in difficoltà, come dimostra l'aumento delle sofferenze. Ora, invece, sono chiusi i rubinetti tagliando fuori dal credito anche soggetti che sono affidabili".

In questa situazione è chiaro che l'atteggiamento delle banche danneggi tutti, anche chi sarebbe affidabile. Sarebbe servita più coerenza nella concessione dei mutui. Come ha detto Dondi: "Una via di mezzo sarebbe stata più saggia". Intanto si fa sempre più strada l'ipotesi che nei prossimi mesi gli spread applicati dalle banche si abbassino. Pare, infatti, che già da marzo richiedere un mutuo potrebbe costare il 30/40% in meno. Anche se per ora si tratta solo di un'ipotesi, dopo le tante notizie negative degli ultimi mesi gli italiani sperano che questa previsione positiva si possa realizzare davvero.