Costi di roaming: continuano le trattative europee

Ultima scadenza per abolizione dei costi di roaming è il 2018, prima ci sarà da una fase di transizione

Costi di roaming: continuano le trattative europee

Abolire i costi di roaming entro il 2018. Sarebbe questa la nuova scadenza da rispettare per far diventare il territorio europeo una grande area soggetta ad un'unica tariffa. Una reale opportunità di risparmio sulle tariffe telefoniche italiane che registrano livelli superiori rispetto alla media europea. Una questione particolarmente sentita dai consumatori sempre più attenti a seguire le novità del mercato, prediligendo soprattutto le offerte in grado di conciliare le esigenze della telefonia fissa con quelle della telefonia mobile. In tal senso le opportunità non mancano, ad esempio mettendo le offerte di Adsl a confronto, è possibile individuare la proposta più in linea con le proprie esigenze.

Del resto ogni operatore di telefonia è in grado di proporre ai suoi clienti delle offerte all-inclusive, basta semplicemente informarsi su Telecom o su TeleTu e sugli altri gestori, per identificare la proposta più vicina alle proprie esigenze e in grado di garantire maggiori possibilità di risparmio.

Il programma europeo per l'abolizione dei costi di roaming

In realtà si tratta di un percorso avviato già negli anni passati, ed infatti la prima scadenza per l'abolizione dei costi di roaming era stata inizialmente fissata per dicembre 2015, ma proprio la resistenza del governo italiano ha fatto slittare il termine, fissato poi al 2018. Secondo il governo italiano il piano d'intervento avrebbe dovuto non solo garantire alle società telco un arco di tempo maggiore per adeguarsi alle nuove direttive ma avrebbe dovuto portare all'introduzione di alcuni meccanismi di "salvaguardia". Nel documento presentato dal governo Renzi si proponeva di garantire le stesse tariffe fino ad un certo volume di traffico per poi applicare le tariffe "extra" una volta superato il limite.

Immediate le reazioni dei consumatori che avevano subito accusato il governo di tutelare esclusivamente gli interessi delle società. La soluzione, dopo varie polemiche e attività di negoziazione, sembra però essere finalmente arrivata e propone un attività d'intervento articolata in due fasi. Nel primo periodo di transizione verrebbero applicate le tariffe "extra" per poi arrivare alla totale abolizione dei costi di roaming entro il 2018. Il piano di intervento prevede inoltre anche una revisione dei prezzi all'ingrosso ovvero dei prezzi praticati agli operatori che offrono il roaming per poi passare ai prezzi al dettaglio. Un piano complesso e progressivo che giustificherebbe lo slittamento al 2018.

Una volta eliminati i costi di roaming, sarà finalmente possibile utilizzare i cellulari per fare chiamate e per navigare, senza temere costi aggiuntivi. Un traguardo importante che si allinea con il grande progetto di equiparare le tariffe europee. I primi risultati risalgono infatti al lontano 2007 che ha segnato la riduzione del 90% del costo delle chiamate e degli sms all'estero, mentre il costo della navigazione è sceso di circa 25 volte rispetto al 2010

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