Tariffe di energia, cambiare operatore è una scelta di pochi consumatori

Mercato dell’energia, ancora scarso il passaggio di clienti da un operatore ad un altro.

Tariffe di energia, cambiare operatore è una scelta di pochi consumatori

Risparmiare sulle tariffe di energia è possibile e per farlo bisogna confrontare le offerte di Eni, Enel o Edison con quelle degli altri operatori del libero mercato e col servizio di maggior tutela. Ancora pochi clienti di luce e gas però ne sono consapevoli e scarso è il passaggio da un operatore ad un altro. A dirlo è Acquirente Unico, ovvero la società pubblica che ha il compito di acquistare elettricità per le famiglie e le piccole-medie imprese rimaste nel mercato tutelato.

Da un'indagine condotta su 2 mila utenti con età compresa fra i 18 e i 74 anni è infatti emerso che c'è poco interesse da parte dei consumatori verso le offerte del libero mercato e il 40,3% degli intervistati ha dichiarato che il cambio di operatore "Non rientra nelle mie priorità". Trovare le tariffe di energia più convenienti, quindi, sembra un'attività a cui pochi utenti si dedicano mentre gli altri "sono soddisfatti dell'attuale operatore" (12,9%) oppure non sono abbastanza informati (12,2%).

Inoltre, un intervistato su dieci ritiene che il possibile risparmio derivante dalla sottoscrizione di un contratto con un nuovo operatore non sarebbe tale da giustificare il cambio di fornitore oppure teme che addirittura il servizio sarebbe peggiore rispetto a quello attuale. Infine il 7,5% del campione intervistato dice che "gli operatori sono tutti uguali".

"Per la maggior parte dei consumatori il prodotto è sostanzialmente indifferenziato - dichiara Paolo Vigevano, Presidente e AD di Acquirente Unico - ed è significativo il fatto che alcuni di coloro che hanno effettivamente cambiato fornitore, stando alle classifiche ufficiali, è superiore al numero di coloro che dichiarano di averlo fatto: segno che alcuni non hanno nemmeno percepito di aver compiuto una scelta".

"Il mondo del piccolo consumatore finale di energia è complesso - conclude Paolo Vigevano - e lo dimostra il fatto che, nell'analizzare le motivazioni di fondo di coloro che effettivamente cambiano fornitore, al primo posto non c'è la convenienza economica, ma elementi, apparentemente accessori, che però fanno già intravvedere possibili evoluzioni dello stesso prodotto offerto".

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