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Cucinare a induzione o a gas: confronto consumi e impatto sulla bolletta

Meglio cucinare a gas o a induzione? Analizziamo consumi, costi in bolletta e vantaggi pratici delle due soluzioni per aiutarti a scegliere quella più conveniente.

Spesso ci chiediamo è meglio cucinare a induzione o a gas? Il passaggio dal gas all’induzione è sempre più comune nelle cucine di oggi, ma conviene davvero cambiare tecnologia? Ecco una guida completa sul confronto dei consumi gas vs induzione, valutando non solo i costi in bolletta ma anche l’efficienza energetica e i vantaggi e svantaggi di entrambe le soluzioni. Analizzeremo dati concreti sul consumo energia elettrica per cucinare e sui consumi del gas, per capire in quali casi l’induzione può portare a un reale risparmio economico e ambientale.

Come funziona la cottura a gas e a induzione: differenze tecniche

Qual è più efficiente?

Confronto consumi: induzione vs gas

Quanto si consuma in media in un mese?

Quanto si spende in bolletta?

Meglio induzione o gas? Pro e contro a confronto

Piano cottura a induzione – Vantaggi
Piano cottura a induzione – Svantaggi
Piano cottura a gas – Vantaggi
Piano cottura a gas – Svantaggi

Quanto incide sulla bolletta il passaggio all’induzione?

Simulazione pratica: consumo e spesa annua in casa media

Passi all’induzione? Confronta le offerte luce più adatte con Supermoney

La scelta giusta dipende dalle tue abitudini (e dalla bolletta)

5 DOMANDE FREQUENTI - People Also Ask

Come funziona la cottura a gas e a induzione: differenze tecniche 

Il piano cottura a induzione e quello a gas si basano su principi di funzionamento molto diversi. Il piano a gas utilizza la combustione diretta di una fiamma per riscaldare la pentola: il calore viene trasferito tramite la fiamma che circonda il recipiente, riscaldando così il cibo. Questo metodo è semplice e tradizionale, ma parte dell’energia si disperde nell’aria circostante.

Il piano a induzione, invece, sfrutta un campo magnetico creato da una bobina elettrica sotto la superficie in vetroceramica. Questo campo induce correnti elettriche direttamente nella pentola ferromagnetica, riscaldandola rapidamente e in modo preciso. A differenza del gas, solo la pentola si riscalda, mentre la superficie rimane relativamente fredda.

Tra i vantaggi del piano a gas ci sono la familiarità d’uso e la possibilità di usare qualsiasi tipo di pentola, mentre gli svantaggi includono la difficoltà di controllo della temperatura con precisione e una manutenzione più complessa a causa della presenza di fiamme e residui. Il piano cottura a induzione offre invece una cottura più veloce, precisa e pulita, con una manutenzione semplice, ma richiede pentole specifiche e un investimento iniziale più alto.

Qual è più efficiente? 

Quando si parla di efficienza energetica in cucina, la differenza tra induzione e gas è significativa. L’induzione raggiunge un’efficienza fino al 90%, perché il calore viene trasferito quasi interamente alla pentola senza dispersioni. Al contrario, la combustione del gas ha un’efficienza media intorno al 60%, dato che gran parte dell’energia si disperde nell’ambiente.

Ti stai ancora chiedendo: induzione o gas, quale conviene? Dal punto di vista dell’efficienza energetica la risposta tende a favore dell’induzione, che garantisce un utilizzo più razionale e meno dispersivo dell’energia.

Confronto consumi: induzione vs gas 

Per capire quale tecnologia sia più conveniente, è utile fare un’analisi comparata dei consumi necessari per cucinare un pasto standard. Nel caso del piano cottura a induzione, il consumo si misura in kilowattora (kWh). Per esempio, bollire 1 litro d’acqua richiede circa 0,1–0,15 kWh, mentre la cottura di 1 kg di pasta può consumare intorno a 0,3–0,4 kWh, grazie all’efficienza del riscaldamento diretto della pentola. La preparazione di un sugo richiede un consumo simile, variabile a seconda del tempo di cottura.

Sul fronte del gas, invece, il consumo si misura in metri cubi (mc o smc per standard metri cubi). Bollire 1 litro d’acqua può richiedere circa 0,03 mc di gas, mentre cuocere 1 kg di pasta si aggira intorno a 0,08–0,1 mc di metano. Anche in questo caso, la preparazione di un sugo dipende dalla durata, con consumi proporzionali.

Per chi valuta la spesa bolletta con cucina a induzione, è importante tenere conto non solo dei consumi ma anche del prezzo dell’energia elettrica. Vuoi iniziare a risparmiare in maniera semplice? Confronta le tariffe luce e gas su Supermoney e scegli l’offerta più vantaggiosa in pochi clic!

Quanto si consuma in media in un mese? 

Il consumo medio mensile dipende molto dalle abitudini di cucina e dalla frequenza d’uso dei fornelli. Per il piano a induzione, generalmente si registra un consumo compreso tra 30 e 50 kWh al mese, in base alla quantità e complessità dei pasti preparati. Cotture più lunghe o uso simultaneo di più fuochi possono aumentare il consumo. La rapidità e la precisione della cottura a induzione spesso permettono di ridurre i tempi di cottura, compensando parte del consumo energetico.

Per il piano a gas, invece, il consumo medio mensile si aggira tra 8 e 12 standard metri cubi (smc) al mese, per un utilizzo equivalente. Anche in questo caso, la quantità di cibo e la durata della cottura incidono sul consumo totale. Parte dell’energia si disperde nell’ambiente a causa della combustione diretta, aumentando il consumo complessivo.

Quanto si spende in bolletta? 

Capire come leggere la bolletta del gas è fondamentale. In linea generale, il costo annuo per cucinare varia sensibilmente in base alle tariffe energetiche e all’efficienza d’uso. Per una famiglia media, la spesa annuale si situa indicativamente in:

  • 150–200 euro all’anno con il piano a induzione, considerando il consumo di energia elettrica;
  • 100–140 euro all’anno per il gas metano utilizzato in cucina.

Questi valori possono cambiare in base a:

  • Tipo di contratto e tariffe applicate per luce e gas;
  • Orari di utilizzo, con possibili risparmi sfruttando fasce di consumo a costo ridotto;
  • Efficienza degli elettrodomestici e cura nell’uso quotidiano, che possono ottimizzare consumi e spese.

Per avere una bolletta più leggera, scegliere il migliore operatore gas è importantissimo, e in questo il comparatore Supermoney è un ottimo alleato!

Meglio induzione o gas? Pro e contro a confronto

Scegliere tra un piano cottura a gas o a induzione significa considerare diversi fattori, oltre al semplice consumo energetico. È fondamentale valutare comodità d’uso, efficienza, manutenzione e l’effetto finale sulla bolletta. Ecco quindi un confronto chiaro e completo tra le due tecnologie:

Piano cottura a induzione – Vantaggi

  • Efficienza elevata: fino al 90% dell’energia elettrica viene trasferita direttamente alla pentola, riducendo sprechi.
  • Velocità di cottura superiore: per esempio, porta l’acqua a ebollizione in circa la metà del tempo rispetto al gas.
  • Sicurezza aumentata: non ci sono fiamme libere e il piano si attiva solo a contatto con pentole compatibili.
  • Pulizia facilitata: la superficie liscia e piatta senza griglie permette una manutenzione semplice e rapida.
  • Perfetto per l’autoproduzione: è ideale per chi ha un impianto fotovoltaico, perché consente di sfruttare energia pulita e gratuita.

Piano cottura a induzione – Svantaggi

  • Necessità di pentole specifiche: funziona solo con pentole ferromagnetiche, escludendo alcuni materiali.
  • Investimento iniziale più elevato: sia per il costo del piano sia per eventuali modifiche dell’impianto elettrico, come l’aumento della potenza contrattuale.
  • Dipendenza dalla corrente elettrica: in caso di blackout, il piano non è utilizzabile.

Piano cottura a gas – Vantaggi

  • Costi iniziali contenuti: spesso l’impianto è già presente nelle case, evitando spese per nuove installazioni.
  • Compatibilità totale: si possono usare tutte le tipologie di pentole senza restrizioni.
  • Funzionamento indipendente dall’elettricità: utile in caso di interruzioni di corrente.
  • Controllo visivo della fiamma: per chi preferisce regolare la cottura “a occhio”, la fiamma è un utile indicatore.

Piano cottura a gas – Svantaggi

  • Efficienza energetica inferiore: solo circa il 60% dell’energia viene effettivamente utilizzata, il resto si disperde nell’ambiente.
  • Pulizia più laboriosa: richiede lo smontaggio di bruciatori e griglie per una manutenzione accurata.
  • Rischi maggiori per la sicurezza: presenza di fiamme libere, possibile perdita di gas e produzione di anidride carbonica (CO₂).
  • Necessità di una buona ventilazione: fondamentale per garantire la sicurezza e un corretto ricambio d’aria in cucina.

Quanto incide sulla bolletta il passaggio all’induzione? 

Il passaggio da un piano cottura a gas a uno a induzione comporta inevitabilmente un cambiamento nel tipo di consumo e, di conseguenza, nella composizione della bolletta energetica.

  • Se si cucina molto, la spesa elettrica tende ad aumentare rispetto al gas, ma grazie all’alta efficienza dell’induzione è possibile ammortizzare in parte questa differenza.
  • Abbinare l’induzione a un impianto fotovoltaico o a una tariffa luce-gas conveniente può portare a un risparmio notevole sulla bolletta elettrica.
  • Inoltre, nelle abitazioni sprovviste di gas, eliminando completamente i costi fissi legati al contatore del gas si ottiene un ulteriore vantaggio economico.

Simulazione pratica: consumo e spesa annua in casa media 

Facciamo un esempio pratico. Consideriamo il caso di una famiglia di 3 persone che cucina ogni giorno utilizzando due fuochi contemporaneamente per circa un’ora in totale.

Piano cottura a gas

  • Consumo giornaliero stimato: 0,35–0,40 smc di gas
  • Consumo annuo: circa 130–150 smc
  • Costo medio del gas: 0,85 €/smc
  • Spesa annua stimata: circa 110–130 euro

Piano cottura a induzione

  • Consumo giornaliero stimato: 1,5–2,0 kWh
  • Consumo annuo: circa 550–730 kWh
  • Costo medio dell’energia elettrica: 0,26 €/kWh
  • Spesa annua stimata: circa 145–190 euro

Calcoliamo ora la differenza annuale stimata: l’induzione può costare dai 30 ai 60 euro in più all’anno rispetto al gas, se si utilizza energia elettrica proveniente dalla rete con una tariffa standard. Tuttavia, con confrontando le migliori offerte luce e gas per trovare la tariffa luce più conveniente o in presenza di un impianto fotovoltaico, l’induzione può diventare più economica sul lungo termine, grazie alla sua maggiore efficienza energetica.

Passi all’induzione? Confronta le offerte luce più adatte con Supermoney

Scegliere un piano cottura a induzione significa affidarsi totalmente all’energia elettrica per cucinare. Per questo, diventa fondamentale individuare una tariffa luce conveniente, che consenta di contenere i costi in bolletta e valorizzare l’efficienza dell’induzione. Le opzioni migliori sono quelle con prezzo bloccato per tutelarsi da oscillazioni del mercato, oppure le tariffe biorarie, che favoriscono chi cucina prevalentemente la sera o nei weekend (fasce F2 e F3).

Per trovare l’offerta più adatta alle tue esigenze, puoi utilizzare Supermoney, il comparatore online che consente di valutare in pochi clic le migliori offerte luce e gas per uso domestico. Tra i filtri utili da attivare per chi passa all’induzione ci sono:

  • possibilità di selezionare energia elettrica da fonti rinnovabili, per un impatto ambientale più contenuto;
  • scelta tra prezzo fisso o variabile, in base alle proprie preferenze di stabilità o flessibilità;
  • sconti dedicati per chi attiva il contratto online, con ulteriori vantaggi economici sul lungo periodo.

Confrontare le tariffe non solo ti aiuta a risparmiare, ma ti permette anche di ottimizzare il passaggio all’induzione senza brutte sorprese in bolletta.

La scelta giusta dipende dalle tue abitudini (e dalla bolletta) 

Non esiste una soluzione valida per tutti: la decisione tra piano cottura a gas o a induzione dipende soprattutto dal tuo stile di vita, dal tempo che dedichi alla cucina e dai consumi abituali.  L’induzione è la scelta più efficiente dal punto di vista energetico e tecnologico. Offre precisione, sicurezza e velocità, ma richiede attenzione alla potenza impegnata nel contratto elettrico e alla tariffa selezionata, per evitare rincari inutili. Il gas, invece, resta ancora oggi una soluzione economica e versatile, in particolare per chi cucina poco o per chi vive in case già predisposte con un impianto a metano.

Confrontare i consumi stimati, le tariffe disponibili sul mercato e i costi accessori è il passo fondamentale per scegliere consapevolmente. La chiave è personalizzare la scelta in base alle proprie esigenze, ottimizzando sia la praticità d’uso che la spesa mensile.

5 DOMANDE FREQUENTI - People Also Ask 

  1. Quale consuma di più, a induzione o a gas? Dipende dal tipo di energia e dalla sua efficienza. Il piano a induzione consuma meno energia per cucinare grazie alla trasmissione diretta del calore, ma può costare di più in bolletta se non si dispone di una tariffa luce conveniente.
  2. Quanto incide sulla bolletta un piano cottura a induzione? In media, si stima un aumento di 12–20 euro al mese rispetto al gas. Tuttavia, questo costo può essere compensato da un uso più efficiente o dalla presenza di un impianto fotovoltaico.
  3. Bastano 3 kW per un piano cottura a induzione? Sì, ma con qualche limitazione. Se utilizzi più elettrodomestici contemporaneamente, un contatore da 3 kW potrebbe non bastare. In molti casi è consigliato aumentare a 4,5 o 6 kW per una maggiore flessibilità.
  4. Quanto si risparmia con il piano cottura a induzione? Si risparmia in tempo di cottura e in efficienza energetica, ma il risparmio economico effettivo dipende da quanto cucini e dal tipo di tariffa elettrica che hai attiva.
  5. 5. Induzione o gas: cosa scelgono gli chef? Sempre più chef professionisti scelgono l’induzione per la sua precisione, sicurezza e facilità di pulizia. Tuttavia, il gas resta molto usato per la sua flessibilità e per ragioni legate alla tradizione culinaria.

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