Come tornare al servizio di maggior tutela?

Scopri le procedure, le tempistiche e i costi per tornare al servizio tutelato. Segui i consigli dei nostri esperti.

Come tornare al servizio di maggior tutela?

L'abolizione del servizio di maggior tutela ha spinto molti utenti a cercare una compagnia del libero mercato a cui affidare le bollette di luce e gas. Il rinvio di questo intervento, posticipato definitivamente al 1° luglio 2019, ha spinto però molti utenti a riconsiderare la propria scelta, magari giudicandola magari poco vantaggiosa. Ma come tornare al servizio di maggior tutela? Cosa devono fare gli utenti che desiderano ritornare alle tariffe luce e gas stabilite dall'Autorità dell'energia.

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Tornare al servizio di maggior tutela dal mercato libero è possibile?

L'abolizione del servizio di maggior tutela è stata fissata dal Ddl Concorrenza per il 1° luglio 2019 e non più per il 2018, come era stato deciso inizialmente. Ciò vuol dire che si avrà la possibilità di ricevere bollette calmierate dall'Autorità ancora per un po' di tempo e non è escluso che molti, tra coloro che si sono affrettati a compiere il passaggio al libero mercato, vogliano rivedere la loro scelta.

Tornare al servizio tutelato è possibile, basta solo seguire le procedure e le tempistiche previste alla compagnia energetica a cui ci siamo affidati, i dettagli sono riportati sempre nel contratto di fornitura. Lo stesso vale nel caso in cui si volesse cambiare operatore di energia, restando comunque nel libero mercato. In entrambi i casi sarà possibile esercitare il diritto di recesso.

Come inviare la richiesta alla compagnia energetica?

Il diritto di recesso consente a tutti gli intestatari di contratti di luce e gas di recedere dal contratto in qualunque momento. Per esercitare questo diritto è fondamentale rispettare le tempistiche. La richiesta dovrà essere inviata entro un mese, attraverso l'invio di un apposito modulo disponibile sul sito della compagnia.

Il termine verrà conteggiato a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui il fornitore riceve la comunicazione. Se ad esempio la comunicazione è inviata il 10 luglio, il preavviso scatta a partire dal 1° agosto.

La richiesta dovrà contenere tutte le informazioni utili all'identificazione delle utenze di luce e/o gas e dell'intestatario dei contratti, nello specifico: dati personali, codice fiscale, indirizzo di fornitura, copia di un documento di identità e indicazione dei codici di fornitura POD e PDR.

Quali sono i costi e le tempistiche per effettuare il passaggio?

I costi e le tempistiche per tornare al servizio di maggior tutela dopo essere passati al libero mercato rappresentano gli aspetti più "critici" della questione. La procedura per il ritorno al servizio tutelato prevede il pagamento di alcuni costi extra, rappresentati dall'imposta di bollo, di circa 16 euro, e dal deposito cauzionale. Il suo valore deve essere inferiore a 11,5 €/kW di potenza impegnata, quindi per un'utenza domestica di 3 kW, il deposito sarà di circa 34,5 €.

Questa somma verrà restituita al momento della cessazione del contratto, quindi quando bisognerà passare obbligatoriamente al libero mercato. L'imposta di bollo e il deposito cauzionale verranno addebitati direttamente nella prima bolletta.

In merito alle tempistiche, queste variano a seconda della tipologia di clientela e quindi del tipo di impianto. I tempi di preavviso sono:

· clienti domestici: 1 mese

· cliente non domestico con impianto a bassa tensione: 3 mesi

· cliente non domestico con impianto non alimentato bassa tensione: 6 mesi

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