Di cosa sentiremmo la mancanza se Internet chiudesse?

Senza Internet la nostra vita non sarebbe la stessa: un’indagine rivela per quali funzioni ci è indispensabile la rete.

Di cosa sentiremmo la mancanza se Internet chiudesse?

Per quanto la connessione Internet sia relativamente giovane non possiamo più farne a meno. Essa è ormai presente nella maggior parte delle case italiane, anche grazie all'infinità di offerte ADSL tra cui è possibile scegliere, trovando l'opzione più conveniente in base alle proprie esigenze. Tutto ciò ci permette di rimanere sempre connessi con amici vicini e lontani e di essere aggiornati in tempo reale su qualunque novità.

La varietà di contratti vantaggiosi per la connessione internet, come quelli proposti da Tiscali, Fastweb e altre compagnie, ha fatto quasi sì che dessimo per scontata la possibilità di rimanere sempre conessi alla rete. Ma cosa succederebbe se così non fosse? Cosa mancherebbe di più agli Italiani se Internet dovesse chiudere improvvisamente?

Secondo la ricerca "Internet in Italy" sviluppata da ixè per State of the Net, utilizziamo Internet principalmente per trovare informazioni tramite i motori di ricerca e su testate giornalistiche, ma anche per creare i nostri personali nuovi contenuti. In particolare, la fascia 18-44 anni lo utlizza soprattutto per funzioni complesse, come ad esempio l'acquisto/vendita di oggetti, gli over 50 per i social media e gli over 64 quasi esclusivamente come fonte di informazioni. Ed è proprio quest'ultima la funzione di cui gli Italiani sentirebbero di più la mancanza se la rete non fosse accessibile anche per tre giorni soltanto. Al secondo posto la possibilità di comunicare via mail con il 24,3%, seguita dalla lettura di notizie sul web con il 12,7%. Quarto e quinto posto invece per Whatsapp e Facebook, rispettivamente con il 10,8% e il 7,1% delle preferenze. Percentuali inferiori per l'home banking, la musica e i video in streaming e l'e-commerce, il quale a quanto pare mancherebbe solo allo 0,2% degli Italiani. Dai dati pubblicati, emerge dunque che sono i più giovani e gli over 64 coloro che fanno l'uso maggiore della rete come fonte di informazioni, mentrel'interesse per le e-mail registra un picco dai 55 anni in su, così come la lettura delle notizie. L'utilizzo di servizi di messaggistica come Whatsapp è invece diffuso soprattutto tra i giovanissimi.

Il sondaggio contiene anche dati circa il rapporto che gli internauti italiani hanno nei confronti della privacy. Il 33% addirittura non si preoccupa minimamente del problema, ritenendo che le proprie informazioni personali non siano così interessanti, mentre un 36% teme che qualcuno possa rubare i dati e le informazioni personali presenti in smartphone e pc e un 20% ha paura di essere spiato. La percentuale sale leggermente tra chi naviga in rete regolarmente, con un 41% di utenti spaventati dalla possibilità di un furto di dati, mentre rimane sempre un 30% che non se ne preoccupa affatto. Al contrario, tra chi utilizza Internet saltuariamente la percentuale dei primi scende al 27% e quella degli ultimi sale al 36%.

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