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Come risparmiare sulla bolletta della luce con elettrodomestici a basso consumo

Guida pratica per scegliere elettrodomestici efficienti, ridurre i consumi in casa e tagliare la bolletta elettrica grazie a bonus, trucchi e orari strategici.

Vuoi sapere come risparmiare sulla bolletta della luce scegliendo elettrodomestici a basso consumo? Sei nel posto giusto! Negli ultimi tempi, le bollette della luce hanno registrato aumenti significativi, mettendo a dura prova i bilanci familiari. Tra rincari energetici e inflazione, trovare strategie efficaci per alleggerire i costi è diventata una priorità per molti. Una delle soluzioni più concrete? Puntare sul risparmio energetico, partendo proprio dagli elettrodomestici che usiamo ogni giorno.

Scegliere dispositivi ad alta efficienza energetica non è solo una scelta sostenibile per l’ambiente, ma anche un investimento intelligente per il portafoglio. Capire come scegliere elettrodomestici a basso consumo significa valutare la classe energetica, ma anche conoscere le nuove tecnologie smart che ottimizzano l’uso dell’energia, e correggere alcune abitudini quotidiane che, spesso senza accorgercene, fanno lievitare i consumi. Vediamo quindi come fare scelte più consapevoli e risparmiare davvero sulla bolletta.

Indice articolo

Perché gli elettrodomestici a basso consumo fanno davvero la differenza in bolletta

Scegliere elettrodomestici a basso consumo è una delle mosse più efficaci per alleggerire la bolletta elettrica e contribuire al risparmio energetico domestico. È importante innanzitutto sapere come leggere la bolletta della luce e capire cosa significa esattamente “a basso consumo”. 

Quando si parla di risparmio energetico, gli elettrodomestici a basso consumo giocano un ruolo fondamentale. In Europa, l'efficienza energetica degli elettrodomestici è classificata su una scala che va dalla lettera A (massima efficienza) alla G (minima efficienza), come indicato dalle etichette energetiche. La classe energetica fornisce un'indicazione del consumo annuo di energia elettrica di un elettrodomestico, espresso in kilowattora (kWh). Ad esempio, un frigorifero di classe A consuma meno di 100 kWh all'anno, mentre uno di classe D può arrivare a consumare fino a 194 kWh all'anno. 

Per comprendere meglio l'impatto sulla bolletta, consideriamo un costo medio dell'energia elettrica di 0,30 € per kWh. Sostituendo un elettrodomestico di classe D con uno di classe A, si può ottenere un risparmio annuo significativo. Ad esempio, nel caso di un frigorifero, il risparmio può essere di circa 28 € all'anno (94 kWh risparmiati × 0,30 €/kWh). Quindi quanto si può risparmiare mediamente?

Il risparmio varia in base al tipo di elettrodomestico e al suo utilizzo. Tuttavia, passando da un apparecchio di classe D a uno di classe A, è possibile ridurre i consumi energetici fino al 50%, con un conseguente risparmio economico sulla bolletta. Nel caso di elettrodomestici utilizzati frequentemente, come frigoriferi o lavatrici, il risparmio può essere ancora più significativo nel lungo periodo. Vediamo quindi quali sono gli elettrodomestici che consumano poco e come sceglierli.

Cosa significa classe energetica e come leggerla correttamente

Spesso ci chiediamo cosa significano le voci della bolletta della luce e quali sono le più importanti. Ma capire anche cosa indica una classe energetica è il primo passo per fare acquisti intelligenti in ottica di risparmio energetico. Dal 2021, l’Unione Europea ha introdotto un nuovo sistema di etichettatura che ha mandato in pensione le vecchie diciture A+, A++ e A+++. Oggi le classi vanno dalla A alla G, con la classe energetica A che rappresenta il massimo livello di efficienza.

Ma a cosa corrisponde la vecchia classe A+++? La risposta è sorprendente: con il nuovo sistema più severo, molti elettrodomestici che prima rientravano nella fascia A+++ oggi vengono classificati come classe B o C. Questo non significa che siano diventati meno efficienti, ma che la scala è stata “resettata” per lasciare spazio ai miglioramenti tecnologici futuri. La classe A è oggi riservata ai dispositivi più all’avanguardia e sostenibili, spesso ancora poco diffusi sul mercato.

Qual è la differenza tra Classe A e Classe C? In pratica, un elettrodomestico di classe A consuma fino al 30-40% in meno rispetto a uno di classe C. Per esempio, una lavatrice in classe C può arrivare a consumare circa 150 kWh all’anno, mentre un modello simile in classe A si ferma sotto i 100 kWh, con un risparmio annuo medio che può superare i 15-20 euro, variabile in base alla frequenza d’uso e al costo dell’energia.

Leggere correttamente la nuova etichetta significa quindi considerare non solo la lettera, ma anche i dati di consumo indicati (in kWh) e i simboli aggiuntivi, come quelli relativi alla rumorosità, alla capacità di carico o al consumo d’acqua, a seconda del tipo di apparecchio. Una guida utile per chi vuole capire come scegliere elettrodomestici a basso consumo senza farsi confondere dalle vecchie abitudini.

Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più in casa?

In ogni abitazione, alcuni elettrodomestici incidono maggiormente sulla bolletta elettrica. Conoscere i loro consumi annui in kWh e la percentuale di incidenza può aiutare a gestirli meglio e a risparmiare. Quali elettrodomestici consumano di più quindi? Ecco i principali:

  1. Frigorifero: essendo sempre in funzione, rappresenta circa il 25% del consumo energetico domestico. Un modello di classe A consuma in media 300 kWh all'anno, con un costo di circa 80 euro e un'emissione di circa 102 kg di CO₂.
  2. Condizionatore: il suo utilizzo varia stagionalmente, ma può incidere fino al 15% della bolletta. Un condizionatore di classe A consuma mediamente 240 kWh all'anno, mentre modelli meno efficienti possono superare i 700 kWh.
  3. Asciugatrice: soprattutto se non a pompa di calore, può consumare tra 500 e 900 kWh all'anno, rappresentando circa il 10% dei consumi domestici.
  4. Lavatrice: con un utilizzo medio di 260 cicli all'anno, una lavatrice di classe A consuma circa 240 kWh, incidendo per circa il 9% sulla bolletta.
  5. Forno elettrico: il consumo varia in base all'uso, ma mediamente si attesta intorno ai 105 kWh all'anno, con un'incidenza del 4% circa sulla bolletta.

Monitorare e ottimizzare l'uso di questi elettrodomestici può portare a un significativo risparmio energetic

Elettrodomestici che consumano anche da spenti: attenzione allo standby

Molti dispositivi continuano a consumare energia anche quando sembrano spenti. Questo fenomeno, noto come "consumo fantasma", può rappresentare fino al 10% della bolletta elettrica. Gli elettrodomestici che consumano anche da spenti includono televisori, decoder, computer, caricabatterie e forni a microonde. Per ridurre questo spreco energetico, ecco alcuni accorgimenti pratici:

  • Utilizzare ciabatte con interruttore per spegnere completamente più dispositivi contemporaneamente.
  • Impostare timer per disattivare automaticamente gli apparecchi dopo un certo periodo di inattività.
  • Scollegare i dispositivi quando non sono in uso, soprattutto durante la notte o in assenza prolungata da casa.
  • Optare per dispositivi a basso consumo che riducono al minimo il consumo in standby.

Guida alla scelta: elettrodomestici a basso consumo per ogni ambiente di casa

Scegliere elettrodomestici efficienti è fondamentale per ridurre i consumi e risparmiare sulla bolletta della luce. In ogni ambiente della casa, dalla cucina alla lavanderia, al soggiorno, è possibile adottare soluzioni che coniugano funzionalità e risparmio. Vediamo quindi nel dettaglio come scegliere modelli davvero efficienti.

Cucina: frigorifero, forno, lavastoviglie

In cucina, gli elettrodomestici sono spesso in funzione per molte ore al giorno. Per il frigorifero, è consigliabile optare per modelli con classe energetica A e tecnologia No Frost, che previene la formazione di ghiaccio e riduce i consumi. La capacità deve essere proporzionata al numero di persone in casa: un apparecchio sovradimensionato consuma inutilmente di più.

Per il forno, i modelli multifunzione permettono di cuocere più pietanze contemporaneamente, ottimizzando l'uso dell'energia. Anche qui, la classe energetica è un indicatore importante: un forno di classe A consuma meno di 1 kWh per ciclo di cottura, mentre uno di classe C può superare 1,2 kWh. 

La lavastoviglie dovrebbe avere una classe energetica elevata e funzioni eco che riducono il consumo di acqua ed energia. La capacità va scelta in base alle esigenze: per una famiglia di 4 persone, una lavastoviglie da 12 coperti è generalmente sufficiente.

Lavanderia: lavatrice e asciugatrice a risparmio energetico

Nella zona lavanderia, la scelta di una lavatrice efficiente è cruciale. Quanto consuma una lavatrice di classe A? Consuma meno di 45 kWh ogni 100 lavaggi, mentre una di classe D può arrivare a 1,2 – 1,5 kWh per ciclo. Per massimizzare il risparmio, è utile utilizzare i cicli eco, che lavano a temperature più basse consumando meno energia. Anche il motore inverter contribuisce a ridurre i consumi e a prolungare la vita dell'apparecchio. 

Per l'asciugatrice, i modelli a pompa di calore sono i più efficienti, con consumi che possono essere fino al 50% inferiori rispetto ai modelli tradizionali. Anche in questo caso, la classe energetica è un buon indicatore dell'efficienza dell'apparecchio.

Soggiorno e ufficio: climatizzatori, TV e dispositivi elettronici

Nel soggiorno e nello studio, molti dispositivi elettronici contribuiscono al consumo energetico. Per il climatizzatore, è importante scegliere un modello con classe energetica A e tecnologia inverter, che regola la potenza in base alla temperatura desiderata, riducendo i consumi.

I televisori e altri dispositivi elettronici dovrebbero avere una classe energetica elevata e funzioni di standby intelligente, che riducono il consumo quando non sono in uso. Per evitare il consumo fantasma, è consigliabile utilizzare ciabatte con interruttore o timer che interrompono l'alimentazione quando i dispositivi non sono utilizzati.

La programmazione è anche una delle chiavi per ridurre i consumi in questa zona della casa. I dispositivi elettronici, come smart TV, console, decoder e router, possono essere impostati per spegnersi automaticamente dopo un certo periodo di inattività o in fasce orarie in cui non vengono utilizzati, come la notte. Anche i moderni assistenti vocali e hub domotici possono aiutare: è possibile programmare scenari (es. “Modalità assente” o “Notte”) che disattivano più dispositivi contemporaneamente. Questo tipo di automazione non solo migliora il comfort, ma consente anche un concreto risparmio sulla bolletta, soprattutto se associato a elettrodomestici efficienti e ben dimensionati per le proprie reali esigenze.

Quando usare gli elettrodomestici per risparmiare: fasce orarie e tariffe luce

Per ottenere un significativo risparmio nelle fasce orarie luce, è fondamentale comprendere come funzionano le fasce orarie e le tariffe associate. L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha suddiviso la giornata in tre fasce orarie, le fasce orarie F1, F2, F3, ciascuna con un costo dell'energia differente: 

  • F1 (ore di punta): dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:00 (escluse le festività). È la fascia con il costo dell'energia più elevato, poiché coincide con il picco di utilizzo degli uffici e delle attività produttive. 
  • F2 (ore intermedie): dal lunedì al venerdì, dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00; il sabato, dalle 7:00 alle 23:00 (escluse le festività). In questa fascia, il costo dell'energia è intermedio, riflettendo una domanda moderata. 
  • F3 (ore fuori punta): dal lunedì al sabato, dalle 00:00 alle 7:00 e dalle 23:00 alle 24:00; domenica e festivi, tutte le ore della giornata. È la fascia più economica, pensata per favorire i consumi domestici notturni e nei weekend.

Inoltre le tariffe energetiche si suddividono principalmente in due categorie: 

  • Tariffa monoraria: il prezzo dell'energia è costante durante tutte le ore del giorno, indipendentemente dalla fascia oraria. Questa tariffa è ideale per chi consuma energia in modo uniforme durante la giornata. 
  • Tariffa bioraria: il prezzo dell'energia varia in base alle fasce orarie, generalmente suddivise in F1 e F23 (che comprende F2 e F3). Questa tariffa è vantaggiosa per chi concentra i propri consumi nelle ore serali, notturne o nei weekend.

Quando conviene usare gli elettrodomestici quindi? Per massimizzare il risparmio, è consigliabile utilizzare gli elettrodomestici energivori, come lavatrice, lavastoviglie e asciugatrice, durante le fasce orarie F2 e F3. Ad esempio, programmare la lavatrice o la lavastoviglie dopo le 19:00 nei giorni feriali o durante il weekend può ridurre significativamente il costo dell'energia consumata. Scopri quanto puoi risparmiare in modo smart cambiando operatore luce!

Conviene davvero usare gli elettrodomestici di sera o nei weekend?

Utilizzare gli elettrodomestici durante le ore serali o nei weekend può portare a un risparmio significativo, soprattutto se si dispone di una tariffa luce bioraria. Concentrando i consumi nelle fasce F2 e F3, dove l'energia ha un costo inferiore, è possibile ridurre la bolletta elettrica.

Tuttavia, è importante valutare le proprie abitudini di consumo. Se si utilizza l'energia principalmente durante il giorno, una tariffa monoraria potrebbe risultare più conveniente. In ogni caso, monitorare i propri consumi e adattare l'uso degli elettrodomestici alle fasce orarie più economiche è una strategia efficace per ottenere un risparmio reale.

Altri trucchi pratici per ridurre i consumi in casa

Oltre a scegliere elettrodomestici a basso consumo e usarli nelle fasce orarie più convenienti, ci sono diversi accorgimenti semplici ma efficaci per abbassare la bolletta:

  • Ottimizzare il carico degli elettrodomestici: evitare di far partire lavatrici, lavastoviglie o asciugatrici con carichi parziali. Un carico completo riduce il numero di cicli e il consumo totale di energia e acqua.
  • Preferire i programmi eco: quasi tutti gli elettrodomestici moderni offrono cicli “eco” o a basso consumo, che usano meno energia e acqua, lavano o asciugano a temperature più basse ma garantiscono comunque buoni risultati.
  • Evitare l’uso combinato di più dispositivi energivori contemporaneamente: far funzionare ad esempio forno, forno a microonde e lavatrice nello stesso momento può sovraccaricare il sistema elettrico e aumentare i costi, soprattutto in fascia F1.
  • Disattivare luci e standby: spegnere completamente le luci nelle stanze non usate e non lasciare gli elettrodomestici in standby, che consumano energia anche quando apparentemente spenti.
  • Usare multiprese smart: le ciabatte con interruttore o quelle smart permettono di staccare facilmente più dispositivi contemporaneamente o programmarne l’accensione e lo spegnimento, riducendo il consumo fantasma.

Bonus elettrodomestici: risparmiare anche con le detrazioni fiscali

Nel 2025 è confermato il Bonus Elettrodomestici, una misura che offre uno sconto in fattura del 30% sull’acquisto di elettrodomestici nuovi, prodotti nell’Unione Europea e di classe energetica pari o superiore alla B, fino a un massimo di 100 euro (200 euro per nuclei familiari con ISEE sotto i 25.000 euro). Per accedere al bonus è necessario rottamare un apparecchio vecchio della stessa categoria e ogni nucleo familiare può usufruirne per un solo elettrodomestico. Il bonus si ottiene tramite un voucher elettronico generato sulla piattaforma PagoPA, da presentare al rivenditore per lo sconto immediato in fattura.

Parallelamente, il Bonus Mobili ed Elettrodomestici resta valido anche nel 2025, con una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute fino a 5.000 euro per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Gli elettrodomestici devono rispettare specifiche classi energetiche, che variano in base al tipo di apparecchio (ad esempio classe A per i forni e classe E o F per lavatrici e frigoriferi). Questi due bonus possono essere cumulati, a patto di rispettare le condizioni previste da ciascuno.

Risparmiare si può, se si scelgono gli elettrodomestici giusti e si usano con intelligenza

Risparmiare sulla bolletta della luce è davvero possibile, a patto di fare scelte consapevoli. Scegliere elettrodomestici a basso consumo con una buona classe energetica e sfruttare le tecnologie più recenti permette di ridurre sensibilmente i consumi. Allo stesso tempo, usare gli apparecchi nel modo giusto, programmando i cicli nelle fasce orarie più convenienti, evitando sprechi e standby, fa la differenza ogni giorno.

Per tenere tutto sotto controllo, oggi è molto utile monitorare i propri consumi con app dedicate o contatori intelligenti, che forniscono dati precisi in tempo reale e aiutano a individuare gli sprechi. In più usare strumenti efficienti come Supermoney per confrontare le offerte tariffe luce più convenienti è un ottimo modo alleggerire la bolletta. Con questi strumenti, risparmiare diventa più semplice e concreto, trasformando buone abitudini in un vantaggio economico reale.

5 DOMANDE FREQUENTI (People Also Ask)

1. Quali sono 5 trucchi per risparmiare sulla bolletta della luce?
Per risparmiare è importante usare gli elettrodomestici nelle fasce orarie più convenienti (sera e weekend), fare carichi completi per lavatrice e lavastoviglie, preferire i programmi eco, evitare lo standby spegnendo completamente gli apparecchi e utilizzare multiprese con interruttore o smart.

2. Quali sono i 3 elettrodomestici che consumano di più?
I maggiori consumi sono dati da frigorifero, asciugatrice e condizionatore. Questi apparecchi lavorano molto o hanno consumi elevati, influenzando in modo significativo la bolletta.

3. In quale fascia oraria costa meno fare la lavatrice?
Dipende dal contratto, ma generalmente conviene farla in fascia F2 o F3, cioè la sera o nei weekend, quando la tariffa elettrica è più bassa.

4. Come risparmiare energia con gli elettrodomestici?
La chiave è un acquisto consapevole di modelli a basso consumo e un utilizzo intelligente, scegliendo orari, programmi e modalità che riducono gli sprechi.

5. Qual è la classe di elettrodomestici che consuma di meno?
La classe A è la più efficiente secondo il nuovo sistema di etichettatura energetica (da A a G). Tuttavia, è importante leggere correttamente l’etichetta aggiornata, poiché il vecchio sistema con A+++ non è più in uso.

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