Costo Rca, un vero dramma per le famiglie

Oramai il costo della Rca ha raggiunto livelli proibitivi per molti italiani: scontro tra Lannutti e Isvap.

Costo Rca, un vero dramma per le famiglie

La denuncia non viene dal presidente di qualche associazione di consumatori o da qualche politico. E' il Presidente "in prorogatio" dell'Isvap, Giancarlo Giannini, a parlare, intervistato da Corriere Economia. Ed in effetti le assicurazioni auto sono tra le più care in Europa. Ma cosa ha fatto finora l'Autorità di controllo sulle imprese assicurative per alleviare le pene delle famiglie italiane?

Secondo il senatore Lannutti, l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni sarebbe manovrato dai grandi gruppi economici, per rendere meno contendibile il mercato e più onerosi i costi e le tariffe addossate ai consumatori.

Proprio in questi giorni l'Istituto sta tentando di spiegare alle associazioni dei consumatori quale sia lo stato di attuazione delle norma del decreto sulle liberalizzazioni. Ma non deve godere di molta fiducia tra le organizzazioni degli utenti, se agli incontri erano presenti soltanto 4 rappresentanti su 18.

Ed in effetti, il senatore Lannutti, in una sua recente interpellanza spara a zero sulla gestione dell'Isvap che, a suo dire, non è riuscita a calmierare le tariffe delle polizze obbligatorie RC Auto, aumentate del 190 per cento dal momento della loro liberalizzazione.

Gia nel 2009, ricorda Lannutti, in un articolo pubblicato su "Affari & Finanza" di "la Repubblica", Luisa Grion tracciava un bilancio in chiaroscuro di un chiacchierato istituto: "C'è chi pensa che se sparisse domani ne guadagneremmo tutti un taglio del 10 per cento sulle tariffe, e chi si domanda dove fosse mai andato a finire quando ha consentito, per anni, la vendita di prodotti assicurativi che non offrivano la minima tutela ai consumatori. C'è chi da tempo ne chiede l'abolizione e chi pensa che le sue competenze dovrebbero passare subito all'Antitrust".

Sulla vicenda Fonsai-Premafin, inoltre, come ricordato dallo stesso Lannutti in vari atti di sindacato ispettivo, l'Isvap non sembra aver correttamente vigilato sui bilanci del gruppo Ligresti che hanno prodotto un deficit da 1,1 miliardi di euro ed il "saccheggio" dei gruppi assicurativi collegati.

Insomma, l'Istituto che dovrebbe tutelare gli assicurati non funziona, ma il tanto criticato Presidente uscente continua ad occuparsene in qualità di "commissario straordinario", in attesa che l'Isvap confluisca, secondo il progetto del Governo Monti, nella Banca d'Italia, altra istituzione per altri versi molto criticata. I consumatori/assicurati aspettano i futuri eventi con le dita incrociate.