Internet e uomo: sappiamo meno di quanto crediamo?

Secondo uno studio, l’immediatezza dell’informazione permessa da internet ci porta a sovrastimare le nostre conoscenze

Internet e uomo: sappiamo meno di quanto crediamo?

Internet è il motore della nostra quotidianità, il canale che ci permette di curare le relazioni, di informarci, di valutare come vestirci dando una spiata alle previsioni meteo prima di uscire e chissà quante altre attività. L'accesso alla rete è un'esigenza per gran parte della popolazione del nuovo millennio, soddisfatta in casa da connessioni domestiche selezionate dopo aver posto le tariffe ADSL del settore a confronto e scelto la più performante, fuori casa grazie alla rete 4G del proprio smartphone o tablet.

Internet e sapere: controindicazioni d'uso

I punti di accesso alla rete oggi sono numerosissimi e a portata delle tasche della stragrande maggioranza della popolazione; informarsi su Telecom e i suoi prodotti, quelli di Fastweb, Alice e degli altri operatori risulta piuttosto agevole, pacchetti smartphone+piano tariffario con pagamento a rate abbassano ulteriormente la soglia d'inaccessibilità. Così abbiamo a portata di clic tutto ciò che ci interessa sapere. Il problema, però, è il prezzo che si paga per una tecnologia così determinante, efficace e immediata come internet .

LEGGI ANCHE: Dati di navigazione: quanto sa internet di noi

Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Experimental Psychology: General, la facilità di accesso alle informazioni garantita dal web sarebbe responsabile di una sopravvalutazione dei propri mezzi e del proprio sapere. In pratica, il confine tra ciò che si conosce e ciò che si crede di sapere diventa impalpabile, sbiadisce fino a scomparire del tutto, con inevitabili conseguenze sulla vita reale.

Lo studio

Lo studio è stato condotto attraverso 9 esperimenti, in cui di volta in volta, un campione compreso fra i 150 e i 300 individui veniva suddiviso in diversi gruppi, uno solo dei quali aveva la possibilità di accedere a internet. Obiettivo dell'indagine è stato quello di dimostrare, studiando le dinamiche sociali poste in essere, come l'utilizzo della rete sia in grado di modificare grandemente la percezione del nostro sapere.

"Internet – ha dichiarato Matthew Fisher, capo dell'equipe di studio – permette di dare una risposta a qualsiasi domanda, ma proprio l'accesso a questa conoscenza illimitata porta a confondere ciò che sappiamo con la fonte stessa della conoscenza".

Conseguenze

Comprendere in modo immediato le reali conseguenze di una simile distorsione non è semplice. Il senso di onniscienza che, inconsapevolmente, finisce col pervadere gli utenti rischia seriamente di incentivare valutazioni e scelte poco responsabili. Una percezione errata delle proprie facoltà può compromettere l'attività lavorativa o creare dissapori col proprio partner, senza trascurare le maggiori difficoltà comunicative dovute all'intercessione costante della rete quale arbitro di tutto e tutti.

Adsl e telefonia: trova le migliori offerte

Chiama gratis