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Assicurazione auto: le novità del Decreto Sviluppo Bis - Video Guida

Con il Decreto Sviluppo bis sono in arrivo importanti novità nel settore dell'assicurazione auto. Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney, illustra su Class Tv tutti i provvedimenti del Governo, dall'abolizione del tacito rinnovo al contratto base della Rc auto.

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Andrea Manfredi parla di assicurazioni auto a Class Tv - Testo integrale

Il confronto, il risparmio passa sempre da lì, dalla concorrenza, dal confronto, in tantissimi ambiti. Una delle note dolenti è l’Rc auto. Pare che ci siano nuovi cambiamenti, non finiamo mai di parlare di cambiamenti su questo fronte.
Quest’anno è l’anno dell'assicurazione auto e c’è una grande notizia. La notizia è che il Governo ha messo le mani nelle tasche degli automobilisti, ma a questo giro per dargli dei soldi. Strano, ma è vero. Il Governo ha, con il nuovo Decreto Sviluppo 2.0, messo in atto una serie di nuove normative legislative che ora si aspettano che siano effettivamente convertite in legge per creare un effettivo beneficio ai consumatori e agli automobilisti.

Bisogna essere chiari. Ci stai dicendo che ci sono buone notizie?
Ci sono ottime notizie. Questo è molto positivo. Cosa ha fatto? Il Governo ha fatto alcuni semplici interventi. Primo intervento, ha detto: “Care compagnie, non esiste più il tacito rinnovo dei contratti”. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che tutti noi che siamo assicurati con le compagnie assicurative, nella stragrande maggioranza dei casi, il contratto è annuale, ma con tacito rinnovo. Quindi se noi 60 giorni prima della scadenza non mandiamo la raccomandata per disdire il contratto in realtà non possiamo cambiare assicurazione auto, ma siamo costretti a tenere quella che avevamo. Cosa ha detto il Governo? Ha detto: “No, fermi tutti. Questi contratti devono essere necessariamente annuali”. Questo permette a ogni scadenza di polizza, senza l’invio di nessuna comunicazione alla compagnia, di scegliere una compagnia migliore. SuperMoney ha fatto un’analisi nei giorni scorsi, sull’onda emotiva di questa importante notizia, e abbiamo visto che il risparmio medio ottenibile dagli italiani è di 300 euro a polizza. Ora 300 euro a polizza sono tanti soldi, perché il premio medio sono 550 euro in Italia, per questo in media si può risparmiare il 50% sulla propria polizza auto.

Ma come funziona? Fino adesso avevamo il tacito rinnovo, quindi silenzio, la polizza veniva rinnovata. Ora invece cosa dobbiamo fare? Dobbiamo materialmente tornare nella filiale se vogliamo rimanere con il nostro?
Bisognerà sentire il nostro assicuratore o tornare in agenzia per stipulare a tutti gli effetti un nuovo contratto.

Questo ci secca magari per un pomeriggio, ma ci invoglierà magari a vedere altre offerte.
Ci invoglierà a vedere altre offerte e a cambiare. Questo è l’elemento estremamente importante, perché attraverso il confronto delle polizze auto si può risparmiare il 50%. Allora se oggi un automobilista paga, come sovente accade, mille euro, di fatto diciamo che in proporzione è come se una rata del mutuo o un mese dell’affitto venisse gratis, cioè non sono pochi soldi, iniziamo a parlare di una cifra molto importante. Ma il Governo non si è fermato qua, è questa la cosa ancora più rivoluzionaria.

La polizza, il contratto base.
Ha detto: “Care compagnie, non solo il contratto vale un anno, ma ci dev’essere un contratto standard, uguale per tutte le compagnie, che offre esattamente le stesse coperture”. Questo perché? Le compagnie cosa dicevano? Io ti faccio pagare 500 euro l’assicurazione auto, la compagnia B ti fa pagare 600 euro l’Rc auto, ma guarda che la compagnia B ti sta dando molte più cose, le cosiddette esclusioni e rivalse. Quindi se fai l’incidente mentre sei in stato di ebbrezza, se fa l’incidente un minore.

Ognuna ha le sue clausole.
Ognuna ha le sue clausole. Allora poichè qui parliamo di un mercato obbligatorio, giustamente dopo tanti anni il Governo ha detto: “Ma scusate, facciamo una cosa semplice dato che il prodotto è obbligatorio, facciamo un contratto base è uguale per tutti, e in questo modo i prezzi sono confrontabili in modo preciso.

Il confronto è molto più facile.
Diventa molto più facile, poi ogni compagnia potrà…

Ma come si fa a fare questo contratto base? Non esistono più le classi di merito?
Certo che esistono le classi di merito.

Un contratto base per ogni classe
Un contratto base per ogni classe. Quindi cosa succede? Rimarranno le variabili tariffarie che oggi vengono utilizzate per fare prezzi diversi. Ricordiamo tra l’altro che non si può più discriminare tra uomini e donne.

Le discriminazioni geografiche invece?
Le discriminazioni geografiche valgono ancora perché sono un parametro, si è visto statisticamente indica bene la rischiosità, quindi la frequenza del rischio, l’importo del rischio, quindi effettivamente si può utilizzare, ma una volta definito un prezzo tutte le clausole sottostanti devono essere assolutamente identiche.

Quindi devo verificare. Allora io sono classe, non so, 1,2, A, B.
Uno, due.

Quindi vado a vedere la compagnia A mi propone il contratto base a 320, quest’altra a 600, quest’altra a 500, è molto più facile il confronto. Ma cosa vuol dire, non c’è niente che la società può offrire oppure ci possono essere scelte ancora più convenienti?
No, il contratto base è per definizione il contratto meno costoso che la compagnia mette sul mercato. Questo è anche spiegato molto bene dalla normativa e il contratto base non sarà definito dalle singole compagnie, ma sarà la ex Isvap, quindi l’Autorità di vigilanza che, dopo 60 giorni dall’entrata in vigore di questo decreto, dovrà stabilire la contrattualistica uguale per tutti. Quindi su questo siamo assolutamente tranquilli, quello è il prezzo minore. Ma c’è ancora, se posso, un’altra novità e così chiudiamo il quadro nel suo complesso. Quindi io sono entrato in agenzia, perché non c’è più il tacito rinnovo e quindi devo andare in agenzia, porto il preventivo per l'assicurazione auto di una polizza di un’altra compagnia e dico al mio agente: “Guarda, Francesco, ma qui c’è un’altra compagnia che mi offre di meno”. Francesco, l’agente non potrà più dire: “Eh, ma sai, perché in realtà c’è questa clausola, quest’altra clausola, no, perché ci sarà il contratto base. Ma attenzione, ora l’agente cosa potrà fare anche? L’agente potrà prendere il preventivo di una compagnia differente dalla sua e dire: “Stai tranquillo, stai con me da 10 anni, continua a stare con me, vado io dall’agente di questa compagnia nuova, mi faccio fare la polizza e la porto a te”. Quindi il Governo ha detto per legge che gli agenti, anche se sono monomandatari, quindi rappresentano una compagnia, e anche quindi se sono limitati in questo ambito di operatività, possono collaborare con agenti di diverse compagnie per offrire ai loro clienti prodotti diversi da quelli della compagnia mandante. Cosa vuol dire? Vuol dire che ogni agente sul territorio diventa un piccolo supermercato.

Però dobbiamo portarlo noi l’altro preventivo?
Ma questo poi dipende da come si vorranno organizzare gli agenti. Certo che se io porto l’altro preventivo all’agente e gli dico: “Senti, è già chiaro che io qua posso pagare 200 euro in meno, cosa facciamo?” E’ chiaro che l’agente dice: “Stai tranquillo, chiamo il mio amico, ti faccio quella polizza e te la do io”. Se lo lasciamo alla libera volontà dell’agente di dire: “Guarda, forse il mio amico ha un prezzo migliore” è un po’ difficile.

Ma in questo come si differenzieranno le varie compagnie assicurative? Per esempio avere la possibilità di guadagnare ancora di più inserendo la scatola nera, che è un’altra novità di cui ci hai parlato?
Degli elementi di differenziazione. Come si andranno a differenziare le compagnie? Si differenzieranno in modo sano, offrendo più servizi, offrendo un livello di assistenza migliore, andando a offrire, come la scatola nera, elementi in più di prodotto. Quindi su tutto quello che è differenziazione lo potranno fare e sarà sicuramente bello vedere un mercato che sicuramente offrirà qualcosa in più.

Quindi hanno modo di differenziarsi?
Hanno molte leve. Invece dove competono sul prezzo, non ci sarà più una competizione limitata da barriere strutturali che erano veramente senza senso all’interno del mercato e semplicemente ci sarà una concorrenza molto più forte.

Anche sui servizi online ci sarà un cambiamento?
Questo è passato un po’ in sordina come elemento, ma è un elemento ugualmente molto importante. Questo è un decreto che il Governo ha fatto, ricordo, un po’ alla russa o il Cile, perché è una cosa molto strana, ma ha detto: “Assicurazioni, dovete avere un sito web, dove i vostri clienti possono andare e controllare il contratto, quanto pagano, eventuali rate, come rinnovare il contratto, cioè quello che nel mondo anglosassone e in Italia sulla parte bancaria è ormai uno standard di mercato. Nella parte assicurativa siamo così arretrati, che il Governo ha dovuto dire per legge alle compagnie: “Mettetevi un home-banking, per dare la possibilità ai vostri utenti di accedere alle informazioni e fare transazioni”. E’ una cosa veramente stupefacente, però bisogna rendere merito al Governo di aver preso questo atto, perché se io consumatore posso accedere alla mia posizione direttamente sul computer, questa non solo è concorrenza, questa è trasparenza, perché vuol dire che io in ogni momento so in 4 click che cosa? In quale classe sono, quanto pago, cosa ho fatto, su quali parametri sono valutato. Mentre oggi uno dei problemi di fare confronti sull'assicurazione auto, uno dei problemi che noi viviamo molto bene è il fatto di andarci personalmente e anche su internet negli aggregatori come noi, nei siti di confronto, non sa materialmente quali dati mettere dentro, perché gli manca la documentazione.

E invece adesso cosa succede? Se io riesco a trovare questi parametri così facilmente sul sito della mia compagnia, poi prendo, apro due finestre e nell’altra scrivo su SuperMoney quelli che sono i miei dati così mi trova la polizza più conveniente, in maniera molto più immediata.
In maniera molto semplice e molto immediata.

Bè, allora sono buone notizie, perché conviene a te soprattutto?
Perché conviene al mercato. Noi siamo uno degli operatori che hanno sempre lottato per la trasparenza, per gli interessi dei consumatori e quindi dato che il Governo va in questa direzione, ci troviamo anche noi allineati in questa direzione.

Insomma, anche perché se il fine è il risparmio perché non utilizzare anche questa possibilità. Allora ci hai detto che questi sono passi avanti che tu giudichi, dal vostro Osservatorio di SuperMoney, sicuramente significativi, porteranno a un risparmio di quanto?
Porteranno a un risparmio di almeno 300 euro ad autovettura, quindi potranno essere 600 euro a famiglia o meglio ancora, a casa fate la somma di quanto pagate per le polizze auto nella famiglia, dividetela per due e, se siete accorti e non siete pigri, è quello che riuscirete a risparmiare tramite un confronto.

Il consiglio è sempre quello: non siate pigri, la concorrenza, il cambiamento porta spesso ad un risparmio, ad un ottimo risparmio. Grazie ad Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney.eu. “I nostri soldi” termina qui.