ANCE: la casa è il bene più tassato e per l’edilizia è crisi nera

L'edilizia risente della stretta sui mutui operata dalle banche e degli insostenibili livelli di tassazione sulla casa

ANCE: la casa è il bene più tassato e per l’edilizia è crisi nera

L'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) commenta alcuni dati sulle difficoltà degli italiani ad acquistare casa. Dal 2007 ad oggi le operazioni di acquisto di immobili si sono ridotte del 54,2%, mentre tenendo conto del solo 2012 le compravendite hanno subito una diminuzione del 23,9% (140 mila operazioni di acquisto in meno). "Anche i mutui si sono dimezzati", sottolinea l'ANCE.

I Dati testimoniano una crisi profonda: negli ultimi 6 anni l'entità numerica delle compravendite effettuate si è ridotta in percentuale del 48% e numericamente le transazioni di acquisto sono passate da 870 mila a 455 mila. La crisi di liquidità in atto nel Paese colpisce ormai indistintamente sia famiglie che imprese. Sul versante imprenditoriale l'ANCE sottolinea che in questo momento la liquidità delle imprese è ai minimi storici. Nel 2012, i prestiti alle imprese hanno subito un calo del 9%. La stretta sul credito dunque ha colpito prima le famiglie e adesso si sta allargando anche alle realtà imprenditoriali. I responsabili dell'ANCE sottolineano che le imprese edili che operano con la Pubblica Amministrazione si trovano ad avere a che fare con un cattivo pagatore.

"La P.a. continua a non pagare - afferma Paolo Buzzetti, presidente dell'ANCE - e il debito nei confronti delle imprese di costruzione è stimato intorno ai 19 miliardi". A queste condizioni dunque le imprese sono in pratica costrette a chiudere, perché la loro crisi di liquidità diventa insostenibile. La ricaduta immediata è occupazionale, in seguito coinvolge l'esistenza stessa dell'impresa. Il famoso circolo virtuoso economico, che si verifica in condizioni di normale stabilità dell'economia, diventa così un circolo vizioso che coinvolge settori produttivi e famiglie.

Buzzetti chiarisce dunque che, alle attuali condizioni, le imprese del settore edile sono e saranno costrette a licenziare in tutta la filiera. I dati del resto parlano chiaro: dall'inizio della crisi economica nel settore dell'edilizia sono già andati persi, prendendo in considerazione anche l'indotto, oltre 550 mila posti di lavoro.

La casa, che per tradizione è sempre stata il bene rifugio prediletto dagli italiani che volevano investire i propri risparmi, ha finito con il diventare il bene più tassato. "Sono ben 9 le imposizioni fiscali sugli immobili - aggiunge Buzzetti - e l'ammontare dell'imposizione sfiora i 44 miliardi di euro, di cui 23 relativi alla sola IMU". Il presidente ANCE chiede alla politica la elaborazione di un piano per la edilizia sostenibile e una modifica sull'IMU per renderla più equa attraverso un intervento di riforma che la rende più progressiva. Sugli immobili invenduti, infine, Buzzetti auspica la totale eliminazione dell'imposta municipale unica.