Case green e consumi: quanto incide la classe energetica sulla bolletta?
Quanto conta davvero la classe energetica di un’abitazione nei consumi annuali di luce e gas? Scopri i vantaggi delle case green e quanto puoi risparmiare in bolletta.
Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di “casa green”, ma cosa significa davvero? Si tratta di un’abitazione progettata (o riqualificata) per consumare meno energia, sfruttare al meglio le risorse naturali e ridurre l’impatto ambientale. Non è solamente una moda o una scelta “ecologica”, ma rappresenta un investimento per ridurre sensibilmente i consumi e le bollette.
Uno degli strumenti più importanti per capire quanto sia efficiente una casa è la sua Classe energetica. Ogni edificio, infatti, viene valutato in base ai consumi annui per il riscaldamento, il raffrescamento, l’acqua calda e l’illuminazione. Il risultato è una scala di classi, che va dalla G (la meno efficiente) alla A4 (la più performante). Più alta è la classe, meno energia serve per vivere bene in quell’ambiente e più leggere saranno le bollette mensili. Chi abita in una casa in Classe A o B, per esempio, può notare differenze importanti: ambienti caldi d’inverno e freschi d’estate, ma con consumi decisamente più contenuti rispetto a chi vive in un edificio vecchio e mal isolato. Stiamo parlando di centinaia di euro risparmiati ogni anno, oltre che di un maggiore comfort.
In questo articolo vedrai nel dettaglio quali sono le differenze tra le varie classi energetiche, come leggere un attestato di prestazione energetica (APE), ma anche quali interventi concreti si possono fare per migliorare la classe della propria casa: dalla sostituzione degli infissi alla coibentazione, dall’installazione di una pompa di calore ai pannelli fotovoltaici. Non mancherà uno sguardo alla normativa europea in evoluzione, che nei prossimi anni chiederà agli Stati membri di intervenire sugli edifici meno efficienti.
Cos’è la classe energetica di un’abitazione e come si misura
Qual è la differenza tra una casa in classe A e una in classe G?
Quanto incide la classe energetica sulla bolletta?
Esempio pratico: casa 100 mq in classe A vs G 3
Casa green e bolletta: i vantaggi di una buona efficienza energetica
Abitazione efficiente + tariffa conveniente: doppio risparmio
Come migliorare la classe energetica della propria casa
Quanto si può salire con singoli interventi?
Incentivi per migliorare la classe energetica
Direttiva case green: cosa cambia per le bollette nei prossimi anni?
La classe energetica fa la differenza, anche nella bolletta
5 DOMANDE FREQUENTI (People Also Ask)
Cos’è la classe energetica di un’abitazione e come si misura
Cosa significa esattamente il termine classe energetica e, soprattutto, come viene calcolata?
Questo indice esprime quanto consuma un edificio, su base annua, per garantire condizioni di comfort: riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda e ventilazione. Viene indicato con una lettera che va da G (la peggiore) a A4 (la migliore). Alla base del calcolo c’è un parametro ben preciso: il fabbisogno energetico annuo espresso in kWh per metro quadro (kWh/m²). In pratica: quanta energia serve per ogni metro quadrato della casa, ogni anno, per viverci bene.
A misurare e certificare tutto questo c’è l’APE, cioè l’Attestato di Prestazione Energetica, documento obbligatorio per legge in caso di vendita o affitto di un immobile che serve a dare un'informazione chiara e trasparente sulla sua efficienza. L’APE viene redatto da un tecnico abilitato, che esamina l’intero edificio: pareti, tetto, pavimento, impianti ed infissi.
Ma quali fattori incidono davvero sulla classe energetica?
- Impianti: un impianto di riscaldamento vecchio e poco efficiente fa alzare i consumi. Al contrario, una pompa di calore, una caldaia a condensazione o un impianto fotovoltaico possono migliorare sensibilmente la classe.
- Infissi: vetri singoli, spifferi e serramenti datati fanno disperdere calore. Passare a doppi o tripli vetri isolanti è uno dei modi più semplici per risparmiare energia.
- Isolamento termico: se la casa è ben coibentata (cioè trattiene il calore d’inverno e il fresco d’estate), servirà meno energia per mantenerla a una temperatura piacevole.
- Orientamento: sembra banale, ma una casa esposta bene alla luce del sole consuma meno e permette di usare meno il riscaldamento.
Qual è la differenza tra una casa in classe A e una in classe G?
Quando si guarda all’efficienza energetica di un’abitazione, la differenza tra una casa in classe A e una in classe G è enorme, sia in termini di comfort che di costi in bolletta.
Una casa in classe A, o meglio ancora in A4, è costruita o ristrutturata seguendo criteri moderni di efficienza. Ha un isolamento termico ottimale, impianti di nuova generazione, infissi a tenuta con doppi o tripli vetri e spesso è orientata in modo da sfruttare al meglio la luce naturale. Il risultato? Un fabbisogno energetico annuo inferiore ai 30 kWh/m², cioè pochissima energia per mantenere la casa calda d’inverno e fresca d’estate.
Al contrario, una casa in classe G è generalmente un edificio vecchio, con scarso isolamento, impianti obsoleti (magari ancora con caldaia a gasolio o termosifoni elettrici), infissi che lasciano passare aria e nessun tipo di gestione intelligente dei consumi. Il fabbisogno energetico, in questo caso, supera spesso i 160–200 kWh/m² annui. Questo vuol dire che la casa ha bisogno di cinque o sei volte più energia rispetto a una in classe A per offrire lo stesso livello di comfort.
Ma non si tratta solo di risparmio economico. Una casa in classe A è anche più salubre, più silenziosa e più stabile a livello climatico: niente sbalzi di temperatura, meno umidità, maggiore qualità dell’aria. In più, ha un valore di mercato più alto, e sarà sempre più richiesta nei prossimi anni, anche in base alle nuove normative europee.
Quanto incide la classe energetica sulla bolletta?
Quanto mi fa risparmiare in bolletta la classe energetica? La risposta è semplice: tantissimo. Una casa in classe alta può significare centinaia, se non migliaia di euro in meno ogni anno, a seconda dei consumi.
Facciamo un confronto concreto. Prendiamo due abitazioni identiche per dimensioni e posizione, ma una in classe A e l’altra in classe G.
La casa in classe A è ben isolata, con infissi moderni, impianti efficienti e magari anche qualche pannello fotovoltaico. Il suo fabbisogno energetico è molto basso.
Quella in classe G, invece, è poco o per nulla isolata, ha impianti datati, infissi che lasciano passare spifferi e utilizza sistemi di riscaldamento e raffrescamento meno efficienti. La casa in classe A spenderà in media 800–1.000 euro all’anno per riscaldamento, raffrescamento ed energia elettrica. La stessa casa, in classe G, può arrivare a superare tranquillamente i 2.000–2.500 euro annui.
A parità di superficie, si può arrivare a una differenza del 60% o più sulla spesa energetica.
Esempio pratico: casa 100 mq in classe A vs G
Per capire davvero quanto pesa la classe energetica sulla bolletta, prendiamo come esempio una casa di 100 metri quadrati, abitata da una famiglia media, situata in una zona climatica temperata, come il Centro Italia. Consideriamo tutti i principali consumi: riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria e energia elettrica per uso quotidiano (elettrodomestici, luci, ecc.).
Casa in classe A (alta efficienza energetica): grazie ad un buon isolamento termico, impianti moderni e infissi performanti, questa abitazione ha un consumo annuo stimato tra 30 e 40 kWh/m². Per 100 m², parliamo quindi di 3.000–4.000 kWh all’anno. Con un costo medio dell’energia di 0,26 €/kWh, la spesa annua si aggira tra 780 e 1.040 euro.
Casa in classe G (bassa efficienza energetica): un’abitazione con scarso isolamento, impianti vecchi e infissi che disperdono calore. Il consumo annuo stimato è di 200–220 kWh/m², quindi tra 20.000 e 22.000 kWh in totale per 100 m².
Il costo annuo arriva a 5.200–5.720 euro all’anno: una differenza enorme, anche fino a 4.000-5.000 euro in più ogni anno rispetto a chi vive in una casa efficiente.
In questo scenario, vivere in una casa in classe A può significare un risparmio del 70–80% sui costi energetici annui rispetto a una casa molto energivora. Senza considerare gli effetti indiretti, come il maggior comfort interno o la tenuta del valore dell’immobile nel tempo.
Casa green e bolletta: i vantaggi di una buona efficienza energetica
Una casa green è un’abitazione che consuma meno energia, comporta meno dispersioni di calore e fa vivere meglio. E tutto questo si traduce, mese dopo mese, in una bolletta più leggera.
Un’abitazione con infissi performanti, tetto e pareti coibentate riesce a trattenere il caldo in inverno e il fresco in estate, riducendo drasticamente l’uso degli impianti.
Garantisce anche un comfort abitativo superiore: niente sbalzi di temperatura, meno umidità, ambienti più silenziosi e costanti nel tempo. Chi ci vive nota subito la differenza. E non è solo questione di sensazioni: una casa in classe A o B vale di più sul mercato, si vende più facilmente e viene vista come un investimento più sicuro.
C’è poi un altro aspetto spesso sottovalutato: se hai una casa efficiente, puoi amplificare il tuo risparmio scegliendo offerte luce e gas efficienti.
Abitazione efficiente + tariffa conveniente: doppio risparmio
Se vivi in una casa performante, magari in classe A o B, consumi meno, risparmi di più e hai un comfort abitativo superiore.
Un’abitazione efficiente è già una garanzia di risparmio, ma se abbini la tariffa più adatta al tuo stile di vita, il risparmio diventa doppio. Usa Supermoney per confrontare le offerte attualmente disponibili: basta davvero poco per alleggerire le tue bollette.
Come migliorare la classe energetica della propria casa
La classe energetica della tua casa è bassa? Niente panico: in molti casi, anche con interventi mirati e ben pianificati, è possibile salire di una o due classi e ottenere un miglioramento concreto sia nei consumi che nel comfort abitativo.
Vediamo insieme quali sono gli interventi possibili.
Il più conosciuto è sicuramente il cappotto termico, un rivestimento isolante applicato alle pareti esterne (o interne, in alcuni casi), che permette di trattenere meglio il calore in inverno e il fresco in estate. È uno degli interventi più efficaci per ridurre i consumi di raffrescamento e riscaldamento.
Un altro elemento fondamentale sono gli infissi. Se hai delle vecchie finestre con vetri singoli o telai in alluminio non isolato, la tua casa disperde energia ogni giorno. Passare a doppi o tripli vetri con telaio isolante può fare una grande differenza, sia in termini di temperatura interna che di isolamento acustico.
Passiamo poi agli impianti. Una pompa di calore moderna, che riscalda d’inverno e raffresca d’estate, consuma molto meno rispetto a caldaie tradizionali o condizionatori vecchi. E se viene abbinata a dei pannelli fotovoltaici, puoi tagliare drasticamente i consumi elettrici. Anche la caldaia a condensazione è un'ottima opzione per migliorare l'efficienza del riscaldamento senza stravolgere tutto.
Quanto si può salire con singoli interventi?
In molti casi, basta un solo intervento mirato per ottenere un miglioramento concreto e salire di una o più classi energetiche, con benefici evidenti sia in bolletta che nel comfort abitativo.
Ad esempio, se hai una vecchia caldaia e decidi di sostituirla con una caldaia a condensazione di ultima generazione, puoi già ottenere un salto di una classe energetica. Questo perché le nuove caldaie sono molto più efficienti, scaldano meglio con meno consumi e dispersioni.
Se poi combini due interventi, come la sostituzione degli infissi e l’aggiunta di un cappotto termico sulle pareti esterne o interne, allora il salto può arrivare fino a due classi in più. Questo perché stai agendo sulla parte dell’edificio più responsabile della dispersione di calore. In inverno trattieni meglio il caldo, in estate mantieni più fresco, e il tutto si traduce in meno accensioni di stufe, termosifoni o condizionatori.
Ma il vero salto di qualità arriva quando si lavora in modo più integrato. Un intervento completo che unisce pannelli fotovoltaici, isolamento termico (tetto, pareti, pavimenti) e impianti moderni (pompa di calore, caldaia a condensazione, ventilazione meccanica controllata) può portarti a guadagnare anche tre classi energetiche.
Incentivi per migliorare la classe energetica
Migliorare l’efficienza energetica della propria casa è un ottimo investimento, ma non sempre è facile affrontare i costi iniziali. Fortunatamente, esistono incentivi e agevolazioni fiscali pensati proprio per aiutarti a sostenere queste spese, rendendo gli interventi più accessibili e convenienti.
Partiamo dalle detrazioni fiscali del 50% o 65%, che rientrano nell’Ecobonus. Sono valide per molti lavori che migliorano la prestazione energetica dell’edificio, come la sostituzione degli impianti di riscaldamento, l’installazione di pannelli solari termici, la coibentazione di pareti e tetti ed il cambio degli infissi.
In base al tipo di intervento, puoi recuperare una parte consistente della spesa sostenuta sotto forma di detrazione IRPEF, spalmata in 10 anni
In alcune situazioni è possibile accedere anche al Superbonus. In alcuni contesti, come ristrutturazioni condominiali o immobili vincolati, resta ancora una strada percorribile per migliorare l’efficienza energetica.
Un’altra opzione interessante è quella dei mutui green. Questa tipologia di finanziamenti agevolati viene proposta da molte banche per chi ristruttura casa, con l’obiettivo di migliorarne la classe energetica. In genere offrono tassi più bassi rispetto ai mutui tradizionali e condizioni favorevoli, proprio perché puntano a incentivare comportamenti sostenibili.
Direttiva case green: cosa cambia per le bollette nei prossimi anni?
La nuova direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici (EPBD – Energy Performance of Buildings Directive), è pensata per rendere le abitazioni più sostenibili e meno energivore.
Secondo la direttiva, entro il 2030 tutti gli immobili residenziali nell’Unione Europea dovranno raggiungere almeno la classe energetica E. Questo significa che, nei prossimi anni, milioni di case dovranno essere migliorate dal punto di vista energetico per rispettare i nuovi standard.
Chi vende o affitta un immobile sarà direttamente interessato: le case in Classe F o G, se non adeguate, potrebbero perdere valore sul mercato o diventare più difficili da commercializzare. Inoltre, è possibile che in futuro vengano introdotte delle restrizioni più rigide per la compravendita e l’affitto di immobili non conformi, proprio per incentivare la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente.
Vuoi risparmiare in bolletta anche senza ristrutturazioni? Confronta le offerte luce e gas più convenienti
Anche se la tua abitazione non è ancora una “casa green”, puoi comunque iniziare a risparmiare in bolletta da subito, semplicemente scegliendo una fornitura luce e gas più adatta ai tuoi consumi reali.
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La classe energetica fa la differenza, anche nella bolletta
Quando si parla di Classe energetica, molti pensano sia solo un dato tecnico, utile solo al momento di vendere o affittare casa. In realtà, è molto di più: è un indicatore concreto di quanto spenderai ogni mese in bolletta.. Una casa ad alta efficienza è progettata per consumare meno. Ha un buon isolamento, impianti moderni e spesso sfrutta anche fonti di energia rinnovabile. Tutto questo si traduce in meno energia usata per riscaldare, raffrescare o alimentare gli elettrodomestici. Un’abitazione in Classe G, al contrario, può arrivare a consumare fino a 4 o 5 volte di più, e questo incide pesantemente sulla bolletta, soprattutto nei mesi più freddi o più caldi. Investire nell’efficienza energetica oggi, anche solo con un intervento mirato, significa iniziare a risparmiare da subito. Ma non solo: vuol dire anche proteggersi da eventuali aumenti dei costi energetici nei prossimi anni.
E se al momento non puoi affrontare una ristrutturazione, niente panico: puoi comunque abbattere i costi scegliendo una tariffa luce e gas più conveniente. Un confronto tra le diverse tariffe può alleggerire le bollette fin da subito.
5 DOMANDE FREQUENTI (People Also Ask)
- Quanto incide la classe energetica sui consumi? Moltissimo. Una casa in Classe A può arrivare a consumare fino al 60% in meno rispetto a una in Classe G. Il risparmio si nota soprattutto nei mesi invernali ed estivi, quando si accendono riscaldamento e condizionatori. Più la casa è ben isolata ed efficiente, meno energia serve per mantenerla confortevole. E questo si riflette direttamente sulla bolletta.
- Che classe energetica ha una casa green? Una casa green è, di norma, in Classe A, A1 o superiore. Parliamo di abitazioni ad alte prestazioni moderne o riqualificate, ben isolate, con impianti efficienti.
- Come aumentare di 2 classi energetiche senza fare il cappotto? Anche senza cappotto termico, puoi migliorare di 2 classi con interventi mirati: sostituzione della vecchia caldaia, installazione di una pompa di calore, infissi a taglio termico e, se possibile, pannelli solari sul tetto.
- Quante classi energetiche si guadagnano con i pannelli solari? Se combinati con altri lavori (come l’isolamento o l’aggiornamento degli impianti), i pannelli solari possono contribuire a salire anche di 2 o 3 classi. Tutto dipende dalla configurazione dell’impianto, dall’orientamento del tetto e dalla quantità di energia autoprodotta e utilizzata.
- Cosa prevede la legge sulle case green? La nuova direttiva europea (EPBD) stabilisce che, entro il 2030, tutte le abitazioni residenziali dovranno essere almeno in Classe E. L’obiettivo? Arrivare a zero emissioni entro il 2050, riducendo gli sprechi e migliorando il comfort abitativo in tutta Europa.