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Cambio operatore gas: cosa succede se hai una fornitura in tutela?

Hai ancora una fornitura gas in tutela? Scopri cosa comporta il passaggio al mercato libero, come funziona il cambio operatore e quali tutele restano attive.

Con la fine del Servizio di Tutela per il gas, molti si chiedono cosa accadrà concretamente, soprattutto i clienti non vulnerabili gas che non hanno ancora scelto un nuovo operatore. Il dubbio più comune è: cosa succede se non faccio nulla? Si rischia l’interruzione della fornitura? Oppure il passaggio automatico al mercato libero avverrà comunque, senza complicazioni?

In realtà, il passaggio è previsto ma non comporta né costi aggiuntivi né rischi per la continuità del servizio. Tuttavia, è importante sapere cosa cambia e soprattutto quali opportunità si aprono: sul mercato libero esistono tariffe gas a prezzo fisso o variabile più flessibili e spesso più convenienti rispetto alla tutela.

Questa guida serve a fare chiarezza: ti spieghiamo in modo semplice e rassicurante cosa succede se hai ancora una fornitura in tutela, quali sono i prossimi passi da fare e come scegliere il nuovo gestore più adatto alle tue esigenze. Grazie a comparatori affidabili come Supermoney, confrontare le offerte e trovare la soluzione giusta diventa un’operazione rapida e trasparente, come stiamo per vedere.

Indice articolo

Fine tutela gas: cosa è successo a gennaio 2024

Cos’è il Servizio a Tutele Graduali gas (STG)

Posso cambiare operatore se sono stato assegnato al STG?

Cambio operatore gas: quanto si può risparmiare rispetto al STG?

Chi può ancora restare nella tutela gas nel 2025?

Come scegliere l’offerta gas più adatta alle tue abitudini

Perché conviene agire e non restare in STG

5 DOMANDE FREQUENTI (People Also Ask)

Fine tutela gas: cosa è successo a gennaio 2024 

A partire da gennaio 2024 è ufficialmente terminato il servizio di tutela gas per i clienti domestici non vulnerabili, cioè per coloro che non rientrano in particolari categorie di fragilità definite da ARERA (come persone in condizioni economicamente svantaggiate, utenti con disabilità, over 75, residenti in zone colpite da calamità naturali o con utenze in strutture abitative di emergenza).

La fine della tutela gas nel 2024 non ha comportato alcuna sospensione della fornitura: i clienti che, entro la scadenza, non hanno effettuato una scelta autonoma di un fornitore nel mercato libero sono stati automaticamente trasferiti al cosiddetto Servizio a Tutele Graduali gas (STG). Questo passaggio d’ufficio ha garantito continuità nel servizio senza interruzioni, ma non rappresenta una scelta definitiva né irreversibile: si tratta, come suggerisce il nome, di una soluzione transitoria.

La fase di passaggio è stata gestita attraverso una gara nazionale indetta da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e assegnata a operatori selezionati in base a criteri di affidabilità e convenienza. Ogni area territoriale è stata abbinata a un fornitore specifico che, per un periodo di tre anni, gestirà il servizio STG per i clienti non vulnerabili non ancora passati al mercato libero.

Questa transizione mira a spingere gradualmente i consumatori verso una maggiore consapevolezza, fornendo tempo e strumenti per confrontare offerte e scegliere il gestore più adatto alle proprie esigenze. Ma è importante ricordare che chi resta nel STG non accede necessariamente alle migliori condizioni economiche disponibili sul mercato.

Cos’è il Servizio a Tutele Graduali gas (STG)?

Il Servizio a Tutele Graduali gas è il meccanismo predisposto da ARERA per accompagnare i clienti domestici non vulnerabili nella transizione dal mercato tutelato al mercato libero, in modo graduale e protetto. È stato pensato come soluzione-ponte per garantire continuità alla fornitura anche a chi, alla fine del periodo di tutela, non ha ancora scelto un nuovo gestore.

Questo servizio non è gestito da un singolo operatore nazionale, ma è stato affidato tramite gara a più fornitori selezionati, ognuno dei quali si occupa di un ambito territoriale specifico. Gli aggiudicatari sono stati scelti in base a criteri definiti da ARERA, tra cui l’offerta di condizioni economiche vantaggiose rispetto alla media del mercato e la solidità dell’operatore.

Le condizioni applicate nel STG non sono identiche a quelle della tutela, né equivalgono alle offerte del mercato libero. Si tratta di un’offerta a condizioni PLACET (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela), con struttura di prezzo definita da ARERA ma costi determinati dal fornitore selezionato nella gara. In particolare, la componente del prezzo gas segue un meccanismo basato sul mercato all’ingrosso (TTF), aggiornato mensilmente.

Se da un lato il Servizio a Tutele Graduali garantisce affidabilità e continuità, dall’altro non è detto che rappresenti la scelta più conveniente nel medio-lungo periodo. Infatti, rimanere nel STG significa non accedere a tariffe gas a prezzo fisso o variabile pensate per il mercato libero, che spesso propongono condizioni promozionali, sconti e servizi aggiuntivi personalizzabili.

Posso cambiare operatore se sono stato assegnato al STG? 

La risposta è sì, in ogni momento. Infatti chi si è trovato assegnato al Servizio a Tutele Graduali gas (STG) non è vincolato a questa soluzione e può optare per un nuovo gestore in qualsiasi momento. Non sono previste penali o obblighi di permanenza, quindi la scelta di un altro fornitore è completamente libera e senza costi aggiuntivi.

Il processo di cambio operatore è rapido e si svolge senza discontinuità nella fornitura di gas: non sono necessari interventi tecnici né modifiche al contatore. Questo significa che, anche chi vuole cambiare operatore gas dopo la tutela, può passare al mercato libero con facilità e serenità.

Secondo le indicazioni di ARERA, è importante valutare con attenzione le offerte disponibili nel mercato libero, soprattutto perché spesso presentano condizioni economiche più vantaggiose rispetto al Servizio a Tutele Graduali.

Cambio operatore gas: quanto si può risparmiare rispetto al STG? 

Facciamo ora una simulazione che ci aiuta a capire meglio le differenze tra le opzioni disponibili. Per una famiglia tipo composta da tre persone che vive in un appartamento di circa 90 metri quadri con riscaldamento autonomo a gas, il consumo annuo medio si aggira intorno a 1.200 Smc. Vediamo come si traduce in termini economici la scelta tra rimanere nel Servizio a Tutele Graduali o passare al mercato libero.

Scenario 1 – Restare nel STG:
Con un prezzo medio stimato per il 2025 di circa 0,95 euro per Smc, la spesa annuale per la sola materia prima gas raggiunge circa 1.140 euro. Questa tariffa riflette le condizioni di tutela graduale, spesso più alte rispetto alle offerte promozionali del mercato libero.

Scenario 2 – Passare al mercato libero:
Scegliendo un’offerta promozionale a prezzo fisso, mediamente a 0,75 euro per Smc, la spesa per la materia prima si riduce a circa 900 euro all’anno. Il risparmio annuo stimato è quindi intorno ai 240 euro annuali, un valore significativo che evidenzia l’importanza di una scelta attiva e informata di un’offerta gas più conveniente.

Oltre a risparmiare sulla bolletta del gas, le offerte del mercato libero possono includere ulteriori vantaggi come bonus di benvenuto, sconti per l’attivazione digitale e la possibilità di combinare luce e gas in un’unica tariffa conveniente. In generale, è comune riscontrare risparmi tra i 200 e i 250 euro all’anno approfittando delle offerte del mercato libero, un incentivo concreto per valutare il passaggio a un nuovo fornitore.

Chi può ancora restare nella tutela gas nel 2025? 

Nonostante la fine della tutela gas per i clienti non vulnerabili, alcune categorie continuano a beneficiare delle condizioni di tutela anche nel 2025. Si tratta principalmente di utenti definiti vulnerabili o fragili secondo le normative ARERA, che prevedono specifiche tutele per garantire l’accesso al servizio energetico in condizioni agevolate.

Le categorie che possono ancora restare nel mercato tutelato sono:

  • Famiglie numerose e a basso reddito, che possono richiedere l’accesso al Bonus Sociale Energia e Gas.
  • Persone con età superiore ai 75 anni.
  • Soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e persone con gravi condizioni di salute che necessitano di apparecchiature elettromedicali a domicilio.
  • Utenti titolari di fornitura ubicata in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi.
  • Altre categorie protette identificate dai decreti ministeriali e dalle delibere ARERA.

Per continuare a usufruire delle condizioni agevolate, è necessario presentare una domanda tramite i canali stabiliti. ARERA sottolinea l’importanza di mantenere aggiornati i requisiti e la documentazione per non perdere il diritto al servizio tutelato. Il tuo fornitore dovrebbe già sapere se hai più di 75 anni o se ricevi il bonus sociale elettrico. Se eri in tutela e sei già riconosciuto come cliente vulnerabile, non serve fare nulla, resti nel servizio di tutela. Se invece non sei stato classificato come vulnerabile, devi inviare al fornitore un modulo di autocertificazione per confermare la tua condizione.

Questa misura garantisce che chi si trova in condizioni di vulnerabilità possa continuare a beneficiare di tariffe calmierate e di una tutela normativa più rigorosa, evitando disagi legati a eventuali aumenti improvvisi o a condizioni contrattuali svantaggiose.

Come scegliere l’offerta gas più adatta alle tue abitudini 

Quando si decide di uscire dal Servizio a Tutele Graduali o dal mercato tutelato, è fondamentale valutare con attenzione l’offerta luce e gas più conveniente in base alle proprie esigenze. La scelta dipende da diversi fattori:

  • Tariffe a prezzo fisso o variabile: una tariffa a prezzo fisso garantisce stabilità e protezione dagli aumenti dei prezzi sul mercato, mentre una tariffa variabile può essere più conveniente in periodi di calo del costo del gas, ma con maggiori rischi di oscillazioni.
  • Servizi aggiuntivi inclusi: come assistenza 24/7, gestione digitale della fornitura o servizi di consulenza per il risparmio energetico.
  • Energia green: alcune offerte propongono gas “verde” o compensazioni per le emissioni, ideale per chi vuole una scelta più sostenibile.
  • Sconti digitali e promozioni: offerte che premiano l’attivazione online o l’addebito diretto in conto corrente possono abbattere ulteriormente il costo complessivo.

Per facilitare il confronto tra tutte queste opzioni, Supermoney rappresenta uno strumento essenziale e accurato. È una piattaforma online che consente di effettuare un confronto delle offerte gas, luce e non solo personalizzato e aggiornato in tempo reale, basato sui consumi reali, la zona di residenza e le preferenze dell’utente.

Il funzionamento è semplice: inserendo pochi dati si ottiene una panoramica chiara e dettagliata delle tariffe disponibili, con possibilità di filtrare i risultati per prezzo, durata, tipo di tariffa o servizi inclusi. Inoltre, il cambio del fornitore gas senza penali è garantito, rendendo la transizione rapida e senza rischi.

Grazie al confronto delle offerte gas e luce su Supermoney, è possibile individuare l’offerta gas più conveniente nel 2025 e prendere una decisione informata, che può tradursi in un risparmio significativo e in un servizio più adatto alle proprie necessità.

Perché conviene agire e non restare in STG 

Restare nel Servizio a Tutele Graduali può sembrare una scelta comoda per chi non ha ancora deciso di passare al mercato libero, ma presenta diversi limiti. Innanzitutto, le tariffe STG sono generalmente più alte rispetto alle offerte disponibili in maniera promozionale nel mercato libero.

Inoltre, il servizio STG rappresenta una soluzione temporanea e meno flessibile, che non offre molte possibilità di personalizzazione delle condizioni contrattuali o dei servizi aggiuntivi. Non permette di scegliere tra tariffe a prezzo fisso o variabile, né di usufruire di sconti legati a modalità di pagamento digitali o di bonus fedeltà.

Per questi motivi, è consigliabile confrontare attivamente le offerte disponibili, utilizzando strumenti affidabili come Supermoney, per selezionare in autonomia una proposta realmente vantaggiosa e in linea con le proprie abitudini di consumo.

Agire subito significa evitare di pagare più del necessario e beneficiare di condizioni contrattuali più trasparenti e convenienti, senza vincoli né costi nascosti. Cambiare fornitore è un processo gratuito e senza interruzioni, che può portare a risparmi tangibili e a un servizio più efficiente.

In sintesi, il passaggio dal STG al mercato libero rappresenta una scelta di responsabilità e convenienza, che permette di controllare meglio la spesa energetica e di adattare la fornitura alle proprie esigenze, con la sicurezza di un mercato regolato e competitivo.

5 DOMANDE FREQUENTI (People Also Ask)

  1. Cosa succede se non ho scelto un’offerta dopo la fine della tutela gas? Se non hai selezionato un nuovo gestore dopo la fine della tutela gas, sei passato automaticamente al Servizio a Tutele Graduali (STG). Questo sistema è gestito da operatori scelti tramite gara dall’ARERA, per garantire continuità nella fornitura.
  2.  Cos’è il Servizio a Tutele Graduali per il gas? Il STG gas è un meccanismo temporaneo pensato per accompagnare i clienti non vulnerabili verso il mercato libero. Le condizioni economiche applicate possono variare a seconda dell’area geografica e del fornitore assegnato.
  3. Conviene restare nel Servizio a Tutele Graduali? Non sempre. Le offerte del mercato libero possono offrire tariffe gas a prezzo fisso o variabile più vantaggiose, oltre a bonus digitali, servizi aggiuntivi e promozioni dedicate. Confrontare è fondamentale per trovare la proposta più adatta alle proprie esigenze.
  4. Posso cambiare operatore gas se sono nel STG? Sì, cambiare operatore gas è possibile in ogni momento. Il passaggio è gratuito, non prevede penali né interruzioni nella fornitura. La procedura è semplice e gestita interamente dal nuovo fornitore.
  5. Chi può ancora restare nella tutela gas nel 2025? Solo i clienti vulnerabili. Rientrano in questa categoria gli over 75 che vivono soli, le persone con disabilità, i nuclei familiari con disagio economico, i residenti in zone non metanizzate o con difficoltà di accesso digitale. In questi casi è possibile restare nel servizio di tutela compilando un’apposita autodichiarazione.


 

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