Connessione Internet, l’Italia è 36esima

Classifica della connessione Internet ITU, prima la Danimarca mentre l’Italia è solo al 36esimo posto

Connessione Internet, l’Italia è 36esima

Nonostante il successo della telefonia mobile e la diffusione degli smartphone sono numerose le famiglie italiane che non vogliono rinunciare alla comodità di una rete fissa domestica. Per scoprire quali sono le migliori tariffe presenti attualmente sul mercato è possibile mettere le offerte Adsl e telefono a confronto così da iniziare da subito a navigare sul web in modalità wireless standosene comodamente seduti sul divano di casa.

Gli italiani che usufruiscono dei servizi che la rete ci mette a disposizione crescono di giorno in giorno, a dispetto della richiesta però non sempre gli operatori di telefonia mettono a disposizione dei clienti una connessione Internet veloce. Occorre valutare attentamente le condizioni contrattuali prima di sottoscrivere un'offerta per la rete fissa, in questo caso tornerà utile confrontare TeleTu e le sue proposte con le tariffe Fastweb e Telecom Italia.

I dati dell'ultimo rapporto dell'International Communication Union dimostrano abbastanza chiaramente che gli utenti che si servono ogni giorno di una connessione Internet sono in crescita. Attualmente al mondo sono circa 3 miliardi gli utenti che hanno accesso alla rete. Nei Paesi in via di sviluppo il numero delle persone connesse è raddoppiato negli ultimi cinque anni (2009-2014).

L'ITU ha stimato che entro la fine di quest'anno ci saranno circa 7 miliardi di abbonamenti di telefonia mobile. Tuttavia nella graduatoria mondiale degli accessi alla connessione Internet, l'Italia si è guadagnata solo il 36esimo posto dopo Paesi come gli Emirati Arabi, il Qatar e le Barbados.

In cima alla classifica troviamo la Danimarca, seguita poi da Svezia, Islanda, Gran Bretagna, Norvegia, Olanda, Finlandia, Honk Kong, Lussemburgo, Giappone e Australia.

L'assenza di investimenti da parte delle compagnie telefoniche, la scarsità delle infrastrutture e l'insufficienza delle misure statali per implementare l'accesso alla banda larga ci rendono un Paese ancora troppo distante dalla media europea a dagli obiettivi stabiliti dall'Agenda Digitale Europea.

Le disposizioni presenti nella nuova Legge di Stabilità, sebbene prevedano l'erogazione di fondi ed incentivi per accrescere i servizi e ridurre il digital divide, sembrano essere anche questa volta insufficienti a sanare il divario con l'Europa e creare uniformità sul territorio italiano.

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