Tariffe Rca: dal 21 dicembre uomini e donne pagheranno la stessa cifra

L'Unione Europea ha imposto alle compagnie di equipare i prezzi entro il 21 dicembre 2012 per evitare che ci siano discriminazioni tra categorie di assicurati.

Tariffe Rca: dal 21 dicembre uomini e donne pagheranno la stessa cifra

Altri cambiamenti in arrivo per il settore delle assicurazioni auto: tra poco più di due mesi, ossia il 21 dicembre 2012, uomini e donne paghernno la stessa cifra. Lo ha imposto l'Unione europea per evitare che si verifichino diversi tipi di trattamento in base al sesso dell'assicurato. Già oltre due anni fa, più precisamente il 1 marzo 2011, la Corte di Giustizia aveva dichiarato tale pratica contraria al principio di uguaglianza, stabilendo che ogni discriminazione nel pagamento dei premi fondata sul sesso andava eliminata.

Le compagnie assicurative si sono trovate davanti ad una scelta: abbassare i prezzi delle Rca o aumentare al livello degli uomini quelle della parte femminile. Tra le due, con molta probabilità, opteranno per la seconda via e cosi, anche le signore, che secondo alcune indagini statistiche provocano meno incidenti rispetto agli uomini, vedranno aumentare il prezzo della propria assicurazione.

Roberto Pisano, componente dell'Esecutivo nazionale del Sindacato nazionale agenti di assicurazione, spiega come non si tratti di una discriminazione, ma di un fatto tecnico che consente alle donne di spendere di meno.

"Le tariffe assicurative sono create tenendo conto di rilevazioni statistiche sulla probabilità che si verifichino gli eventi da assicurare. La maggior parte delle Compagnie offre alle donne premi Rc auto ridotti, perché, nonostante i luoghi comuni sulle capacità delle donne alla guida, in realtà è rilevato statisticamente che le femmine provocano meno incidenti dei maschi. Ma attenzione: si tratta di tariffe differenziate, non di sconti concessi alle donne".

Ma come cambieranno i prezzi dopo la fatidica data del 21 dicembre? Sempre secondo Pisano, si tradurranno semplicemente in maggiori introiti da parte delle compagnie assicurative "che possono cogliere al volo l'opportunità per aumentare pretestuosamente le tariffe a danno dei consumatori".