Guida spericolata: gli italiani non fanno l'alcoltest. Ma i giovani sono più prudenti degli adulti.

Indagine Direct Line: gli italiani, pur guidando la sera, non amano sottoporsi all'alcoltest.

Guida spericolata: gli italiani non fanno l'alcoltest. Ma i giovani sono più prudenti degli adulti.

Agli italiani l'alcoltest proprio non piace: soltanto uno su quattro, infatti, lo usa dopo aver bevuto e prima di mettersi al volante. Eppure ben il 73% dei guidatori prende la macchina quando esce la sera e, di questi, è probabile che una buona percentuale si conceda un drink o due.

I dati presentati dal Centro Studi e Documentazione Direct Line evidenziano le diverse tendenze dei guidatori notturni. La buona notizia: tra coloro che fanno l'alcoltest, l'86% non si mette al volante se il suo tasso alcolemico risulta troppo elevato. In compenso il restante 14% fa finta di nulla e spera di non incontrare un posto di blocco. La cattiva notizia è che sono ancora troppi gli automobilisti che vedono l'alcoltest come un esame da cui fuggire, piuttosto che come un alleato per evitare spiacevoli incidenti. Un atteggiamento che rappresenta un rischio non solo per la sicurezza, ma anche per le tasche dei guidatori, che in caso di cattiva condotta si vedranno aumentare il premio dell'assicurazione auto.

In fatto di sicurezza, a sorpresa, sono i giovani e giovanissimi a dare il buon esempio: il 65% di under 24 e neopatentati, quando esce, sceglie un "guidatore designato" a turno. Chi guida non beve, chi beve non guida: questa è la regola. Un sistema utilizzato anche dal 53% dei guidatori di altre fasce d'età. I più indisciplinati sono invece gli over 45: il 40% di loro dichiara infatti di mettersi al volante in qualsiasi condizione, riponendo piena fiducia nella propria esperienza. Per chi non vuole prendere l'auto di sera, le alternative ci sono: il 13% degli intervistati si fa dare un passaggio da un amico (21% donne e 8% uomini), qualcuno si affida a mezzi pubblici o moto (4%) e in pochi, anzi pochissimi, scelgono bici, taxi e car-sharing (1%). Chi è fortunato e abita in zone centrali lascia l'auto parcheggiata in garage (3%) e si muove a piedi, senza preoccuparsi di posti di blocco e alcoltest.

Quando si è in macchina non è il caso di sottovalutare la sicurezza: "la guida in stato di ebbrezza è una delle principali cause di incidenti stradali", commentano da Direct Line, senza contare che si rischiano multe, ritiro della patente e perfino il pagamento di polizze auto più salate. Su Supermoney, il portale per il confronto delle assicurazioni auto, si può infatti verificare come molte compagnie chiedano agli utenti se hanno mai preso multe per guida in stato di ebbrezza: in caso affermativo, la polizza aumenta. Inoltre, da un'analisi condotta da Supermoney risulta che meno punti si hanno sulla patente, più si paga di rca: per esempio, un guidatore nella prima classe di merito con patente da vent'anni rischia di dover sborsare da 40 a 200 euro in più all'anno se ha da 0 a 5 punti residui, rispetto ad un automobilista virtuoso che ne abbia accumulati 20 o più.

Nel dettaglio, a Milano il prezzo medio di una polizza per il guidatore modello (calcolato sulle 5 migliori compagnie) è di 286 euro, resta invariato per chi ha da 11 a 15 punti e sale a 293 euro per gli automobilisti indisciplinati (0-5 punti residui). A Roma le differenze si acuiscono: dai 384 euro di media per i bravi automobilisti, si passa a 406 euro per il guidatore medio, per arrivare a 416 euro per chi è più a corto di punti patente. Infine, a Napoli - città già famosa per le polizze salate - una rca per chi ha il pieno di punti costa in media 862 euro, che diventano 875 per chi ne ha da 11 a 15; il prezzo medio raggiunge i 901 euro per gli automobilisti più spericolati.

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